Recensioni per
Lettere da Hogwarts
di Isidar Mithrim

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/06/22, ore 09:52

Oddio, sto per mettermi a piangere, non potevi scegliere conclusione più bello di questo capitolo çç. Avrei voluto entrare fra le righe e abbracciare forte il piccolo Remus e i suoi meravigliosi genitori. Non saprei dire quale parte mi sia piaciuta di più: trovo tenerissimo che il padre si occupi della sua istruzione, nel caso Remus non possa frequentare Hogwarts, poi mi è piaciuto moltissimo come Silente in persona sia venuto da loro a spiegare la situazione e a esporre il suo piano per permettere a Remus di frequentare la scuola in tutta tranquillità e sicurezza ♥. Infine credo che il punto nel negozio di Olivander sia forse quello che più mi ha commossa, perché è il preludio al futuro di Remus e ci dà già un piccolo scorcio sulla sua immensa nobiltà d'animo.

Insomma, davvero bellissima, come tutto il resto di questa piccola raccolta. Ti faccio davvero un sacco di complimenti ♥

Leila

Recensore Master
23/06/22, ore 09:45

Adorabile **! Beh, devo dire che Hermione ha fatto molta meno fatica di quanto immaginassi per accettare di essere una strega: ora finalmente ogni cosa è andata al suo posto, e quelle cose che le parevano assurde e irrazionali hanno acquistato un significato. Mamma mia, hai fatto veramente un gran lavoro con la sua caratterizzazione, è decisamente perfetta: l'Hermione pignola saccente e geniale che conosciamo ♥
Mi è piaciuto molto il fatto che abbiano scelto le sembianze della sua professoressa per spiegare a lei e ai genitori di Hogwarts e ho adorato lo scambio di battute col buon vecchio Olivander ♥. Che pazienza deve avere quest'uomo uahahah. Bellissimo anche tutto il pezzo al Ghirigoro, è talmente ben reso che non faccio alcuna fatica a immaginarlo come parte del canone: mi sarebbe piaciuto vederlo in una scena tagliata xD
Ti rinnovo i miei complimenti, insomma. Ora vedo se riesco a recuperare anche l'ultimo capitolo.
baci,

Leila

Recensore Master
23/06/22, ore 09:34

Aaaaw, ma che bellissimo questo capitolo!! Ho adorato la caratterizzazione di Hermione, è proprio la bambina presuntuosa e saccente pre Pietra Filosofale. Un piccolo genietto, proprio come Matilda: adoro quel libro e ancora di più adoro il film. Ho trovato super calzante il parallelismo fra le due e non avevo dubbi che a Hermione sarebbe piaciuto quel libro ♥ anche se ahimé cambia radicalmente idea non appena cominciano a verificarsi cose inspiegabili, ahahah.
Non vedo l'ora di scoprire, a questo punto, come reagirà la nostra bimba non appena scoprirà di essere una strega e che la magia esiste ^^
A presto, un abbraccio,

Leila

Recensore Master
22/06/22, ore 15:17

Ciao, cara, eccomi a recuperare il secondo capitolo ^^

aaaaw, quanto amo Neville, e che bello grazie alle tue parole poter partecipare della sua gioia. La sua vita, sebbene sia stata un filo meglio di quella di Harry, non può comunque dirsi molto allegra, complice l'assenza dei suoi genitori e la severità di nonna Augusta che ha cercato di crescerlo con il massimo rigore. Già quel suo "cos'hai combinato stavolta" lascia intendere quale fosse l'usuale atmosfera a casa Paciock: trovo molto bello il contrasto fra la bellissima notizia della lettera e il fatto che Neville non si ritrovi spesso a festeggiare per cose belle. Il fatto che questa sia un'eccezione dà davvero un tono amaro a tutto. Ho trovato assolutamente ben resa e verosimile la cena con amici e parenti, tutti dell'età della nonna: non faccio fatica a immaginare che sia andata davvero così e che Neville già la prima sera abbia perso il rospo uahahah.
Molto bello il momento in cui Augusta decide di donargli la bacchetta di Frank; mi è scesa la lacrimuccia ♥
Un bacione!

Leila

Recensore Master
22/06/22, ore 10:06

Hellooo! Era da un po' che non recuperavo qualcosa dal tuo portale, che dire, mi sono mancate le tue storie così frizzanti e originali.
L'identità del protagonista di questa prima one shot è stato davvero una sorpresa! Non avevo assolutamente immaginato che Gus stesse per Argus, anche se avevo immaginato che il povero sfortunato bimbo si sarebbe rivelato un Magonò, credevo si trattasse di un personaggio originale. Che tristezza mi fanno queste figure çç, è davvero una cosa crudele vivere in una famiglia di maghi ma non avere la magia. Se ci penso mi viene da piangere per loro, giuro çç. In compenso avevo indovinato che Arabella fosse la signora Figg, ahahah, perché mi ricordavo il suo nome. Mi piace un sacco questa idea che ai gatti piacciano i maghinò e trovo dolce che i due bambini si conoscessero ^^. E' davvero un peccato che Argus si sia lasciato avvelenare così tanto il cuore dall'invidia: io posso capirlo eh, ma questo non fa altro che renderlo ancora più solo e infelice.
Comunque ti faccio tantissimi complimenti, davvero, una storia come sempre ben scritta e molto originale ♥
a presto!

