Okay, non ho parole. Non ho parole principalmente per due motivi: primo, mi hai dedicato una storia per il compleanno e davvero, ogni volta che lo fai mi salgono le lacrime agli occhi. È sempre così bello sapere che hai pensato a me in questo giorno, sei una persona stupenda e sono davvero felice che ti ricordi sempre di festeggiare questo giorno con me. Non scherzo, è davvero importante.
Poi, seconda ragione percui ho fissato lo schermo di questo computer dieci minuti buoni senza sapere cosa scrivere: il ritardo.
Ehm. Ci credi se ti dico che mi sono accorta che avevi scritto qualcosa solo l'undici aprile? Ecco, nemmeno il tempo di aprire Efp ho avuto, in questi tempi. Tra scuola, oratorio, impegni del pomeriggio e faccende personali sul serio, non ho avuto un attimo di respiro: questo è decisamente il mio periodo buio di Efp, è dal 20 Marzo che non pubblico qualcosa! QUindi chiedo umilmente scusa, ma non sono riuscita a ritagliarmi un attimo per recensire prima di oggi. E mi è dispiaciuto un sacco, perché non solo hai scritto una storia per me (ma quanto ti adoro tu non lo saprai mai), ma anche perché andiamo, insomma, l'hai scritta su Makoto.
So che tu probabilmente preferisci Rin e in genere le HaruRin (o no? Perdonami, è che tutto il mondo ha gusti terribilmente confusi su Free!, e io non mi ricordo mai chi ama chi; oltretutto, poi, questi discorsi sono sostanzialmente inutili. Voglio dire, in Free! bisogna amare tutti, indistintamente. Da Haru a Kisumi, da Nagisa a Momo, da Ai a Kou. Indistintamente.) DICEVO, so che tu magari non consideri Makoto la vetta insuperabile delle tue somme ambizioni in campo Iwabobiano, ma per me significa davvero tanto che tu abbia provato a scrivere su di lui.
Perché alla fine Makoto è quello che c'è sempre, che sorride e porge la mano, che non fa pesare il proprio aiuto e non pretende nulla in cambio della sua presenza.
Il suo rapporto col mare mi ha sempre affascinata anche per via di quel suo sentimento bivalente nei suoi confronti: lo ama (perché Haru lo ama, perché Haru è il mare, e se ama Haru -inteso come vuoi- non può non amare anche il mare) e ne è terrorizzato per via del suo passato. Ne ha paura ma non può stare lontano da lui.
E la riflessione che gli hai fatto fare... è stata perfetta, proprio da lui: ce lo vedo troppo a cercare di cercare giustificazioni anche per il mare: non è stata colpa sua, sono stati i venti, la terra, e il mare ha obbedito alla loro schiacciante volontà. Insomma, non può essere colpa del mare (e io persino qui vedo del MakoHaru, perché Haru è il mare e ama il mare e Makoto deve per forza giustificarlo e- okay, no, vabbé, la smetto)
E Makoto si sforza, si vede che si sforza, e mi è piaciuto questo suo ragionamento. La fine, poi, è stata meravigliosa: la scena dell'orca, il desiderio di Makoto di raggiungerla, di vederla, di sentirla... è stato poetico e bellissimo, sul serio.
Quindi davvero, mi hai commossa da morire: grazie per avermi dedicato una storia tanto speciale e splendida sul mio personaggio preferito, grazie per aver ricordato il mio compleanno e per esserci sempre, nonostante il tempo che è passato. Ti sono davvero legata, anche se non ci sentiamo più così tanto, e ripenso spesso a We, Girls con affetto e nostalgia. Spero di risentirti presto, grazie ancora per tutto!
Un bacione, tua
Emma <3 |