Vorrei scriverti un semplice e secco "io non", perché il mio povero cuore malato non ce la fa. Non ce la fa proprio. Ma il neurone insiste e mi dice che devo elaborare qualche pensiero più o meno decente, quindi penso proprio che gli darò ascolto.
Comincio dicendo che sei veramente cattiva (in realtà non è vero, ma fingiamo che sia così) perché non puoi rispuntare dal nulla con QUESTA Quinntana. Non puoi, ma l'hai fatto. E sono contenta, credimi. Ma rimani una persona cattiva u.u
Comunque, veniamo a noi... La ff è dal punto di vista di Quinn, perché penso che tu sia perfettamente in grado di trascrivere il suo carattere, le sue sfumature, ma soprattutto la sua sofferenza.
Sofferenza, appunto. Perché, in questo caso, parliamo del matrimonio di Santana, che ha donato tutta se stessa, per sempre, ad un'altra bionda.
Io penso che ognuno di noi sia in grado di immedesimarsi nella protagonista, perché la sofferenza che si prova nel vedere il proprio amore che si sposa con un'altra persona colpisce chiunque, davvero chiunque.
Ed ecco che per lei arrivano mille pensieri, svariati ricordi tremendamente belli ma altrettanto amari.
"Sposarsi è sopravvalutato". Sono queste le parole pronunciate da Santana qualche tempo prima, proprio alla bionda. E invece, adesso, sono entrambe ad un matrimonio... Di nuovo. Perché spesso e volentieri la vita si diverte a prendersi gioco di noi esseri umani. Quindi la situazione si ripete. Quinn e Santana, ad un matrimonio, insieme.
Ed ecco che subentra un profondo senso di amarezza. Perché il primo matrimonio, quello di Will, poi sfumato, ha rappresentato l'inizio della loro... Relazione? Amicizia con benefici? ... Mentre questo, invece, rappresenta la fine. Perché dopo non ci sarà più nulla, neanche il sesso. Ci sarà solo una donna sposata, che sulla pelle porta ancora i segni lasciati da una bionda, che non è sua moglie. Una bionda che, dentro di se, custodisce l'amore profondo provato per la mora.
Amore che entrambe non sono mai riuscite ad ammettere ad alta voce.
Amore particolare, che non ha mai avuto bisogno di parole, ma solo di gesti forti e sentiti.
Amore vero, che dona vita all'anima e che la distrugge con una semplicità disarmante.
Amore vissuto tra le lenzuola di un letto a caso.
Amore che, adesso, fa più male che mai.
E questo Quinn non riesce a nasconderlo, infatti alla domanda di Santana lei non riesce a mentire. Non sta bene, no, ed è inutile negarlo. Soprattutto quando di fronte a lei ha la persona che, probabilmente, conosce la sua anima meglio di chiunque altro.
E quindi la osserva mentre si allontana da lei, ancora una volta. E mente a se stessa, dicendo che passerà, che un giorno starà bene. Ma Quinn sa bene che il suo cuore non guarirà mai, nonostante la consapevolezza che la donna che ama non sarà mai sua.
E niente, sono davvero provata, Anto. Ho una sofferenza nel cuore che non. Vorrei fissare il soffitto per ore ma credo che andrò ad annegare nell'angst.
Ora non posso far altro che rinnovarti i miei complimenti (sono scontata e pallosa, lo so), perché AMO il tuo modo di gestire l'angst e la sofferenza della protagonista. Già dalla prima frase sei in grado di prendere il cuore del lettore e di trascinarlo in questo fiume di sofferenza. Ed è una cosa speciale, credimi.
Ti mando un bacio grandissimo <3333 ciao tesorino! *scuoricina tantissimo* |