Leila

Recensore Master
07/02/20, ore 21:58

Ciao :-)
Finalmente riesco a recensire questa storia che ho letteralmente adorato la prima volta che l'ho letta, prima del contest (diciamo che all'epoca recensivo ancora molto poco, probabilmente perché pensavo che la mia opinione interessasse ben poco gli altri - ancora lo penso, ma su Efp, ho capito da autrice che un parere fa sempre piacere).
Mi piace moltissimo questa versione della prima magia di Hermione. Non mi sono mai posta il problema di cosa/quando/ come avesse compiuto e reagito Hermione alla sua prima magia, ma tutto sommato la tua idea mi sembra molto verosimile.
Ho apprezzato molto l'approfondimento e l'attenzione a ogni passaggio e svolta della storia.
Devo ammettere che se avessi conosciuto questa Hermione, quella che poi sarà anche a undici anni, l'avrei trovata un po' antipatica (ahimé un po' Ron, il che mi fa vergognare un po'... Non ho nulla contro Ron, ma la sensibilità non è uno dei suoi maggiori pregi), quanto meno per l'atteggiamento di superiorità.
Adoro Matilde! Da piccola guardavo sempre il film in tv, confesso che solo da qualche anno ho letto il libro (un mio carissimo amico mi ha fatto scoprire Dahl e il suo mondo. Io da piccola leggevo i libri del Battello a Vapore, non so se hai presente, specialmente quelli della serie azzurra e alcuni mi sono entrati proprio nel cuore). Anch'io sono rimasta sorpresa per la traduzione: abituata a chiamare la preside Trinciabue, leggere Spezzindue è stato quasi scioccante. E anche Il giardino segreto è molto bello, Hermione fa bene a inserirlo nella lista dei 'desideri'.
Ce la vedo Hermione a leggere grandi capolavori, ma non posso fare a meno di rimanere impressionata: io ho paura ancora adesso di affrontare romanzi del calibro di Anna Karerina o peggio ancora Guerra e Pace. In realtà potrebbe essere esagerato, ma un mio amico legge tantissimo (quello che mi ha fatto conoscere Dahl, ma non solo lui) mi ha detto che alle elementari ha letto i Miserabili. Quindi è realistico eccome, solo che ha un intelligenza nella norma non può capire ahahahahah (povera me!).
Probabilmente anch'io non avrei gradito Notte in Transilvania, dopotutto non apprezzo i vampiri, ma posso immaginare che per Hermione dev'essere frustante passare da Hugo a questo librettino.
Provo una profonda solidarietà nei confronti della professoressa Steender: ha capito di aver a che fare con una bambina particolarmente dotata, ma, insomma, se avesse assegnato Guerra e Pace i suoi alunni si sarebbero ammutinati!
Questa storia è fantastica! Tanto che quando mi sono iscritta al contest che difficilmente avrei potuto scrivere qualcosa di così bello! Complimenti per la storia!
A presto,
Carme93

Recensore Master
06/11/19, ore 09:51

Approfitto della mattinata più o meno libera per passare anche di qui!
E come potrei non farlo? Se Neville è uno dei miei personaggi preferiti, Remus credo che regni come sovrano incontrastato su un trono fatto di lacrime e sofferenza XD.
Scherzi a parte, lui è davvero un personaggio che amo, e non mi rassegnerò mai alla dose inumana di sofferenze che la Rowling lo ha costretto a patire.
Vederlo così piccolo, e già così segnato dalla vita da comportarsi come un piccolo adulto maturo e riflessivo, nonostante avrebbe tutto il diritto di gettarsi nella preadolescenza con la rabbia e la frustrazione di un piccolo tornado, mi ha spezzato il cuore. Davvero, il suo essere così pacato, così rassegnato alla sofferenza e alla solitudine è qualcosa di quasi insopportabile, nonostante vada a sovrapporsi perfettamente a ciò che sappiamo del Remus adulto.
Mi è piaciuto moltissimo il rapporto che hai disegnato fra Remus e i suoi genitori: in particolare sua madre mi ha fatto molta tenerezza, con i suoi tentativi di proteggerlo, nonostante, nel concreto, essendo babbana potesse fare ben poco. Insomma, la Rowling è stata un po' una carogna con la famiglia Lupin al completo, a ben pensarci.
Non sono certa che il Ministero sarebbe così ottuso da impedire a un ragazzino di fare magie fino al compimento dei diciassette anni, dal momento che una forma di istruzione privata è contemplata (e non mi sembra così assurdo che qualche famiglia scelga di non mandare il figlio in collegio), ma in effetti tutto il modo in cui è gestita la questione della Traccia è talmente assurdo e poco pratico che, conoscendoli, tutto può essere XD.
Ovviamente, se già il mio cuore era ridotto a una poltiglia di sofferenza al solo immaginare un Remus che come unico desiderio avrebbe quello di farsi degli amici, la scena finale mi ha ridotto a una maschera straziata, ovviamente. Eh, già, maledetta bacchetta di legno di cipresso, e maledetto Olivander, lui e i suoi tempi poco sanguinari!
Mi rendo conto di essere stata particolarmente poco razionale, in questa recensione, ma con Remus faccio sempre molta fatica a essere razionale, quindi perdonami, ti prego.
Ti faccio di nuovo i miei complimenti, e ti ringrazio per avermi dato la possibilità di leggere questa raccolta, che ho apprezzato moltissimo.
A presto!

