Recensioni per
c'era un vecchio seduto ad un tavolino;
di alix katlice
Recensione premio per il contest Cuore d'Ombra |
Ottimo inizio in effetti l'atmosfera è stata mantenuta! Io sono allieva di Valenzi che insegna alla scuola di scrittura Omero ( zona Monteverde Vecchio) se hai possibilità, vacci a dare un'occhiata, lui è una persona davvero alla mano e sono sicura che ti darà qualche ulteriore dritta ;) |
Pedro scaricò l'ultima cassetta di pesce sul molo; quella era stata una giornata davvero fortunata per il suo padrone e, quindi, anche per lui. I pesci, che normalmente facevano così fatica a catturare, oggi sembravano aver voglia di saltare da soli nelle loro reti, e quando il sole aveva tinto di arancione e oro le acque della laguna, la loro barca sembrava quasi un diamante da tutte quelle scaglie che riflettevano la luce dell'astro morente. "Va bene qui?" disse guardando con aria interrogativa Saunders: il suo padrone, come sempre, annuì distrattamente. Ormai erano più di tre mesi da che Pedro era diventato il suo apprendista, e aveva sentito il signor Saunders (o il "colonnello" come diceva chi voleva burlarsi di lui paragonandolo a quel tipo del pollo fritto) parlare solo in rare occasioni. Per lo più si limitava a qualche gesto della testa o ad una specie di grugnito: questo era il massimo che Pedro era riuscito a cavare da lui. Eppure c'erano stati anche alcuni momenti speciali in cui quell'uomo si perdeva nei suoi ricordi, magari guardando un tramonto infuocato come quello, ed allora le parole sembravano sgorgare da lui come un ruscello che d'inverno si riappropria del suo letto asciutto durante un'estate soffocante. "Ragazzo" disse Saunders, e Pedro comprese che quello sarebbe stato uno di quei momenti: così si sedette vicino a lui, aspettando. L'attesa non durò molto. "Nella tua vita incontrerai molte persone, così tante che la maggior parte non sarà altro che una goccia di un istante passato in un oceano di giorni presenti. Ma sappi, che non importa chi conoscerai o quanti entreranno a far parte della tua vita; le persone si dividono solo in due categorie. I deserti e le montagne". Pedro sollevò lo sguardo, non comprendendo cosa volesse intendere l'uomo, ma si vide bene dal fare domande. In quei momenti l'unica voce doveva essere quella di Saunders, il quale, dopo un istante, continuò. "I deserti sono quelle persone che le guardi e sai tutto di loro, perché fino in fondo all'orizzonte non c'è che una distesa piatta di roccia o sabbia. Sono le persone che mai ti sorprenderanno e da cui non potrai imparare niente. E, sfortunatamente, sono la maggior parte. Ma se sei davvero fortunato, di quella fortuna che ti capiterà poche volte nella vita, allora incontrerai delle montagne, e la tua vita non sarà mai più la stessa. Perché dalle montagne non sai mai che aspettarti: magari dopo un picco innevato ti aspetta un lago scintillante, e poi un paesaggio collinare, ed ancora, magari una bellissima spiaggia. Da loro apprenderai che la vita non è una calma piatta nell'attesa della fottuta morte che ti strapperà via dai tuoi cari, ma un insieme continuo di scoperte e di meraviglie. Perciò Pedro - e ascoltando questo il suo apprendista sussultò perché Saunders non l'aveva mai chiamato per nome finora - fatti un fottuto favore. Non essere mai un deserto, ma diventa la montagna più grande che un uomo possa scalare..." |