Recensione-premio vinta al contest "(Altri) Eroi nel Vento
Bene, eccomi qui!
Premetto subito una cosa: il carattere è un po' piccolo e, ti confesso, ho fatto fatica a leggere la storia. Detto questo, devo ribadire che trovo molto bello il modo in cui scrivi: fluido, scorrevole, veloce e preciso nel descrivere ambienti e situazioni in maniera da delinearle precisamente senza appesantire la narrazione.
Ho trovato molti richiami a Extinction in questa storia (gli EDA, ad esempio), segno che ci avevo preso quando ho detto che ti muovevi con molta naturalezza nel mondo che mi avevi presentato: ci avevi già almeno in parte lavorato, a quanto pare, e il fatto che tu abbia creato un universo in cui ambienti diverse storie è positivo. Inoltre sei molto bravo a creare racconti legati dallo stesso filo conduttore che si leggono bene anche separatamente: è una caratteristica non comune.
Già che di ambientazione ho iniziato a parlare, voglio dirti che adoro il modo in cui mischi accenni di fantasy e fantascienza: è un connubio vincente, a mio avviso, e si vede che ti trovi molto a tuo agio nel muoverti al suo interno. Hai un talento per lo sci-fi e, da amante del genere, sono felice di aver trovato in te un autore sopra la media.
Una nota di merito ai dialoghi: sai cosa dire e quando e come dirlo, non c'è dubbio. I tuoi personaggi parlano con naturalezza e verosimiglianza, il che rende i loro discorsi incredibilmente interessanti da leggere e privi di quella banalità retorica che spesso si trova nelle opere amatoriali.
Detto questo, passo alla storia: Jake e Ezra sono due personaggio davvero ben delineati, forti e decisi. Entrambi tengono tanto ai rispettivi lavori, che vengono prima anche dell'amicizia che provano l'uno per l'altra. Sai, avevo sperato che la storia si trasformasse in una vicenda romantica alla fine, e vedere che Ezra si è trasformata in un EDA mi ha fatto dispiacere - però che volontà che ha a sacrificare sé stessa per la propria ricerca! Sarei davvero curiosa di sapere cosa ne é stato di lei, e se c' ancora una parte della donna che era in quel corpo mostruoso. Beh, come avrai capito Ezra mi piace parecchio: adoro i personaggi decisi che lottano in ciò per cui credono.
La trama in sé è semplice e, grazie a questo, fa il gioco della vicenda, esaltando le descrizioni e le situazioni ben particolareggiate che mostri; nonostante questo, comunque, il finale resta una sorpresa e lascia il giusto dispiacere! È uno dei pochi casi in cui non indovino subito dove l'autore vuole andare a parare e ne sono rimasta colpita.
Ecco, tante parole per dirti che mi è piaciuta, senza se e senza ma. Complimenti!
Alla prossima! |