Recensioni per
Davanti alla bottega di Madame Desėr
di Starishadow

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
20/05/15, ore 18:32

Ciao!
E dopo un lungo tempo di pausa sono qui per un'altra recensione. Sì, sono lenta quest'anno a fare le cose, purtroppo però impegni vari mi impediscono di dare un'occhiata alle storie, privandomi di voglia - sono sincera! - di fare.

Inizio con il dire che, da quel che ne so, dopo i tre punti di sospensione non ci va mai la lettera maiuscola. Una frase citata da un sito: Bisogna poi ricordare che dopo i tre puntini non va mai la lettera maiuscola a meno che si concluda il periodo.(...)Questi piccoli segni grafici indicano l’interruzione di un discorso che scema, anche visivamente, in essi. La pausa può indicare diversi concetti: titubanza, dubbio, insinuazione, paura, evasione, inganno, affanno. Non so se nel tuo caso l'hai voluto intendere così, ma secondo me non ce n'era bisogno.

Quei tocchi segreti e fugaci divennero qualcosa di più, le dita da timide si fecero sicure, i palmi premevano di più sui corpi dei due amanti.,
Non essendo una particolare amante della punteggiatura, perché probabilmente enfatizzo proprio o mi sta antipatica, non capisco il motivo del punto e virgola alla fine. Probabilmente è un errore di distrazione oppure è un tipo di punteggiatura che non ho mai visto? Non è per schernirti, è una domanda innocente!

Detto questo non ho più niente da segnalarti.
Ammetto che ho sottovalutato la storia, dalla trama mi sembrava un po' banale, anzi, dalle prime righe; pensavo che fosse una normale storia di una bambina che perde la sua bambola, invece... mi hai sorpresa davvero.
Hai saputo dare un'introspezione meravigliosa alla storia, sottolineata alla perfezione e infatti le descrizioni fisiche sono molto poche. Mi piacciono le storie introspettive perché danno una maggiore sicurezza nella lettura, una migliore descrizione del personaggio che, nonostante non siano sottolineati, sono sottintesi. 
Tu, infatti, sei riuscita a non descrivere ampiamente ogni forma fisica dei personaggi che hai inserito, ma semplicemente l'hai fatto approfondendo prima la parte caratteriale, l'introspezione generica e poi, in qualche pezzo, si legge una descrizione e mi piace come stile.
Sai, ho provato tanta tristezza quando Marie bambina ha abbandonato la sua bambolina a terra, rimpiazzandola per un'altra: più bella, più vigorosa, più nuova. Essendo una persona che si lega agli oggetti che hanno valore affettivo, sbagliato, posso dirti che probabilmente mi sono rispecchiata più nella solitudine della bambola che alle esigenze di una bambina.
Però mi son detta: è una bambina, è normale che voglia cose diverse e soprattutto più nuove, ma mai mi sarei aspettata che avrebbe abbandonato la sua compagna di giochi. Però... da questo si deduce come la bambina sarà da grande. Rimpiazzerà sempre le cose vecchie per catturarne di nuove. 
E questo si è visto quando si è sposata un uomo che la meritava, l'accettava, la trattava meravigliosamente... ma lei no, ha preferito trovare qualcosa di nuovo, una fiamma buia e tenebrosa come l'hai descritto, finendo però per bruciarsi con il fuoco che da sola si è creata.
Purtroppo, però, quando torna indietro ha il giusto trattamento che si merita. Se fai del male non puoi aspettarti sempre del bene.


Non so se si è visto, ma questa storia mi piace da morire, infatti la metterò tra i preferiti.
(Terza recensione vincitrice al contest Love Race - L'amore in un fulmine, classificata come prima.)

