Recensioni per
Per sempre
di Severia85

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
17/05/15, ore 12:08
Cap. 1:

Molto toccante e profonda. Hai reso benissimo tutta la disperazione e il rimorso che Severus si trova a provare. E penso anche io che in una situazione come questa uno faccia di tutto per negare l'evidenza, fin quando non lo vede con i propri occhi. E allora Severus si rende conto che "è finita. Adesso è proprio finita." 
Mi è molto piaciuta, bravissima! HP_dream^^

Recensore Master
05/05/15, ore 19:26
Cap. 1:

Ottava classificata al contest Sfida alle 100 parole - II edizione

Grammatica: 9.5/10
Perfetta, solo una svista:
“sussurrò”: -050; “sussurro” anziché “sussurrò”. Per i verbi errati detraggo un punto, ma in questo caso è evidente che si è trattato di un errore di battitura, quindi la penalità è dimezzata. Non detraggo il solito 0.10 per i refusi perché, volente o nolente, devo dar peso al fatto che si tratta di un verbo e quindi la svista ha un peso maggiore nel testo.

Stile e lessico: 7/10
Partendo dallo stile, utilizzare il tempo presente e la prima persona è stata una lama a doppio taglio in questo caso: da un lato, il lettore ha modo di confrontarsi con i pensieri diretti del personaggio, dall’altro, però, vi sono dei momenti in cui scegliendo di descrivere un atteggiamento si ha quasi la sensazione di leggere un copione, sono momenti in cui il testo è meno emotivo, il che è un elemento abbastanza rilevante in una storia che tratta il dolore causato dalla morte dell’amata. I momenti cui mi riferisco sono tutti quelli prettamente descrittivi, quindi “mi accascio a terra”, “sussurrò”, “compio l’incantesimo”, “mi materializzo”; considerando che complessivamente la drabble conta cento parole, sono diverse le scene che descrivono un agire, piuttosto che mostrare lo stato d’animo.
La narrazione in prima persona è forse la più complessa da gestire, perché ha dei limiti e tra questi limiti vi è anche la quasi totale impossibilità di descrivere azioni senza far apparire tali descrizioni meccaniche, come se il personaggio elencasse a voce alta i propri movimenti. D’altro canto, uno dei pregi della prima persona è la forte empatia tra personaggio e lettore, così come la possibilità di creare testi emotivamente molto coinvolgenti; nel tuo caso, per i motivi descritti, a mio avviso è venuto meno questo coinvolgimento in taluni punti, perché hai scelto di dar spazio anche alle movenze del personaggio, oltre che alle sue sensazioni.
La gestione dei capoversi e della punteggiatura, d’altro canto, è buonissima e dà alla storia un ritmo altalenante: rapido nella lettura dei periodi, rallentato nel momento in cui c’è il punto e a capo, segno grafico che scandisce quasi un cambio di scena; trovo che abbia anche scelto i momenti opportuni per andare a capo, senza spezzare né isolare frasi tronche. Davvero un ottimo equilibrio!
Passando al lessico, l’impressione che ho avuto è che tu abbia cercato di ricalcare un registro vicino al parlato – in coerenza alla narrazione in prima persona –, ma che non abbia voluto sacrificare del tutto la ricercatezza lessicale. Il risultato è che assieme alle ripetizioni (comprensibili in una narrazione in prima persona dove il personaggio è in uno stato di trauma emotivo) e a termini comuni (l’intercalare “quasi”, le espressioni “vedere con i miei occhi” e “mi tremano le mani”) vi sono dei termini o delle espressioni un attimo più ricercati come “smembrata”, “non giunge” (anziché un più comune “non esiste”, “non arriva” e così via), “cielo vuoto, muto e distante” (espressione quasi poetica, che mi ha persino ricordato “X Agosto” di Pascoli) e “il cuore in una morsa”, anche quest’ultima di registro quasi poetico.
Questo insieme descritto rende il registro linguistico della drabble un po’ disomogeneo, dove un’espressione come “Il cuore in una morsa” risulta davvero eccessiva se associata a una narrazione in prima persona, dove il personaggio è in fondo un ragazzo di poco più di vent’anni che ha appena appreso della morte dell’amata; non dico che il suo registro dovesse essere molto basso, ma certamente più spartano, più “incontrollato”.
Al di là di questo discorso, comunque, nessun termine è errato o fuori luogo, così come nessuna ripetizione intacca la scorrevolezza del testo; unico consiglio che ti do a proposito delle ripetizioni è di non eccedere molto quando devi strizzare un racconto in cento parole, poiché ogni parola inserita (e ripetuta!) toglie spazio ad altro che può dare sfumature diverse – il primo capoverso, ad esempio, è composto da tre frasi che dicono in fin dei conti la stessa cosa.
Tornando alla vera e proprio valutazione, la sintesi del discorso fatto in stile e lessico mi ha convinta ad assegnarti 7/10. Il punteggio non è inferiore perché nonostante le questioni poste in evidenza il tuo è uno stile oggettivamente buono e scorrevole, il lessico è giusto e mai fuori luogo; di conseguenza, la penalità non può che essere minima!

