Ciao, ho apprezzato davvero tantissimo questa flash Sherstrade. Amo il fatto che stia prendendo piede e che in sempre più persone ci scrivano. Il fatto è positivo. Di questa tua storia mi piace tanto il "non-detto" ovvero tutto quello che, in poche parole, dici dei personaggi. Capiamo che sono a Scotland Yard (a proposito, mi è piaciuta tanto l'immagine dell'ufficio che hai dato) e c'è un caso e che è decisamente complicato, forse più degli altri, e intuiamo anche che da giorni Lestrade e Sherlock lavorano a stretto contatto. Eppure, sul caso non hai detto niente: non sappiamo nulla di nulla. Intuiamo anche che Greg ha una sorta di mezza cottarella per Sherlock, il quale invece si comporta come niente fosse. Tipico di lui direi e molto IC. Bella la scena della sigaretta e che Sherlock capisca tutto dal fatto che fosse l'ultima sigaretta di Greg. Anche qui torna il "non-detto". Penso che nelle drabble e nelle flash sia fondamentale. Far capire tutto pur dicendo pochissimo. A mio avviso ci sei riuscita perfettamente e il risultato è davvero gradevole. Ha un'atmosfera tutta diversa rispetto alle altre, forse un'atmosfera che è tutta Sherstrade. Nello stile non è perfetta, non come altre tue che ho letto, ma sono tutti dettagli aggiustabili e poi si tratta più che altro di eleganza, per me in certi punti l'hai persa un pochino. Ma può anche essere soggettività, quindi non allarmarti perché il lavoro è più che ottimo.

Alla prossima.
Koa

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Sherstrade: eccellente novità questa, a cui, come ho già detto in precedenti recensioni, non avevo proprio pensato, chiusa come sono nella venerazione della Johnlock. E' una strada affascinante e ricca di svolte in cui si possono trovare molte sorprese ed inaspettati sviluppi narrativi. Sei in gamba a rendere le atmosfere e, in particolare, quella un po' "spiegazzata" e stanca dell'ufficio di Lestrade ("..piccolo e disordinato per i tanti documenti e verbali di casi irrisolti..una pila pericolante di rapporti incompleti...mozziconi e cenere di sigaretta in quantità elevata..."). A confronto l'umanità un po' goffa ma sincera di Greg ed il fascino inarrivabile di Holmes. La scena finale, avvincente ed efficace nella sua tensione sentimentale, mi è proprio piaciuta, oltre al resto, s'intende (altrimenti non ti avrei recensito...) e, così, ti "perdono" la scelta dell'appellativo con cui indichi Sh ("...il ricciolo..."): sinceramente ai miei orecchi, in un'atmosfera così densa, ci stava, forse, un altro termine. Mi permetto di dirti questo ma, comprendo che, chi scrive, deve essere lasciato libero nella sua espressione. Quindi, tutto ok, grazie.

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