Recensore Master
06/11/19, ore 09:36

Ciao!
Ed eccomi anche qui: non sai quanto mi abbia fatto piacere ritrovare di nuovo il tuo Neville, che, a mio parere, sai caratterizzare benissimo. Anche se questa è una storia piuttosto breve, sei riuscita secondo me a mettere bene in luce tutte le difficoltà di un ragazzo cresciuto in una famiglia che certo lo ama tanto, ma si aspetta anche molto da lui, continua a paragonarlo a dei genitori importanti e vittima di un destino terribile, e soprattutto una famiglia purtroppo vecchia: ci sono tutte le difficoltà delle persone anziane di rapportarsi in maniera forse più diretta ed empatica con un ragazzino, e questo mi ha fatto una tenerezza infinita. Si vede che tutti tengono a Neville, e cercano di stargli vicino come possono, ma spesso la difficoltà data proprio da un salto generazionale è tanta... insomma, vedere Neville alla sua festa di compleanno circondato solamente da persone tanto più vecchie mi ha fatto molta tenerezza.
Augusta, poi, pur essendo un personaggio formidabile, non ha certo un carattere aperto e affettuoso, e questo ovviamente non fa che aumentare le difficoltà di Neville.
Ho comunque apprezzato moltissimo che, pur nella sua rigidità, lei abbia trovato il modo di dimostrare tutto il suo affetto e il suo orgoglio per il nipote, donandogli la bacchetta di suo padre. Che sì, sarà un'eredità ingombrante, un faro e un fardello allo stesso tempo, ma a livello simbolico è sicuramente un grande gesto.
Insomma, come sempre ti faccio i miei complimenti, perché le tue storie si fanno letteralmente divorare, e i tuoi personaggi sono sempre così vividi che è difficile staccarsene, a fine lettura.
Complimenti davvero!

Recensore Master
04/11/19, ore 09:59

Ciao!
Ci ho messo un po' più del previsto, ma avevo promesso che prima o poi sarei passata anche dalle altre tre "lettere" della raccolta, e finalmente ce l'ho fatta (in realtà, ho già letto anche le altre storie quindi, tempo permettendo, dovrei arrivare a breve anche lì... abbi fede XD).
Dunque, dunque. Questa storia l'ho assolutamente adorata, perché sei riuscita a farmi provare una tenerezza infinita nei confronti del personaggio per cui trovo più difficile poter provare tenerezza (anche se vederlo piangere sul corpo pietrificato di Mrs. Purr ha quasi fatto il miracolo, confesso).
E devo anche ammettere che io ci sono cascata con tutte le scarpe: all'inizio pensavo che questo Gus fosse solo un personaggio originale, ma poi, alla comparsa di Arabella... vorrei dire di essere riuscita a fare due più due, ma non è così. A mia discolpa, premetto di aver letto la storia a tarda notte, ma chissà perché al nominare Mrs. Figg mi è venuto in mente MundunGUS, e allora mi sono fatta tutto un trip in cui in realtà Gus era sì un mago, ma molto poco dotato, e che sul finire si sarebbe riscattato con un qualche incantesimo... niente, ho proprio bisogno di una vacanza.
Ovviamente, quando finalmente il mio cervello si è degnato di fare i giusti collegamenti (cioè quando hai nominato Mrs. Purr, me tapina XD), tutto è andato al suo posto, e ho apprezzato immensamente la storia.
Povero Argus: sua mamma, pur con tutte le buone intenzioni del mondo, non gli ha fatto certo del bene, continuando a cullarlo (e a cullarsi) nell'illusione che la lettera sarebbe prima o poi arrivata. Portarlo a Diagon Alley è stata una mossa terribile, ho vissuto tutta quella parte nell'angoscia del momento in cui il castello di carte sarebbe finalmente crollato.. insomma, meno male che almeno sua madre ha avuto il coraggio di fermarlo prima che potesse entrare da Olivander, ma ho comunque sofferto immensamente per lui. L'illusione deve aver fatto più male che una scomoda verità.
L'idea di accostarlo ad Arabella è geniale: non avevo mai pensato a questo collegamento tra due Maghinò con la passione per i felini, ma in effetti è tutto perfetto. Mi fa anche molto piacere vedere che, almeno lei, ha preso la sua condizione con un filino più di leggerezza. Non ne sarà felice, forse, ma ci convive serenamente... cosa che purtroppo Argus non farà mai.
Davvero, questa storia mi è piaciuta davvero tanto, e confermi ancora una volta di avere un'attenzione per i dettagli e per i risvolti introspettivi meravigliosa.
A presto (lo giuro XD)!

