Ehi, come mai neanche una recensione? Eppure è una storia così tenera...
Ciao, cara, eccomi qui!
Dunque, Edward si sveglia nel mezzo della notte e non può fare a meno di pensare al fratellino Al che dorme accanto a lui. Si tormenta perché è convinto che sia a causa sua che Alphonse abbia perso il suo corpo. Ora non è altro che un'armatura, e nonostante abbia ceduto il braccio per tenerlo in vita, si sente comunque colpevole per avergli impedito di poter godere della sua giovinezza, dei suoi quattordici anni pieni di vita. Ora Al non può più correre, nè saltare, non può più fare quelle cose che lo avevano reso un bambino spensierato, quel bambino spensierato a cui Ed voleva tanto bene. Edward sente di averlo privato della sua gioia, della sua felicità che lo avevano caratterizzato prima dell'incidente...
Tuttavia poi, immerso nelle sue riflessioni e stanco di tutto quel dolore, sente che è lo stesso pensiero di Alphonse a dargli la forza di andare avanti. E questa è una cosa dolcissima! <3
Mi è piaciuta molto l'atmosfera notturna, che dà un senso di tranquillità alla scena. Nonostante i pensieri affannati di Ed, si riesce a percepire una certa calma che in qualche modo poi raggiunge anche la mente del ragazzo... Molto bello, davvero!
Ora ti saluto, spero di poter leggere presto qualcos'altro di tuo! Bravissima!!!
Baci ~
Pers |