Titolo: 4/5
Per sempre” è un titolo che riassume perfettamente il contenuto della tua drabble, poiché pone in evidenza sia il fatto che il protagonista ha perso “per sempre” l’amata, sia il fatto che il suo amore per lei è eterno, è “per sempre”. In più, hai scelto anche l’espressione che, a seguito del settimo volume della saga, è diventata il simbolo della storia di Severus Piton, tuo protagonista; con molta probabilità, qualsiasi lettore, leggendo il tuo titolo, immagina già che il protagonista è Piton e che la drabble ruota attorno al suo amore per Lily.
Quest’ultimo elemento è ciò che mi ha costretta a non assegnare un punteggio superiore a 4/5; il titolo è coerente al tema e al personaggio, ma pecca in originalità, soprattutto se si considera che è effettivamente legato all’amore di Severus per Lily. Non ti ho assegnato una penalità maggiore perché non posso non considerare che il “per sempre” è, come detto, il marchio di Piton.
Al di là di questo dettaglio, comunque, il titolo è davvero indovinato! È solo un peccato che possa legarsi bene anche ad altre storie e ad altre immagini, ed essere per questo motivo meno esclusivo della tua drabble.

Utilizzo (e originalità) del prompt: 5/10
La presenza del prompt è un po’ debole, la drabble non ruota attorno al concetto di “urlando contro il cielo”, questo è un elemento presente solo nel finale, in un unico capoverso che non ha la forza di catalizzare l’attenzione del lettore, che è tutta rivolta all’idea del dolore causato dalla morte di Lily.
Quanto all’originalità, è poco presente anch’essa, poiché hai utilizzato il titolo nella maniera più canonica, vale a dire interpretandolo dal punto di vista lessicale; il che non è assolutamente sbagliato o sgradevole, ma solo meno originale.
Ad ogni modo, sei stata brava ad inserirlo quasi “fisicamente” nel testo in un punto dove appare naturale e dunque non stona nel contesto della drabble; il lettore quasi se lo ha aspetta, che Severus sfoghi il suo dolore, e ciò accade urlando contro il cielo che gli ha strappato via l’amata (ancora una volta, torna Pascoli! Non so se ti sia ispirata o meno, ma davvero mi hai ricordato l’ultima strofa della poesia “X Agosto”).
La sintesi di questo discorso mi ha costretta ad assegnarti 5/10, perché, come detto, il prompt è poco presente, non è certamente l’elemento attorno al quale è costruita la drabble.

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10
La caratterizzazione del tuo protagonista è perfetta! In sole cento parole hai dato un’immagine vivida di Severus Piton, quel Severus emotivo, innamorato e condannato alla solitudine. Hai colto il personaggio nel momento in cui diviene “l’antieroe” della Rowling – come lei stessa lo ha definito! – e lo hai fatto molto, molto bene.
Si percepisce chiaramente il bisogno di vedere Lily un’ultima volta, il prepotente senso di colpa per non aver saputo proteggerla, per essere stato così “sciocco” da condannarla a morte. Il tuo Severus ha senza ombra di dubbio il cuore spezzato, e urla il proprio dolore al cielo, rabbioso e disperato, sfogando l’inquietudine che lo ha assalito alla notizia della morte di Lily. Davvero un lavoro magistrale il tuo!
Ho avuto una piccola perplessità sulla caratterizzazione solo in relazione a “Lascio Hogwarts” che indica che Severus già insegnasse all’epoca della morte di Lily; sono andata a ripescare i libri e nell’Ordine della Fenice dice di insegnare da quattordici anni (quindi, dal 1981), mentre nei Doni della Morte, in occasione del capitolo sui suoi ricordi, troviamo che Piton è nello studio di Silente quando apprende della morte di Lily, tutti elementi che mi portano a ritenere credibile e giusto che Severus sia stato assunto quando ha offerto la propria collaborazione a Silente in cambio della vita di Lily. Ho trovato anche altri riferimenti, e tutti mi hanno portata a considerare giusta la tua versione. Al di là di tutto questo, comunque, se anche non insegnasse già all’epoca, si trovava comunque a Hogwarts con Silente a sfogare il proprio dolore per la perdita – la tua storia potrebbe tranquillamente collocarsi dopo quel colloquio dove lui definisce Lily “andata, persa”, come nella tua drabble.
Ciò detto, il punteggio non poteva essere diverso da 10/10, bravissima!

Recensore Master
30/04/15, ore 16:19
Cap. 1:

stavo sbirciando cosa hanno sbirciato gli altri componenti del contest e mi ha incuriosita il tuo titolo perchè ho pensato, a ragione, che fosse su Sevino mio <3
bello, non avevo letto il prompt però mi piace la contrapposizione del Per sempre e l'urlo. Il sussurro e l'urlo. Bello, mi piace :D

Recensore Master
21/04/15, ore 18:47
Cap. 1:

Ciao anche a te!
Se devo essere sincera non è proprio il tuo pezzo migliore, perché manca di quel tocco di originalità che credo contraddistingua le tue storie.
Insomma, è un argomento un po' inflazionato e forse non l'hai trattato con particolare creatività rispetto alla media.
Inoltre da un punto di vista stilistico non sono certa che le ripetizioni diano qualcosa in più, e lo stesso vale per l'uso del presente e della prima persona. Confesso che di solito sono tre elementi che non disdegno affatto, ma a questo giro non mi entusiasmano...
Nonostante ciò è comunque abbastanza emozionante e struggente, soprattutto grazie a quel 'Non avrò pace, mai più' finale, che è lapidario e definitivo. Anche nella richiesta di perdono si percepisce la disperazione di Severus.
Mi è piaciuto molto il titolo, perché si contrappone a quell'always che ha fatto storia :)

Infine ho due notissime tecniche: c'è un sussurrò che dovrebbe essere 'sussurro' (avendo inviato l'originale a rosmary puoi correggere^^) e mi è venuto il dubbio che Severus fosse già ad Hogwarts, visto che Sirius non sa che è professore, se non ricordo male...

Alla prossima^^