Recensore Master
22/09/19, ore 15:01

VALUTAZIONE DAL CONTEST "LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI"

vincente. Soprattutto, trovo che questo modo di narrare sia perfettamente coerente con i primi capitoli della saga stessa (che, a livello temporale, e per certi versi anche per alcune tematiche, richiamano la tua storia). C'è tutta la leggerezza di una bella storia adatta anche ai bambini (e mai come in questo caso parlare di libri per bambini è appropriato!), di una storia semplice, con tematiche accattivanti e che promette di aprirsi anche ad altri scenari, più adatti a riflessioni che fanno piacere anche agli adulti. Per lavoro mi trovo spesso a leggere libri per bambini, e so che non è affatto facile quanto si potrebbe pensare riuscire a coniugare uno stile semplice e pulito con contenuti interessanti, dal ritmo vivido e capaci di catturare anche l'attenzione di un adulto. Per questo non posso che apprezzare moltissimo l'impronta che hai dato alla tua storia: la voce di Hermione è vivida, emerge molto chiaramente anche attraverso i passaggi più semplici e, soprattutto, il suo ragionare è sempre coerente con la sua età: Hermione è senza dubbio una bambina dall'intelligenza fuori dal comune, ma è pur sempre una bambina, e questo tu non te lo dimentichi mai. Lo sottolineo perché non è così scontato: è facile, quando si dà voce ai pensieri di un bambino, dimenticarsi i suoi limiti. Ed è ancor più facile ricordarseli fin troppo, ritrovandosi a scrivere cose piatte e al limite della banalità, scavalcando un po’ quella linea sottile che c’è fra il ragionare del protagonista e il filtro che, inevitabilmente, deve essere l’autore. Tu, a mio parere, sei stata davvero brava a giostrarti su questo limite: la voce di Hermione non stride mai, ma al tempo stesso sei riuscita a dare una forma interessante e accattivante al racconto.
Oltretutto, si avverte il leggero cambio di stile che contraddistingue le due narrazioni: la Hermione del 1985 è una bambina, vede il mondo attraverso la mente di una bambina, e filtra ogni informazione in maniera secondo me molto realistica. Il cambiamento di complessità, quando Hermione arriva sulla soglia degli undici anni, si avverte, ma è comunque una cosa appena accennata, che rende il testo estremamente coerente e piacevole.
Insomma, brava davvero: hai fatto un lavoro estremamente accurato, e questo è evidente, ma durante la lettura tutto il tuo labor limae si fonde con la narrazione, al punto che lo stile diventa quasi “trasparente”, ponendo il lettore al centro della narrazione.
Non riesco davvero a trovare dei difetti a questo tipo di narrazione, perché è tutto talmente coerente con il soggetto scelto e l’ambientazione originaria della saga (d’accordo, questo in una fan fiction non credo sia necessario, ma quando accade e ha senso che accada, la cosa a me piace), che la lettura diventa un’esperienza piacevolissima.

