Ciao!
Allora, non recensisco una storia su EFP da... anni, probabilmente, quindi sono un po' arrugginita. Non leggo quasi mai nel fandom italiano di Les Mis (ci scrivo solo, tsé), ma stasera non sapevo che fare, sono finita nella sezione, l'introduzione della tua one shot ha catturato la mia attenzione, ed eccomi qui! E poi ho visto che la storia non aveva recensioni, e non potevo assolutamente lasciare la situazione così com'era.
Quindi sì, eccomi qui. Okay, faccio schifo a recensire, non so mai che dire ahahah.
Ricominciamo: mi è piaciuta un sacco! Ho adorato il dolore di Grantaire che si legge tra le righe, insieme alla fievole, timida speranza di non avere ragione su ciò che succederà. Ho adorato l'amore per Enjolras che trabocca da ogni suo pensiero. Lo ammetto, il Grantaire-angst è il mio punto debole. *Grantaire* è il mio punto debole. Hai saputo rendere molto bene la sua pena; mentre leggevo riuscivo quasi a vederlo lì, immaginarlo ascoltare Enjolras, circondato dagli amis, l'espressione accuratamente vuota, mentre dentro di sé cade in pezzi al solo pensiero di perdere Apollo, di perdere i suoi amici, di perdere tutto ciò che ama. Grantaire seguirebbe Enjolras ovunque, anche verso la morte, anche nell'oscurità, se solo questo significasse rimanere con lui, in un modo o nell'altro.
Insomma, ho amato il modo in cui sei riuscita a rendere tutto questo.
E nessun pomodoro, spero scriverai altro in futuro uwu
A presto!
▶ bee
PS: "Tu sei tutto quello che io non sarò mai, mio Apollo, mio leader, mio Enjolras - che mai sarai mio, in realtà" SOFFRO |