Ok, io merito di stirarmi le mani come Dobby l'elfo domestico.
Perché quando ho letto la presentazione di questa fiction per prima cosa ho pensato "Seee, vabbèèè" perché credevo fosse la solita Mary Sue che conquista Loki in qualche modo improbabile.
Poi l'ho aperta e mi è arrivata la mattonata in testa.
Perché non c'è nessuna Mary Sue e Loki non si rincitrullisce.
L'idea che Loki sappia che qualcuno scrive di lui è geniale, e che interagisca con la ragazza è dolce. Non nel senso di stucchevole, solo di molto carino.
Ed anche che lei vive questa "storia" sapendo che lui è un personaggio è costruita molto bene.
Quando Loki spunta all'inizio sembra che gliene freghi niente di lei, ma solo che ci tiene che lei sia in forma per scrivere bene e celebrare degnamente la sua divinità, poi però diventa più umano, anzi addirittura galante.
Che la chiami "Mia dea" e che si preoccupi di metterle addosso la coperta e di coccolarla quando si sente sola... tutte cose dolcissime.
E poi scompare come una delle sue illusioni, ma per lei che ci ha creduto non è stata affatto un'illusione.
Ed il biglietto alla fine è poesia molto in stile favola di Amore e Psiche.
Ah, è vero! Per gli scrittori i personaggi non sono solo "personaggi", sono persone reali.
Ora scusa, devo andare a stirarmi le mani o a prendere a testate Mjollnir.
Mako |