SVILUPPO DEL TEMA DEL BANDO: 9,75/10
Anche da questo punto di vista, sono estremamente soddisfatta: considerando anche che si tratta di una storia edita, il pericolo di scivolare un po’ fuori tema era tanto (anche se l’avevo un po’ preventivato, accettando anche storie scritte senza avere in mente questo concorso).
La prima magia, o comunque la presa di coscienza di essere in grado di fare qualcosa di fuori dal comune, credo sia un tema particolarmente interessante soprattutto quando parliamo di bambini cresciuti in una famiglia babbana. Ancor più interessante, poi, è vedere una bambina sveglia come Hermione confrontarsi con un evento del genere.
Mi è piaciuto il fatto che, pur non parlando esattamente della prima magia di Hermione (anche se nomini alcuni dei primi, inconsapevoli usi del suo potere, come il ciuccio che ricompare o la barbie della sua compagna che scompare), il tema della consapevolezza (o della non consapevolezza a tutti i costi) sia la struttura portante della storia.
In un certo senso, credo che aspettare fino al compimento degli undici anni per svelare la verità ai nati babbani sia una grande cattiveria: i bambini e le loro famiglie, nel frattempo, hanno tutto il tempo di scoprire il loro potere, di non capirlo, di temerlo, di odiarlo… e, ecco, credo che tu qui, pur mantenendoti su toni molto pacati, abbia reso molto bene questo rischio.
Mi ha davvero fatto tanta tenerezza questa Hermione così ostinatamente attaccata alla razionalità, che cerca in tutti i modi di convincersi che le cose non scompaiono nel nulla, che i libri non si bagnano né prendono fuoco da soli, che dev’essere stato solo un sogno...
Hai poi scelto, secondo me, un modo molto bello di far emergere in maniera chiara la magia di Hermione: con i libri, ovviamente con i libri. E come potrebbe essere altrimenti, quando si parla di lei? È davvero un’idea meravigliosa che l’immaginazione di Hermione sia a tal punto fervida e sollecitata dal meraviglioso mondo delle parole e delle storie da portarla a concretizzare ciò di cui legge, con la macchia d’acqua. Del resto, Matilde è un personaggio nei cui tratti più postivi Hermione potrebbe facilmente rivedersi. È anche molto bello ed estremamente significativo il tentativo dell’inconscio di Hermione di farle capire quello che, in realtà, già sa, ma che continua a negare anche a sé stessa: dapprima facendo apparire la Matilde della copertina del libro come lei, e poi ponendo proprio Hermione nei panni della strega di quel meraviglioso best-seller dei compiti per le vacanze (diciamocelo, Hermione ha fatto solo bene a dargli fuoco). È anche molto interessante che le prime magie significative di Hermione richiamino proprio una branca di incantesimi che le saranno particolarmente congeniali: evidentemente, anche il tuo inconscio la sa lunga!
Non ti ho assegnato proprio il punteggio pieno perché, per i parametri del contest, forse la parte finale ambientata a Diagon Alley va fin troppo oltre: non fraintendermi, per l’equilibrio della storia in sé secondo me ci sta benissimo, e anzi, mi ha divertito molto leggerla, ma per il tema del contest forse sarebbe stato sufficiente fermarsi all’arrivo della signora Jonson, ecco. Si tratta comunque di un dettaglio di poco conto, e mi sono permessa di fartelo notare perché, comunque, stiamo parlando pur sempre di un punteggio decisamente alto, quindi mi sento un po’ di poter andare davvero a cercare il pelo nell’uovo senza penalizzarti.

IC E INTROSPEZIONE: 10/10
Anche qui hai, secondo me, fatto davvero un lavorone: la protagonista assoluta della storia è Hermione, una Hermione bambina. Paradossalmente, a mio parere è quasi più difficile scrivere fan fiction mantenendo del tutto IC i personaggi maggiormente protagonisti dell’opera originale che quando si preferisce scrivere di personaggi secondari, perché le prime sono voci che il lettore conosce benissimo, e dunque ogni discrepanza, ogni piccola incoerenza salta all’occhio molto più facilmente.
In questo caso, invece, sei riuscita a mio parare a rendere in maniera estremamente fedele questa Hermione, pur con i dovuti accorgimenti per renderla la Hermione “pre-Harry e Ron”, e, soprattutto, pre-magia.
C’è tutto, in lei: la sua mente straordinaria, la sua leggera spocchia, il senso di superiorità nei confronti dei suoi compagni e al tempo stesso la sua solitudine, e le sue incertezze. Ci sono anche il suo coraggio e la sua perseveranza, a discapito di quello che i compagni potrebbero pensare, quando insiste nel votare per la sua proposta, nonostante sappia che è una battaglia persa e che le farà guadagnare solo qualche altra presa in giro.
Me la vedo proprio, esigente e determinata, a presentarsi dal bibliotecario per trovare esattamente quello che sta cercando, affamata di conoscenza e del tutto scandalizzata all’idea, a cinque anni, di perdere tempo giocando.
La sua reazione ai suoi poteri, la sua determinazione alla negazione, poi, mi sembrano perfetti: come dici nelle note (e come, in parte giustamente, le fanno notare Luna e suo padre), Hermione è una ragazzina intelligentissima, ma la sua è un’intelligenza tutta logica e razionalità, che si rifiuta di vedere ciò che va oltre i suoi schemi, ciò che appare inspiegabile e irrazionale… e la magia, indubbiamente, è qualcosa che lei sicuramente avrebbe scelto di negare.
Mi piace anche come, qui, tu l’abbia dipinta con tutti i difetti che con cui è arrivata a Hogwarts: un pochino arrogante, con un timore reverenziale delle regole (anche se, trovandomi io “dall’altra parte”, non posso che amare una bambina terrorizzata all’idea di aver rovinato un libro della biblioteca), sola e incapace di instaurare un buon rapporto con i suoi coetanei. E al tempo stesso fai intravedere anche l’altra parte di Hermione, quella più fragile e insicura, quella che forse degli amici li vorrebbe, ma non sa come farseli, e che ha un pochino di paura della sua stessa natura.
Gli altri personaggi, per quanto abbiano un ruolo minore, mi sono sembrati molto ben caratterizzati: si tratta, fondamentalmente, di personaggi originali, perché anche i genitori di Hermione nella saga vengono solamente nominati, e non li vediamo mai agire.
Il bibliotecario (sarò di parte, lo so) l’ho trovato davvero un bellissimo personaggio: ottima controparte della meravigliosa bibliotecaria di Matilde, un uomo attento, appassionato al suo lavoro, molto preparato e determinato: la persona che tutti i bambini dovrebbero trovarsi davanti, per innamorarsi del mondo dei libri.
Anche i genitori di Hermione mi sono piaciuti tanto: si vede che sono persone attente e che amano la figlia, e, seppur con poche battute, sei riuscita a delineare i loro caratteri: suo padre, più scettico e protettivo, mentre sua madre è più tranquilla, pronta ad ammettere che la spiegazione della “professoressa” potrebbe in effetti dare un senso a molti episodi strani nell’infanzia di sua figlia.
Insomma, brava davvero!