Love_Somebody
 

Recensore Veterano
15/05/15, ore 12:10

Shakespearian quotations contest - II Edizione

11° classificato

 
Davanti alla bottega di Madame Desìr” – Starishadow
 
Grammatica: 9,25/10
Il testo non presenta troppi errori. Elenco quelli che ho trovato:
“E ora invece tutto quel che le restava era quel marciapiede sporco sotto di lei e il cielo plumbeo che la guardava, e [che] ben presto le riversò le sue lacrime addosso” = confesso che non so se la presenza del che sia realmente necessaria, ma sicuramente la frase suonerebbe meglio. (-0,15)
“i palmi premevano di più sui corpi dei due amanti.,” = o la virgola o il punto fermo. (-0,15)
“E mentre il primo si spegneva sotto il dolore di averla persa, il rimpianto di non averla saputa far restare, il secondo continuava a fare di lei ciò che voleva. Non fingeva più, non indossava più la sua maschera di fascino tenebroso.
C’era solo buio in lui, buio e pericolo.
Aveva creduto di ottenere il meglio, invece aveva solo rinunciato al bene” = mi scuso per aver copincollato l'intero paragrafo, ma mi è utile per farti capire che non si capisce chi sia il soggetto della frase evidenziata. In quella immediatamente precedente parli di Philippe, quindi ho assunto che il soggetto continuasse a essere lui. Invece è Marie; avresti dovuto esplicitare. (-0,15)
“Aveva gli occhi azzurri come il cielo e i capelli color ambra, mentre il suo visetto pallido e spruzzato di lentiggini si illuminava quando sorrideva” = non capisco l'uso della congiunzione mentre: può avere valore avversativo (lo stesso di per contro, in realtà, invece) oppure temporale (intanto che, fino al momento in cui). Entrambi i valori non hanno senso all'interno della frase. (-0,2)
“Non le ci volle molto per sentirsi attratta da lui, era un forestiero, aveva belle storie da raccontare, era affascinante…” = in questo caso, ritengo più adatto l'uso dei due punti, perché vai a spiegare perché a Marie non serve molto per sentirsi attratta da Philippe. (-0,1)
 
Stile e lessico: 8,65/12 (6,05/7 + 2,6/5)
Ho da segnalarti qualche costruzione che mi pare stilisticamente brutta:
“Marie crebbe, diventando una giovane fanciulla affascinante che ricevette molte e varie proposte di matrimonio dai più svariati uomini” = non riesco a trovare una fonte univoca che mi confermi che la frase è sbagliata, ma stilisticamente non mi suona. Penso che potresti migliorarla in due modi: 1) Marie crebbe diventando una giovane fanciulla affascinante e ricevette molte proposte; 2) Marie crebbe, diventando una giovane fanciulla che riceveva molte proposte. (-0,25)
“Aveva gli occhi azzurri come il cielo e i capelli color ambra, mentre il suo visetto pallido e spruzzato di lentiggini si illuminava quando sorrideva, e - quando lo faceva - otteneva qualsiasi cosa desiderasse” = anche questa frase, benché comprensibile, mi sembra infelice. Si potrebbe costruire in modo più chiaro. (0,25)
“il rimpianto di non averla saputa far restare” = vale qui lo stesso discorso: avresti potuto scrivere, più comodamente, il rimpianto di non aver saputo farla restare (non mi piace troppo lo stesso, ma è meglio di prima). (-0,25)
“E quando Marie - sfuggita per miracolo alla rabbia che Philippe aveva riversato su di lei dopo l’ennesimo litigio - si presentò a casa sua, sola e spaventata, ciò che ottenne fu un rifiuto e una porta in faccia.
lei si ritrovò a piangere su un vecchio marciapiede affollato, proprio sotto una vecchia bottega di giocattoli” = mi scuso nuovamente per aver copincollato due frasi, ma mi serve per farti capire che quel lei non serve: ripete il soggetto della frase precedente, diventa ridondante. La considero una ripetizione “di concetto”. (-0,2)
In molti casi sono rimasta perplessa dalle scelte di andare a capo/continuare di seguito.
“Marie rimase incantata a fissare quell’oggetto con il capo inclinato e le manine adagiate sul cristallo della vetrina, i suoi occhi che si riflettevano nello sguardo vitreo della bambina di porcellana davanti a lei, poi lentamente si aprì in un sorriso entusiasta, lasciando la presa sulla manina ruvida della bambola […] Ora immaginava già la manina fresca e liscia” = passino vetrina e vitreo, che comunque si richiamano, e concentriamoci su tutte queste manine(-0,2; 0,2)
“Quanto alla vecchia bambola di pezza, quella rimase a terra - proprio sotto la vetrina - ad osservare con i suoi occhi fatti di bottoni azzurri quella bambina […] E ora invece tutto quel che le restava era quelmarciapiede sporco sotto di lei e il cielo plumbeo che la guardava[...] Marie aveva adorato quella bambola, ma adesso aveva di meglio.
Più tempo passava, più la bambina capiva che la nuova bambola era troppo fragile e delicata per giocarci: [...] pelle fredda e fragile della bambola si scheggiava, […] Marie si annoiava a giocare con quella bambola, [...] che avevano avuto dentro quella vetrina e il suo vestito non era più perfetto e curato come prima. Lentamente lasciò la bambola su uno scaffale, poi in una credenza, protetta da una vetrinetta. Ma la verità è che Marie, quella bambola, la detestava.
Dentro di sé cominciava a sentire la mancanza di quella vecchia bambola di stoffa” = mi scuso per l'enorme paragrafo copincollato, ma volevo che ti rendessi conto dell'entità di ripetizioni di cui stiamo parlando. Capisci bene che, se le contassi tutte – e ce ne sono anche altre, nel testo – dovrei toglierti un punteggio enorme. Quindi mi limito a toglierti due punti. (-2)
Voglio farti notare che usi davvero tanto i dimostrativi quel/quella/quelle/quello. Va bene usarli di tanto in tanto, ma tu li usi spessissimo e trovo che appesantiscano davvero molto la lettura.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 7/10
La personalità della protagonista viene vagamente accennata, ma avrei preferito che, specialmente nella parte finale della storia – quando il karma colpisce inesorabilmente – ci fosse più introspezione (l'animo angst pretende, perdonami). Avrei gradito molto che ti soffermassi un po' di più anche su Antoine e Philippe.
 
