Recensioni per
Einai kalyteros anthropos apo ton patera tou
di chi_lamed

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/07/15, ore 19:11

Dunque: come definire questa fanfiction?

L'unica definizione che mi è venuta in mente è stato: IC. Ti sei immersa (o immerso? date le statistiche di EFP, propenderò per il femminile, perdonami se sbaglio) nei pensieri di Vader molto più di quanto abbia mai fatto Vader stesso. 

Ma andiamo con ordine, altrimenti rischio di scrivere una recensione che sia solo un delirio di Awwwwwwwwww (con successivo sterminio dei traditori dell'Impero appena mi passa il memento angst/fluffico, ma ehi! I'm Sulfus)

Pur senza scriverlo nella tua fanfiction, se non con un partciolare accenno -di cui parleremo dopo- hai reso benissimo il mutamento di Anakin alias Vader negli ultimi anni della guerra civile galattica. Nel secondo film, L'Impero Colpisce Ancora, Luke era il "figlio di Skywalker" una persona compltamente diversa da Lord Darth Vader, nient'altro che una potenziale risorsa per il suo Maestro Sith, L'Imperatore. In seguito il tutto muta nella leggendaria frase "No. IO sono tuo padre" dove per la prima volta Darth Vader riconosce la sua paternità, accettantdo implicitamente Anakin. Il figlio di Skywalker diventa suo figlio. L'offerta di potere che hai citato, quell'offerta di unirsi al Lato Oscuro fatta nella Città Delle Nuvole, non è altro che la prova che Vader non è più il servitore fedele e ossequioso del suo Imperatore, di Darth Sidious, Non ha recuperato il suo vecchio io, non è ancora Anakin, ma anche se non è mosso dalla voglia di libertà di Luke, concepisce per la prima volta in anni di vivere come qualcosa di più che un'incarnazione della volontà di Palpatine e questo si vede che lo hai capito quando, verso la fine di questa fanfiction, Vader prova a richiamre il suo orgoglio Sith richiamandosi agli insegnamenti e alla figura dell'Imperatore, ma fallisce.

«Vieni con me, padre.» Un invito al contrario, accorato, rispedito al mittente, dopo i drammatici momenti di Cloud City.


Esattamente, Come alla fine della rivelazione shock e del duello de "l'Impero Colpisce Ancora" Vader scaglia su Luke dolore fisico -la mano, quando ascolta l'urlo di dolore di Luke e poi procede a parlare come se nulla fosse- e psicologico con la sua verità lancinante, offrendo infine il potere, così ora Luke offre quel "vieni con me" ne il Ritorno Dello Jedi, durante il piano Endor,a  parti opposte, ruoli invertiti, sotto il segno del Lato Luminoso Della Forza.

E Vader come tu stessa hai scritto dicendo che il fine di Luke era essere il figlio di Anakin Skywalker, il Cavaliere Jedi e non di Darth Vader il Signore Oscuro Dei Sith, si sente ivnitato a lasciare "Darth Vader" a servire il corpo avvizzito con la sua corruzione, facendo riemergere Anakin Sklywalker. E Anakin riemerge, quando dice "per me è troppo tardi ormai" si rende conto dei suoi sbagli, prende -come tu stessa hai scritto- la sua decisione, anche se ancora non lo sa, anche se essa uscirà dall'inconscio del Sith solo alla fine. Ammette di essere nel torto, anche se non riesce a fare il salto verso il bene: il suo corpo è troppo vecchio e imprigionato in quell'armatura che chiude anche il suo animo per dargli il coraggio necessario. Vader crede di non poter tornare indietro, di poter soltanto avanzare nella strada del Lato Oscuro. 

Poi l'Orgoglio Sith -perchè Anakin è sempre stato orgoglioso- scuote l'alfiere nero, col famoso "L'Imperatore di mostrerà la vera natura della Forza. Lui è il tuo padrone ora" E torniamo all'inizio della Fanfiction, con quel mortifero ma sereno "Allora mio padre è morto davvero."

Hai espressociò hceLucas ci ha fatto vedere solo indirettamente, nella scenaincui Lord Darth Vader si metteacamminare dasolo, riflettendo  con quella mascherasolo appraentemente inespressiva ma migliore di qualunque volto umano in quelle scene, coi respiri pesante di Vader che regola la sua centralina. 

Questa amara sottrazione di benevolenza del figlio che fino a un istante prima lo aveva sorpreso col suo affetto fiducioso non può non rincrescere nel profondo, per quanto questo dolore sia larvato e rintanato nelle pieghe della granitica malvagità Vaderiana.

Luke viene portato via con sconerto di Vader che forse si aspettava una qualche reazione o commenti taglienti, n tentativo di fuga... La mentalità Sith lo sconvolge di fronte alla pce "simile ad un lago" che il figlio del Signore Oscuro ostenta. Solo Darth Sidious, il Suo Sovrano, è così calmo di fronte a lui, ma se nell'atteggiamente dell'Imperatore c'è solo veleno pronto a colpire appena Darth Vader smetterà di essere utile, Luke è davvero calmo, è in mano all'Impero, ma per sua scelta. Nella tua fanfiction hai reso benissimo l'ossimoro che è Luke, il Prigioniero Liberatore.

