Ciao Targaryen!
Sono così felice che tu abbia scritto di nuovo di Amroth!
E ancora di più vedendo il particolarissimo momento che hai scelto: un momento per niente facile da trattare, ma che tu sei riuscita a descrivere in maniera veramente intensa e delicatissima.
Mi ha davvero commossa!
E’ stupendo il modo in cui descrivi come Amroth, ormai solo spirito, ancora percepisce il mare che lo circonda, e ancora prova sete, e voglia di piangere… è sospeso tra ciò che era un attimo prima, e ciò che è ora, con tutta la confusione che una situazione come questa comporta.
Ho amato l’importanza che hai dato alle sensazioni, durante tutto il racconto, e il meraviglioso contrasto che questo fa col fatto che Amroth ormai queste sensazioni non le può più provare, almeno finché non deciderà di tornare.
Ora può solo ricordarle, e aggrapparsi a esse come poco prima si aggrappava al desiderio di raggiungere la riva.
Ogni volta che rileggo la storia di Amroth e Nimrodel, una delle immagini che mi rimangono più impresse è proprio questa di Amroth che lotta con le onde, e mi si spezza il cuore immaginarlo continuare questa lotta fino allo sfinimento…
Leggendo questa storia questa immagine mi è ritornata in mente, e con lei tutta la tristezza che si porta dietro.
L’ho rivista nei pensieri disperati di Amroth che guarda, impotente, come la sua vita sia ormai spezzata, persa, nella sua sofferenza nel vedere i suoi sogni, le sue speranze, svanire e confondersi assieme ai suoi ricordi, e non vuole
Erano tutto ciò che aveva, e ora non sa cosa lo aspetta, e soprattutto non sa se riavrà indietro anche solo una parte di ciò che aveva, di ciò che era.
Ma la cosa che più mi ha colpita e che più ho apprezzato è il modo in cui ti sei soffermata sulla scelta difronte a cui si trova ora Amroth.
Da una parte il richiamo dei Valar, le Aule di Mandos e la possibilità di tornare, dall’altra la Terra di Mezzo in cui è nato e cresciuto e in cui, soprattutto, ancora c’è la sua Nimrodel.
Amroth non conosce i Valar se non per sentito dire, e li considera troppo lontani, troppo grandi. In un momento di paura e incertezza come quello che sta passando, non può non chiedersi cosa realmente pensino di loro quei lontani e potenti signori che ora gli chiedono di affidare il suo spirito e il suo eventuale ritorno alle loro mani.
Gli da più sicurezza pensare alla Terra di Mezzo, in cui ha sempre vissuto, e che ha visto imomenti più importanti della sua vita.
La Terra di Mezzo in cui c’è ancora Nimrodel, in cui ancora potrebbe sentire, in qualche modo, le sensazioni che provava quando era con lei.
Mi è piaciuto come hai descritto la paura di Amroth di accettare quel richiamo sempre più forte e invitante che viene dall’occidente, e quel suo desiderio di tornare invece ai suoi boschi, a quelle sensazioni che lo facevano sentire così vivo.
Mi è veramente piaciuto tantissimo come hai saputo raccogliere e raccontare tutto ciò che prova Amroth in questi istanti di paura, confusione e dolore.
Ho avuto la sensazione, durante il racconto, che a un certo punto Amroth percepisca in qualche modo che anche Nimrodel è morta, ma in maniera talmente delicata che quasi confonde, perché ancora i ricordi di lei viva e di come la sua presenza influenzava i boschi in cui vivevano riempie la memoria di Amroth.
Eppure, questa consapevolezza lo porta a chiedersi cosa farà lei, legata com’è a quelle terre, quando le si presenterà la stessa scelta a cui ora è sottoposto lui.
Conoscendo Nimrodel, viene quasi spontaneo pensare che non se ne andrà mai dalla Terra di Mezzo, da quei boschi che amava a tal punto da vivere a contatto con essi più di chiunque altro.
Mi ha commossa la speranza con cui alla fine Amroth cede al richiamo dell’occidente, quell’ultima richiesta che lancia a Nimrodel.
La speranza che lei ricordi la loro promessa e che lo segua, che lo accompagni in fine in quelle terre senza guerra che lui le aveva promesso.
Io personalmente ho sempre sperato che Nimrodel abbia seguito Amroth, mi farebbe stare malissimo pensare che, dopo tutto quello che hanno passato e vissuto insieme, lei lo abbandoni per ritornare a quei boschi da cui era fuggita!
Tantissimi complimenti, Targaryen, è una storia meravigliosa, intensissima, che mi ha veramente veramente commossa.
Ho amato la cura che hai messo nella descrizione di questo momento così particolare, e le bellissime riflessioni con cui lo hai approfondito e reso così vivido.
Hai scelto un episodio che dura solo un momento, e sei riuscita a raccontarne ogni sfaccettatura, ogni istante.
Davvero complimenti!
A presto!
Tyelemmaiwe |