Ciao Cin75,
ogni lettore ha bisogno di un autore. Ogni autore ha bisogno di un lettore. E, quando questo autore trasmette emozioni talmente forti, potenti, tali da far uscire quel lettore dall’ombra…ecco che accade qualcosa, prende forma un terzo elemento. Il lettore si trasforma, abbatte ogni resistenza, va oltre il piacere della lettura, avverte il desiderio di uscire da quel guscio di “occhio passivo” che scorre sullo schermo. Vuol dire la propria diventando, a sua volta, parola e voce. In quel momento decide di restituire qualcosa a chi, con generosità, si mette in gioco portandoti nel suo mondo che, storia dopo storia, diventa anche un po’ tuo. Ed è più o meno con questa “operazione matematica”, complessa e imprevedibile alchimia che, forse, nasce un recensore. Ed eccomi qui. Nata grazie a te, Cin75.
Voglio cominciare da questa “Verso la fine” perchè mi pare singolare partire da una tua storia che, nel titolo abbia la parola “fine”. In realtà per me è l’inizio, la mia prima recensione. Parto da qui perché il contesto è la decima stagione, una delle mie preferite. E’ stato come assistere al funerale di uno dei miei personaggi del cuore: Charlie. Quanto ho amato quella fantastica hacker nerd dai capelli rossi! Tu sei davvero riuscita a renderle onore, hai dato un senso a quella pira che brucia. Mi hai fatto partecipare a quel terribile distacco facendomi entrare nella mente e nell'anima dei protagonisti. I sentimenti che prova chi resta sono descritti con maestria e riescono a riempire quel "vuoto" che non puoi vedere nella serie Tv. Te lo puoi immaginare ma il leggerlo riesce a dare veramente significato a ogni espressione facciale, ad ogni gesto. La sofferenza, il dolore puro di Dean che incolpa Sam. E il dolore di Sam. Accomunati da quei termini che richiamano il freddo…un freddo insopportabile, davanti a quel fuoco. Sam tenta di giustificarsi, di far capire al fratello che Charlie ha fatto la sua scelta, che lui ha fatto la sua scelta, tentando di salvarlo, al di là delle conseguenze ma Dean non può accettarlo. Charlie sapeva come poteva finire. Ma non si è fermata. Sam sa che il prossimo potrebbe essere lui ma non si fermerà. Dean non può accettarlo. E allora arriva il freddo, sempre più pungente. Il pensiero di Sam gli si congela nel cervello e lo sguardo di Dean è gelido quando pronuncia quelle parole che fanno male al fratello, con la consapevolezza di fargli male, con “freddezza”. Perché lui vuole allontanarlo e sa che l’unico modo è fargli male, male davvero. Percepisco tutta la lucidità glaciale di Dean che uccide il giovane Styne perché non può permettergli di vivere, perché il destino di quel ragazzo è segnato come lo è il suo, perché lui è ben oltre il salvabile. E’ freddo Dean quando attacca Castiel e tu sei così brava nel descrivere cosa prova che, al contrario di ciò che gli chiede il Marchio, ogni fibra del mio di corpo combatte insieme a lui per farlo resistere:
Affondo con forza il pugnale nel libro accanto alla testa di Cas. Ogni fibra del mio corpo grida di affondare nel suo petto, ma non lo faccio.
Così come soffro con Castiel, conscio che, se un giorno Dean dovesse tornare in sé, non si perdonerebbe mai di aver affondato quel coltello.
Ma fortunatamente il “libro muore” al posto di Cas e, anche in questa frase, racchiudi benissimo il sospiro di sollievo dello spettatore/lettore.
Brava, bravissima Cin75! Concludo dicendo che, il recensire dopo anni ha degli svantaggi…sai già come quel…”Verso la fine” è andata in realtà a finire ma ha un vantaggio… poter dire che, il finale reale non mi ha soddisfatta a pieno…quindi ho avuto una possibilità di scelta. Ho preferito, nel mio cuore, un altro modo per togliere il Marchio dal braccio di Dean. Ma questa è un’altra storia “Ti prego, salvami!!” e…un’altra recensione che, spero, di riuscire a lasciarti presto!
Baci! |