L'incapacità di Vader di usare il Lato Oscuro per scrutare nel futuro, come fa Darth Sidious/ Imperatore Palpatine, mi ricorda la sua incapacità a guarire le sue ferite ottenute durante Mustafar, quelle ferite che potrebbero riportarlo ad un'aspetto umano grazie alla Forza, perviadella mancanza del suo odio. Vader è limitato contro l'Imperatore dalla sua armatura e dalla sua conoscenza inferiore del Lato Oscuro -inoltre Vader è un guerriero, un tempo fu e noi sappiamo che lo è ancora, un Cavaliere Jedi, uno che ama il confronto leale e a viso aperto. Sa ingannare, ma le sue intenzioni anche nell'inganno sono evidenti, come quando ha attirato Luke in trappola, il giovane Jedi sapeva cosa lo aspettava. Non può concepire e quindi non può difendersi dalle molteplici macchinazione dell'Imperatore.- accennata ne "l'Ombra Dell'Impero" (libro) quel Capitolo V e 1/2 scritto da Lucas dove il legame tra Vader e Luke aumenta. Anche lì, Vader non riusciva a tenere l'odio abbastanza vivo da guarirsi perpetuamente, poteva solo respirare da solo per alcuni minuti prima che il pensiero di Luke gli facesse perdere il controllo.

E il tocco di classe della lacrima, che ti fa chiedere quante volte, non visto e protetto dal suo casco, Darth Vader abbia pianto in silenzio.

Anche nel finale della saga, che la tua fanfiction delinea appena, eppure colpisce in pieno, cogli il punto: l'orgoglio Sith, proprio come previsto da Luke, è stato la causa della caduta di Darth Sidious.

Sheev (dei, che nome orribile, era meglio se lo tenevano mono-nome) Palpatine, di fondo, è la somma della Vendetta Dei Sith concepita da Darth Bane: per mille anni, di Signore Oscuro in Signore Oscuro, i Sith hanno perfezionato i loro difetti, diventando sempre più invulnerabili ogni volta che il manto del Maestro passava ad un nuovo Sith. Palpatine, la realizzazione dei Sith, è fondalmentealmente perfetto, il Sith definitivo e pertanto invulnerabili. Non lo vince la RIbellione, perchè i Sith passati hanno imparato a non sottostimare il nemico. Non lo vince Luke, perchè i Sith passati hanno imparato a non riposarsi finchè ancuhe un solo Jedi respira (altrimenti si fa la fine di Darth Nihilus, Darth Traya e Darth Sion, il famoso triumvirato Sith). Non lo vince nemmeno Vader, perchè Sidious ha imparato dai suoi predecessori a sfruttare con maestria il suo apprendista.

Ma il Lato Oscuro è arrgoante e l'unico difetto che non è stato corretto in mille anni sbuca: Sidious, convinto di essere il solo a poter influire su Vader, tortura Luke di fronte ai suoi occhi, scordandosi che è stato l'affetto perPadmè a farlo passare al Lato Oscuro, L'influsso di Luke e la decisione presa prima a livello inconscio fuoriescono e Sidious non percepisce nulla: è troppo orgolioso, troppo confidente nel fatto che il suo apprendista sia -escludendo lui stesso, il potente Imperatore- impossibile da manipolare per chiunque.

Non si accorge di nulla e Vader in un colpo libera la Galassia tre volte: dalla tirannide temporale dell'Imperatore Galattico Palpatine, dalla tirannide spirituale e culturale del Maestro Oscuro e Signore Dei Sith Darth Sidious e dai peccati che Lord Darth Vader, il Boia Dell'Impero, aveva commesso.

In poche righe hai riassunto una cosa simile, su cui si potrebbe ragionare all'infinito. Non è una fanfiction che si può definire in qualunque, QUALUNQUE altro modo, se non con un semplice In Carachter.

Spero di poter leggere altri tuoi lavori su Star Wars in futuro.

Darth (ma in questo momento paludente verso Luke) Sulfus. :3

 

Nuovo recensore
16/07/15, ore 14:22

Ha commosso anche me. Pur non essendo addentro alla saga come siete tu e Silvia... credo che rispecchi parecchio le riflessioni di un uomo di fronte a suo figlio. E si, la frase è citata perfettamente. Tanto Peter, che prende spunto da Luke, tanto Luke sono stati uomini migliori.
Hanno saputo perdonare.
Il perdono viene dato come scontato ma in realtà è un dono prezioso. Non tutti ne sono capaci.
Grazie.

Recensore Veterano
16/07/15, ore 13:33

Mi sono veramente commossa. Davvero. E' una fanfiction molto toccante e credo rispecchi non poco i pensieri di Anakin in quel frangente. Sai che anche un altro amico l'altro giorno mi diceva che, una delle paure di Anakin, fosse quella di vedere Luke votato al male?
E sì ci stanno eccome i pensieri di Luke.
E' triste, dannatamente triste, vorrebbe essere figlio di un uomo che ha paura di tornare se stesso.
Grazie infinite per la dedica cara.
Perfetta la frase in greco di Fringe per Luke. Del resto sappiamo che il personaggio a cui è dedicata prende molto spunto da lui ;)