Quarta classificata al contest " La canzone della mia vita."
TOT: 60/70
GRAMMATICA: 9.5/10
È pressoché perfetta, il testo è ordinato e i periodi risultano chiari. Ho notato, però, che metti il punto alla fine del discorso diretto anche quando la frase prosegue e per questo non ho potuto assegnarti il punteggio pieno.
Ti faccio degli esempi:
"“Non viene.” gli comunicò Bill."
"“Ha detto che non se la sente.” gli rispose Charlie"
STILE: 8/10
Il tuo stile è semplice, chiaro, preciso e scorrevole. Potrei arrivare alla fine delle tue one-shot senza avvertirne la lunghezza, grazie ai periodi equilibrati e alla pause sapientemente piazzate; questo è secondo me uno dei tuoi punti più forti. Il problema è che mi è parso poco emotivo: i dialoghi, più delle descrizioni, mi hanno permesso di empatizzare coi personaggi e i loro stati d'animo. Credo che il tuo stile si presti meglio per descrivere fatti, anziché pensieri ed emozioni.
A parte ciò, trovo che si sia adattato alla perfezione a ciascun personaggio. Mi è sembrato di sentir parlare Kingsley, la McGrannit e Harry sin da subito, tanto il loro linguaggio ne rispecchiava la personalità.
TITOLO: 3/5
Pertinente alla trama, orecchiabile e sintetico come piace a me. La scelta del latino ha conferito una maggiore solennità alla narrazione. L'ho apprezzato, solo che mi è parso poco originale e accattivante.
IC: 14/15
La caratterizzazione di ogni personaggio - o quasi - è impeccabile.
Troviamo Harry a disagio, incapace di esprimere quello che prova a parole. Lui non è mai stato un abile oratore e credo che in una circostanza come questa sarebbe riuscito a dire solamente frasi di circostanza; mi è parso soprendentemete IC con la sua discrezione, il suo senso di perdita, la silenziosa sopportazione del dolore e l'imbarazzo di fronte agli applausi che gli vengono rivolti.
Sia Kingsley che la McGrannit hanno tenuto un discorso adeguato al loro carattere, in particolare quest'ultima ha reso giustizia a Piton esattamente come mi sarei aspettata da parte sua.
Mi risulta difficile credere che George sia stato capace di fare battute al funerale del fratello, perciò questa tua versione di un ragazzo ripiegato dal dolore e dalla sofferenza che fatica anche a parlare mi è parsa coerente.
Anche Hermione, Ginny, Dennis, Hagrid, i Weasley e tutti gli altri personaggi che hanno un ruolo secondario mi sono sembrati IC. L'unica cosa che non mi ha convinta è una frase detta da Ron:
"Ron al suo fianco, incrociando le braccia, bofonchiava rivolto verso Hermione: “Com’è che tutti ringraziano solo Harry? Come se noi non avessimo fatto niente!”"
Ce lo vedo a pensare una cosa del genere, ma non a dirla, specie al funerale del fratello e di tutto gli altri caduti: penso che avrebbe avuto altro per la testa e che avrebbe prestato poca attenzione ai complimenti rivolti a Harry.
ORIGINALITÀ: 10/10
Potrà sembrare un momento poco originale quello che hai raccontato, ma ti assicuro di non aver mai letto nulla del genere. Di solito leggo storie in cui i personaggi hanno già superato il lutto da tempo e il dolore non è più una ferita fresca: tu hai avuto il coraggio di sperimentare, di trattare un momento delle loro vite tanto delicato quanto difficile da gestire, e per questo voglio premiarti. Penso che in pochi ambienterebbero una storia nel periodo post-guerra recente come hai fatto tu!
ATTINENZA AL PROMPT SCELTO: 13/15
Mi sarebbe piaciuto trovare un qualche riferimento alla "medaglia" e alla "neve che ha spento il fuoco": la prima si poteva sfruttare in tanti modi, ad esempio con Piton, la seconda con una metafora che avrebbe potuto indicare il sacrificio e il coraggio di coloro che hanno debellato il male (gli ultimi versi della canzone mi sembravano perfetti per esprimere questo concetto).
Ciò nonostante il prompt è stato sfruttato piuttosto bene, il testo lascia quel senso di amarezza e sentore di speranza rintracciabili nella canzone di Antonacci, si parla di un guerra finita nel pianto, si rende giustizia ai caduti, si fa riferimento al mostro che ha voluto tutto questo; la storia si conclude al tramonto, rimandando alla sera, e scrivi che le nuvole sono bianche come lenzuola. Il prompt c'è, anche se non credo sia stato sfruttato al meglio, e il contesto che hai scelto mi è parso pertinente al tema della canzone.
GRADIMENTO PERSONALE: 2.5/5
La storia mi è piaciuta, ma non abbastanza da spingermi a rileggerla. Ti spiego subito perché: il finale l'ho trovato un po' scialbo, non era d'effetto e mi ha dato una sensazione di incompletezza:
"Sì, aveva decisamente molto tempo davanti a sé e poteva finalmente decidere che cosa fare della sua vita, senza intrusioni da parte di nessuno."
Quel "senza intrusioni da parte di nessuno" come battuta finale l'ho ritenuta sentenziosa, inadatta ad un contesto delicato e nostalgico come la fine di un funerale, forse anche a causa del lessico scelto, che ritengo poco poetico. Con questo non voglio dire che dovevi scrivere una poesia, ma che dovevi scegliere una frase diversa, magari sviluppando il concetto in modo più ampio per dargli maggiore spessore e rilevanza.
Lo stile, per quanto sia chiaro, scorrevole ed equilibrato, non mi è parso sufficientemente emotivo, mi ha dato l'impressione di una narrazione distaccata, fredda.
Mi hanno molto colpita, invece, l'atteggiamento di Harry, Fred e la McGrannit, e il sapore "rowlingiano" dei personaggi e del testo. |