Uso della quotation: 3,5/5
Come ho già detto a qualcun altro, mi piace che tu abbia scelto una citazione e ci abbia costruito intorno una storia dedicata. Anche in questo caso, la vicenda non mi pare particolarmente originale, ma sicuramente è adatta e riuscita.
 
Gradimento personale: 12/15
Ho già detto che non ritengo la vicenda particolarmente originale, ma mi è piaciuto molto il parallelo fra Marie, che si ritrova abbandonata, e la bambola che proprio lei ha abbandonato in quello stesso luogo. Ho apprezzato molto anche la suggestiva Bottega (anche se hai scritto in due modi diversi il nome della signora che la possiede). Mi sembra che questi due elementi diano alla storia le caratteristiche di una filastrocca, o di una ballata medievale. Sarebbe stato interessante leggerne la prima versione, il famoso prosimetro xD
 
Per un totale di: 40,4/52

Recensore Veterano
03/05/15, ore 20:44

Ed eccomi finalmente approdata anche qui! Nonostante tutto, questa volta sono riuscita a essere anche piuttosto puntuale... che strano... non succederā pių! ^///^ X''D
Comunque, passiamo alla storia: č meravigliosa! *^*
Ho amato il continuo parallelismo tra la bambola e Marie, che all'inizio la prima viene completamente amata dalla bambina per poi essere scartata e lasciata da parte su un marciapiede, a bagnarsi con la pioggia, mentre la ragazza all'inizio viene amata da due uomini (uno la ama sinceramente, mentre l'altro ama solo il suo corpo) ma quando si rende conto - troppo tardi - dell'errore commesso, anche lei viene abbandonata su quello stesso marciapiede.
Credo che il succo di questo racconto sia molto vero, penso che quasi tutti ci si possano rispecchiare, io per prima. Spesso e volentieri - magari anche senza accorgercene - cerchiamo sempre di meglio, andando magari contro principi che non avremmo mai pensato di trasgredire, senza perō renderci conto che il meglio per noi ce l'abbiamo giā tra le mani e, si sa, la maggior parte delle volte non si puō tornare indietro. Quindi direi che hai espresso egregiamente la frase incipit di tutto il racconto, il tuo amico Willy sarebbe molto soddisfatto! X''D
E vorrei anche soffermarmi un attimo su Antoine, sul suo amore che va contro ogni logica, perché nonostante sappia del tradimento, continua a stare accanto a Marie e ad amarla come il primo giorno che l'ha incontrata. Trovo che sia un amore quasi malato, il suo, completamente dedicato ad un'altra persona. La sua felicitā dipendeva solo da lei: lei era felice - anche se con un altro uomo - allora anche lui lo era, gli bastava starle accanto. E questo rapporto "malato" si č visto alla fine, quando lei č scappata con Philippe e lui č caduto vittima della disperazione, rifugiandosi in alcol e droghe e cambiando completamente il suo carattere. Direi che hai descritto perfettamente anche lui, oltre che Marie. ;D
E niente, che dire... la versione definitiva mi piace molto di pių di quella che ti era venuta prima - per quel poco che avevo letto XD - quindi doppiamente complimenti per essere riuscita a modificarla cosė bene! *0*
Adoro le tue originali, e ogni non mi spiego come mai ci siano cosė poche recensioni! į.į Per quel poco che vale, io continuerō a sostenerle e sostenerti perché ogni volta che scrivi sforni capolavori come questo... insomma, valgono tutto il tempo che uno impiega a leggerle, questo č assicurato! *0*
Spero di poter leggere presto altre tue originali cosė belle - poi ormai sai quanto io adori le introspezioni; questa faceva proprio al caso mio! X''D
Un bacione e a prestissimoooooo!! :***
Pinky_neko e il suo fidato Takucchi - che ti osserva da lontano mentre canta (?) XD -

Recensore Master
29/04/15, ore 19:09

Starchan! Tu sei veramente fantastica! Oltre alle tue fantastiche storie comiche che scrivi (e che non vedo l' ora di rileggere dopo che avrai finito gli esami) riesci anche a scrivere questi capolavori riflessivi e un po' drammatici, sei un' autrice a tutto tondo (non so neanche se si dica cosė u.u)! Non vedo l' ora di leggere un' altro tuo capolavoro.
Baci Miky