Penso che “negligenza” non sia il termine corretto per definire i pensieri e le azioni all’interno di questa storia. Direi, piuttosto, indifferenza, se vogliamo essere negativi, magari addirittura disinteresse. Anche se non è il caso di Pitch; nel suo caso l’interesse c’è, c’è perfino curiosità a voler essere pignoli, e pura malvagità di spirito… ma è un’entità oscura, non è che ci si possa seriamente aspettare di meglio.
Gli esseri umani nemmeno si possono incolpare per il loro disinteresse, visto che non hanno idea della sua esistenza. Quindi gli unici “colpevoli” di indifferenza, alla fin fine, sono i guardiani. Ma perché mai dovrebbero prendersi la briga di preoccuparsi per uno spirito dell’inverno a caso? Tra l’altro non mi pare che avessero dei buoni rapporti, prima che Manny decidesse di insignire Jack Frost del titolo di guardiano. Quindi boh, non credo che sia colpa di nessuno in particolare, se Jack Frost è svanito nel nulla senza che nessuno (tranne Pitch, si suppone) ne sapesse assolutamente nulla. Forse solo di Manny, che lo ha creato e poi se n’è disinteressato ampiamente, concentrandosi unicamente sui bambini umani e sui suoi preziosi guardiani.
E poi c’è Jack, naturalmente, che a ben vedere, prima che le cose precipitassero, non ha mai tentato di stabilire dei veri e propri contatti con i suoi simili, che sono gli unici che potevano vederlo e parlarci. Ci ha provato solo quando era tardi, e con la creatura meno indicata dell’intero universo. Grande idea, Jack, come sempre. Invece di andare a chiedere consiglio a qualcuno che poteva saperne qualcosa in più (vedi North, per esempio) ha atteso fino all’ultimo e poi s’è ritrovato a mendicare un po’ di compassione da uno che la compassione non sa nemmeno dove stia di casa. Geniale.
Considerazioni sulla trama a parte, credo che sia uno dei racconti scritti meglio che mi sia capitato di leggere nella sezione, per il momento. Amo il modo in cui non si riesce a distaccarsi dai pensieri e dalle sensazioni di Jack, quasi fossero quelle del lettore stesso. Questo fa sì che, una volta scomparso Jack, se ne avverta quasi fisicamente la mancanza.
Mi farebbe davvero piacere poter leggere altro dello stesso autore. Purtroppo sono negata per l’inglese, in caso contrario probabilmente mi sarei addentrata più che volentieri nel suo piccolo regno. Da quel poco che ho visto (e che ho capito) è piuttosto capace.
Roiben |