ORIGINALITà E STRUTTURA DELLA TRAMA: 9,75/10
Questa storia, sotto vari punti di vista, mi ha stupita: ogni volta che si avvicinava un elemento che rischiava di non convincermi appieno, tu sei riuscita a evitare “il fattaccio”, cavandotela egregiamente.
Innanzitutto, mi è piaciuto molto come hai strutturato la storia, alternando momenti al presente e al passato senza mai che ci fosse la minima confusione su quale fosse il piano temporale del racconto. Questa struttura, oltre a rischiare di essere “pericolosa” appunto per la confusione, qualche volta rischia anche di essere un po’ inutile, nel senso che spesso mi capita di leggere storie (e probabilmente ne ho anche scritte) in cui l’alternanza di piani temporali sembra più che altro un vezzo per movimentare la struttura di fondo, ma non è davvero necessaria a dare un “sapore” diverso alla narrazione. In questo caso, invece, questo lento disvelarsi della natura dei timori di Hermione, e l’intrecciarsi degli episodi di magia legati ai libri mi sembra perfettamente riuscito. L’attenzione del lettore, poi, è sempre tenuta pungolata da tanti elementi molto interessanti: è pur vero che, verso la metà della storia, si intuisce dove si sta andando a parare (e del resto, trattandosi di una fan fiction di questo tipo non ci possono essere molti misteri, in proposito), ma dal mio punto di vista la cosa non è stata affatto un problema: lo scopo di questa storia, credo, non era stupire il lettore con una trama particolarmente sorprendente, ma intrattenerlo raccontando di un episodio molto significativo che nel libro è dato quasi per scontato.
Quando ho cominciato a leggere, e a capire che la Matilde del titolo si riferiva proprio a quella Matilde e alle prime magie di Hermione, sono stata al tempo stesso felice e un po’ preoccupata: l’idea che Hermione, grande lettrice, da bambina babbana abbia passato ore e ore fra gli stessi libri che da bambina ho amato anche io, ovviamente, mi piace molto, e chiaramente Matilde sembrerebbe il libro perfetto per una bambina intelligentissima, grande lettrice e dotata di poteri insospettabili. Sembrerebbe un libro perfetto al punto che, in effetti, mi è capitato spesso di leggere, se non vere fan fiction, anche solo dei meme sul fatto che Hermione abbia scoperto di essere una strega cercando di imitare Matilde. E, insomma, all’inizio ho pensato che tu volessi andare in questa direzione, e se da un lato la cosa mi avrebbe fatto piacere, perché è pur sempre una gran bella trovata, dall’altro mi sarebbe anche un po’ dispiaciuto, perché si tratta, appunto, di un’idea già letta. E invece, tu mi hai stupito molto in positivo, perché da questo spunto hai trovato la tua strada che, a fine lettura, mi sembra molto più coerente dell’idea “originale”.
Un’altra cosa che, a metà della prima lettura, ha rischiato di farmi storcere un po’ il naso è stata la questione della professoressa: mentre leggevo, mi dicevo che fosse una coincidenza un po’ troppo forzata che, guarda caso, proprio dove c’era una strega nata babbana ci fosse anche una professoressa strega. E al tempo stesso, il fatto che lei fosse stata mandata lì apposta sollevava troppe incongruenze organizzative (seriamente, possibile che una povera sfigata del ministero si dovesse sorbire per un anno un’intera classe babbana, imparando a insegnare materie babbane solo per conquistarsi la fiducia di una giovane strega?). Insomma, sarebbe stato solo un dettaglio, ma mi sarebbe dispiaciuto, perché per il resto la storia era di una coerenza e di una cura nei dettagli straordinaria. E invece no, avrei solo dovuto essere un po’ più paziente, perché la tua spiegazione, ora, mi sembra l’unica sensata: è semplicemente logico e intelligente che gli inviati del Ministero assumano l’aspetto di una persona che gode della fiducia della famiglia e del ragazzino a cui devono svelare la verità, altrimenti, credo, la reazione del signor Granger sarebbe all’ordine del giorno, ecco.

