Recensioni per
Jagged Little Pill
di Lady Vibeke
Eccolo qui un mio commento, spero gradito!! |
Eccomi. E' tutto il giorno che tento di recensire senza riuscirci, ma ora finalmente sono qui. Dunque, cosa posso dire? C'è altro da aggiungere a questo capolavoro? La pillola bianca e il confetto rosa, come appunto hai descritto, rappresentano la Morte e la Vita, l'una l'opposto dell'altra eppure... Eppure non può esistere una di loro due senza l'altra. Questo testo lo trovo particolarmente speciale, e non saprei dirti il perché. Lo amo e basta. Rappresenta un destino già segnato - quello di morire, che prima o poi spetta a tutti - che però lascia che sia tu a decidere; è paziente e permissivo, ascolta i tuoi trastulli mentali in attesa che tu prenda una decisione, che può essere sensata o meno, basta che tu la prenda e soprattutto, che tu ci abbia riflettuto bene. E' questo ciò che mi ha lasciata può sconvolta: si può decidere il proprio destino, se morire subito oppure continuare a galleggiare in una bolla che altera le nostre percezioni e ci fa vedere tutto molto più bello e colorato. E tu hai reso tutto questo con una maestria incredibile. Questo lavoro penso proprio che finirà tra i preferiti. Voglio assaporare ancora un po' questo sapore di fragola con retrogusto amaro. Complimenti vivissimi. |
Hai toccato una vetta di genialità, ed io lo affermo con sicurezza e tranquillità mentre batto le mani mentalmente e sorrido felice di poterti dire che sei stata bravissima. Diamine quanto poco viene scritto di così bello, diamine quanti scrittori si lasciano sedurre da ciò che è "commerciale", fosse anche su un semplice sito internet. Fila tra le mie preferite, la custodirò gelosamente e la rileggerò ancora, conscio di leggere di te, certo, ma anche di me. Grazie. |
Molto, molto, molto bella, ma soprattutto, molto allegorica, suppongo. Hai questa rara dote di metterci del vero tormento nei tuoi scritti, a volte forte e quasi violento, altre pacato e silenzioso, e un questa lo si sente appena, come in sordina, forse perché c'è quella bella caramellina rosa e profumata che edulcora tutto il resto. E per fortuna che c'è lei a fare la differenza. Penso sia una scoperta meravigliosa, questa: consumare un intero barattolo di barbiturici, fino ad arrivare al fondo, da cui pescare la pillola decisiva, quella che segna il confine tra la vita e la morte, e lì trovarci questa piccola ed innocente caramella che non ha nulla a che fare con quel barattolo, eppure ti fa venire il dubbio. Un dubbio che forse resta, ma che c'è sempre la speranza che alla fine si sbilanci definitivamente sulla bella caramella rosa.
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