Vedere "Johanna" ed "economia domestica" nella stessa storia è il motivo perfetto per aprirla. E leggerla. E recensirla.
Così, per dire. Credo di essere nuova a questa coppia, ma è talmente grandiosa nella sua improbabilità che funziona benissimo. Anche se non stessero insieme, il pensiero di una coabitazione a due -anzi, a tre- è incredibilmente spassoso, e tu l'hai saputo rendere alla grande, tra boxer vaganti, pannolini da cambiare, e battibecchi all'ordine del giorno. Passo la mano per Gale (che personalmente non mi appassiona, ma che risulta credibilissimo), ma Johanna è una perla. Coattissima e sbuffante come di consueto, in effetti è alquanto difficile immaginarla armata di spugna e detersivo, per non dire del cambio pannolino...
Johanna fulminò entrambi con un’occhiataccia.
“Guardo già il mostro” replicò, buttando giù i pochi vestiti rimasti sul letto per potersi sedere a sua volta. “Gratis, oserei aggiungere.”
Ho ridacchiato, tanto. Più IC di così, si muore.
E poi il bimbo, tenerissimo. Mi sa che se la faccenda andasse avanti, darebbe parecchio filo da torcere alla "zia Jo"... Complimenti, di nuovo, e alla prossima (ma anche sì...)!
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