TITOLO E INTRODUZIONE: 4/5
Io, in generale, non impazzisco per i titoli “di X e Y”. O meglio, purtroppo ora come ora li trovo un po’ abusati, sia in storie originali, con titoli e accostamenti particolari, dove un simile espediente è del tutto sensato, sia, purtroppo, in storie con titoli un po’ più banalotti e poco incisivi.
Mi rendo quindi conto che qui si tratta soprattutto di gusto personale, però così, a una prima lettura, questo mi ha fatto storcere un po’ il naso. È però innegabile che, in questo caso, gli elementi che hai scelto sono a dir poco particolari, considerando in fandom, attirano l’attenzione e incuriosiscono moltissimo. Per di più, a fine lettura la relazione tra il titolo e la storia appare chiarissima, oltre che pregna di significato. Devo poi dire che, a prescindere dal mio gusto personale, che conta poi quel che conta, mi piace molto che in una raccolta accomunata dalla stessa tematica le storie abbiano una certa coerenza anche a livello strutturale, e vedendoli così, assieme, questi titoli hanno sicuramente un forte impatto. Sono simmetrici e musicali, sono particolari nei contenuti, e incuriosiscono molto.
Lo stesso, in un certo senso, vale per l’introduzione: è la prima volta, anche in un concorso, che mi ritrovo a valutarla, perché, pur essendo consapevole della sua importanza (quando scorro la home delle nuove storie aggiornate, sono la prima a non aprire storie prive di un’introduzione accattivante), anche come autrice è un mio grande punto debole, quindi sto cercando di rifletterci un po’.
La tua introduzione mi è piaciuta molto: riprende i titoli, incuriosendo molto (ammetto di essermi ritrovata a cercare di indovinare quali fossero i personaggi, prima di aprire la storia o guardare le specifiche nelle note), e apprezzo tanto che sia sì generica, adatta a tutta la raccolta, ma che comunque dedichi spazio ad ognuna delle storie presenti. Insomma, mi ha pienamente convinta, appena ne avrò il tempo, a leggere anche le storie che non partecipano a questo contest.

GRADIMENTO PERSONALE (ed eventuali commenti vari): 4,75/5
La tua storia, ormai lo avrai capito, mi è piaciuta davvero moltissimo.
Mi è piaciuto cosa hai scritto, e mi è piaciuto come lo hai scritto.
Hai trovato, secondo me, un giusto sguardo per raccontare di qualcosa che, per un certo verso, avevamo già visto con Harry, ma in una chiave tutta nuova.
Come ti ho detto anche in altri parametri, immaginare che le cose importanti per Hermione siano avvenute in mezzo ai libri secondo me è stata un’idea perfetta, perfettamente coerente con il personaggio e con gli eventi della saga.
In più, se avessi avuto bisogno di altro, per amare la tua storia, il tema di fondo va proprio a toccarmi sul personale: insomma, io sono una bibliotecaria che si occupa prevalentemente della sala ragazzi, quindi puoi immaginare quanto questa storia abbia toccato delle corde molto personali (e sì, lo ammetto, la bibliotecaria di Matilde è un po’ il mio spirito guida).
L’unica cosa che mi sento di precisare (ma qui sono gli anni di volontariato per Nati Per Leggere a parlare) è che gli albi illustrati sono libri veri, verissimi!
A parte gli scherzi (comunque, se può farti piacere saperlo, Elmer va ancora fortissimo tra i mini umani), la tua storia è davvero pregevole, e sono contentissima di aver avuto l’opportunità di leggerla con tanta attenzione per il contest.

TOTALE: 48,25/55

Nuovo recensore
21/04/19, ore 22:25

Complimenti davvero, bellissima anche questa storia. Tra l'altro anche qui c'è una caratterzzazione perfetta: l'essere così pacato e maturo di Remus, la sua mancanza di risentimento nei confronti del padre, la sua passione per l'istruzione e il suo desiderio di avere degli amici. Ho aprrezzato tantissimo il suo entusiasmo alle parole di Silente e nel comprare una bacchetta. Olivander sembra quasi profetico. Anche il professore è perfetto, ho amato il sorbetto e il suo mettersi a giocare a gobbiglie.
Inoltre è sempre meraviglioso notare la tua attenzione per i dettagli.
Bravissima!

