Eccomi qua a commentare, non solo perché ho letto la fic in anteprima, ma anche perché sono convinta che sia un pezzo che meriti assolutamente considerato quanto va a fondo in questa versione di Riza così lacerata dalla sua relazione con Roy.
In primis un appunto tecnico: sappi che ho apprezzato tantissimo la divisione in tre parti con quei titoli così azzeccati. Tre momenti diversi, un iter che ci fa capire in quale circolo vizioso sia ormai intrappolata la donna... quella giostra che tu citi alla fine che non fa altro che girare e girare e dalla quale lei si rifiuta di scendere.
Riza è un personaggio che mi piace un sacco: te l'ho già detto una volta, ma quando avrò tempo vorrò dedicare una multi capitolo a lei. Molti giocano sul suo essere così integerrima, sul fatto che spari al colonnello per farlo lavorare (ma poi si è mai visto? in fondo l'unica volta che ha sparato a qualcuno della squadra è stato contro Hayate nello speciale), oppure vanno semplicemente in una Royai scontata.
Riza invece è molto di più: è un personaggio profondo, segnato dalla guerra e da quel background familiare così triste che, a parer mio, l'ha resa insicura dal punto di vista emotivo e affettivo. Ha tantissime sfaccettature che possono essere analizzate, ognuna sempre diversa.
Tu hai scelto un'interpretazione che mi è piaciuta molto, per quanto si discosterà in parte da quella che le darò io.
Alcuni potrebbero storcere il naso davanti a questa dipendenza di Riza davanti ad una relazione che oggettivamente la sta distruggendo, dove i momenti di insicurezza e difficoltà sono più numerosi rispetto a quelli di appagamento emotivo e fisico. Ma ci può stare assolutamente, come negarlo?
E' una relazione che parte difficile sin dall'inizio: le regole anti fraternizzazione dell'esercito si sommano ai troppi nemici che Roy si è fatto, nemici per i quali scoprire che sono amanti sarebbe una manna dal cielo.
A questo poi si aggiunge il fatto che è un momento davvero critico per Roy, considerato il recente lutto per la scompara di Hughes. Quel dolore diventa una strana forma di scusa per frequentare quei locali e quelle donne.
Non si capisce nemmeno se stia tentato di sfuggire anche alla relazione con Riza, ma a conti fatti pare di no. Forse perché ha bisogno comunque di una figura stabile anche al di fuori del lavoro: la certezza di qualcuna che viene a recuperarlo e non a pagamento. Insomma si coglie il suo sincero pentimento nell'ultima parte... ma sembra qualcosa di così trito e ritrito che si fa fatica a crederci.
Fosse stato un altro uomo sicuramente Riza avrebbe impiegato poco a troncare una simile relazione. Ma per Roy non può permetterselo: accetta il prezzo che deve pagare per quei momenti di felicità traballante.
Una felicità che spesso non crede di meritare, come se si sentisse marchiata per sempre dalle colpe della guerra... la sofferenza per quelle attese è quasi un'espiazione che cerca lei stessa, rimuginando sulla sua vita e su quel rapporto dove si deve nascondere dietro un nome di cui è diventata gelosa.
Insomma una Riza tormentata, rassegnata, che però riesce a provare ancora gioia nel suo cuore nel momento in cui è al centro dell'attenzione di Roy. Che sia per senso di colpa o per sincerità, lei non può farne a meno.
Certo è moto diversa dal tenente che ben conosciamo a lavoro, ma è tremendamente umana!
Tantissimi complimenti davvero :)
sai già quanto mi piace il modo in cui caratterizzi le psicologie dei personaggi! ^^ |