Recensore Master
23/06/16, ore 23:17

Ma questa storia è una meraviglia *-----* e mi hai fatto partire la ship Argus/Arabella! è.é
Mrs Purr ha trovato proprio il suo padrone perfetto <3 Come sono degli amori quei due, mamma mia <3
Pure la 'profezia' finale... tutto è davvero in perfetto equilibrio *-----*
Adoro *-----*

Nuovo recensore
09/12/15, ore 19:01

Non so come sia possibile, ma non avevo visto il capitolo su Remus... Sacrilegio!! Ahahah
Ovviamente mi è piaciuto moltissimo anche questo, ma era quasi scontato :D 
Sto iniziando a pensare di avere una vera e propria predilizione per i personaggi problematici, insicuri, ma con carattere mite e gentile ( vedi anche Neville. E Ron...anche se non accosterei i termini " mite e gentile" con lui xD)... Che mi debba preoccupare? :D 

“Vedete, questo legno è associato alla nobiltà d’animo. Il mio antenato Geraint Olivander, il grande fabbricante di bacchette medievale, era convinto che chi era in possesso di una simile bacchetta fosse destinato a morire in circostanze eroiche.”

E noi sappiamo che sarà davvero così ç___ç Piango per sempre! Che poi  Pottermore ( quando ancora assegnava la bacchetta e la casa di provenienza) "affibbiò" anche a me una bacchetta di cipresso... e forse proprio con crine di unicornoXD 
Si vede che è un test fasullo... a meno che non si riferisse al mio modo eroico di sacrificarmi per cercare di salvare un barattolo di Nutella che doveva essere portato in salvo ( Amaro Montenegro style ahaha xD)
Ancora tanti, ma tanti rinnovati complimenti!
Non so proprio più che dire :D
( Una piccola curiosità: quando Hermione incontra Neville, lo definisci come un ragazzino pienotto dai capelli scuri... ma non era biondo come la madre? O forse mi sbaglio io! :O Ovviamente questa è solo una curiosità, perchè ancora non riesco a creare nella mia mente un'immagine definita di Neville, come la ho per gli altri personaggi. Forse potrei immaginarlo con lo shatush, così da risolvere il problema ahahhaahah - Che orrore, i mie occhiiiii- xD)
Un bacione!


 

Nuovo recensore
09/12/15, ore 18:44

Ma salve! Ed eccomi di nuovo qui, come promesso :D Prima di tutto ti avverto: passerò in rassegna un po' tutte le tue storie  perchè, da come ho potuto notare, già so che mi faranno impazzire ( E, infatti, guarda un po' dove sei finita nel mio profilo? Eheheh). Quindi aspettati taaaante recensioni.
Coooooomunque... Che dire, questa raccolta è meravigliosa! L'ho adorata tutta, ma in particolare i capitoli su Hermione e Neville.
Neville è anche uno dei miei personaggi preferiti ma, a differenza di Ron ( che forse è il mio preferito in assoluto- insieme a Lupin, certamente) non sono mai riuscita a "dedicargli" una fanfiction... Probabilmente perchè non mi sentirei in grado di renderlo abbastanza IC, ma tu, invece... Ogni volta rimango colpita di come tu riesca a rendere ogni singolo personaggio( ma davvero!) esattamente come è stato creato dalla Rowling! ( Infatti ho pensato che il "Premio IC" sia stato più più più che meritato! Adoro i " tuoi" personaggi...che poi sono praticamente gli stessi di zia Jo :D).
Ma sono stati i capitoli dedicati all'infanzia di Hermione a farmi sentire nostalgica e divertita allo stesso tempo. Ti confesso che anche io da piccola divoravo libri su libri ( Anche se non del calibro di Guerra e Pace ahahaha L'ho letto - insieme ad Anna  Karenina- alla "veneranda" età di vent'anni... Probabilmente è una lettura un filinocomplessa per una bambina così piccola, ma noi tutti sappiamo che l'intelligenza di Hermione è fuori dalla norma per cui... Può anche essere plausibile :D)
Il parallelismo con Matilda è così geniale e, al tempo stesso, così ovvio che mi chiedo come non abbia mai potuto pensarci :/ Mi sento un po' tarda ( soprattutto dopo aver letto di una bambina di undici anni così sveglia da farmi sentire una specie di troll ahahhaah). 

I libri per il primo anno a Hogwarts andava bene lo stesso” commentò quando si riebbe dalla sorpresa.

Ahahahahahahahah mi sono immaginata perfettamente la scena, così come l'incontro con Neville. Sì,sì...deve essere andata proprio così!
Che altro dire...avrei voluto scrivere ancosa così tante cose ( così come le scene che mi hanno colpito) ma mi sa che dovrai accontentarti di questa penosa recensione, perchè tutte le mie idee sembrano essere svanite nel nulla :D
Ancora complimenti! Adoro il tuo modo di scrivere, presto rivedrai comparire il mio nome (...zan zaaan zaaaaaan :D ) accostato ad una nuova recensione!
A prestissimo, un bacione
Francesca

Recensore Veterano
04/11/15, ore 09:57

Ok questa raccolta è davvero meravigliosa, ho amato ogni capitolo soprattutto quello di gazza che mi ha stupito moltissimo nella sua originalitá. I miei piúgrandi complimenti

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