Recensioni per
So Beautiful...
di Lady Vibeke
E' bella, perché ognuno ci può vedere quello che vuole. Quello che può. Perché per me quello specchio è la vergogna, chissà cos'è per gli altri. La vergogna di doversi ammettere davanti agli altri. Lo specchio, forse, sono gli altri. Per te, lo specchio sei tu. Per me invece è il mondo che mi guarda. Che non distoglie gli occhi dal mio corpo nudo. No, certo, vestito, ma in complesso, nudo. Come Klimt, che sotto le sue donne vestite di colori bizantini, prima dipingeva i loro corpi bianchi, spogli. Nessuno sa che contemplandole, violano la loro intimità. |
Certe volte scrivi cose talmente profonde che persino un tentativo di recensirti sembra inadeguato e impossibile. Però, per una questione di rispetto che nutro verso di te, e perchè so che meriti il nostro parere, mi trovo qui, a cercare di mostrarti i miei pensieri. Indubbiamente ciò che hai scritto parrebbe una Nonsense; ma poi il significato un senso ce l'ha eccome, e io mi ci sono rivista dentro, ho capito e sentito sulla mia pelle, dentro di me, ogni singola parola. Mi sembrava di leggere i miei pensieri, però tu sei riuscita a dargli la forma perfetta che in me non esiste. In me c'erano solo le sensazioni, ma ora tu gli hai dato un nome, una faccia. Non so che dire apparte che davanti ai tuoi lavori, non ci sono parole che possano rendere veramente bene un apprezzamento sincero. Ma tu pensa che anche questa mancanza di parole, a suo modo, è un discorso senza fine. Un discorso di parole che però restano mute dinanzi alle tue. Non c'è paragone. Non potrebbe mai esserci, perchè tu ci sei nata con questa capacità meravigliosa. Insomma, anche questa volta hai lasciato una ferita sul mio cuore con queste tue riflessioni, e hai aperto uno spiraglio per la mia coscienza. Ci conosciamo sempre meglio, sempre un po' più a fondo, quando leggiamo i tuoi lavori. Hai una grande capacità di indagare i sentimenti umani, e questo è evidente. Complimenti, Paola. Non saprei che altro dire. |
Dio. Ti odio. E ti amo. Per quello che hai scritto. Sono qui come una scema con le lacrime agli occhi. Perché hai scritto perfettamente di te, di come quello specchio è incondizionatamente te. Ma, Dio, anche me. Questa storia parla di me, ci sono io, dentro. Ma finché lo vivi, quasi non ti accorgi. Leggerlo, vederselo sbattere davanti, con queste parole, crude ma non abbastanza, per descrivere tutto quello che ci sarebbe da dire… Ma che tu hai fatto egregiamente. |
E' tua, non c'è che dire. Sei tu, in una sfumatura che forse conosco poco o affatto, ma che è un (dis)piacere leggere. Hai sempre questo modo mirato di porre le parole, nei momenti e modi giusti, e questo crea lo stridore che credo tu voglia comunicare. Ognuna di queste tue storie è un mondo nel mondo, una realtà a sè che si mescola con le altre, e leggere l'insieme qualche volta è inquietante per via della durezza dei suoi contenuti. Eppure ogni volta resto ammirata e senza parole. |
E' bellissima. Sono sconvolta. Sono imprecazioni interiori verso qualcuno che ci apprezza ma non ci vede veramente; solo noi possiamo sapere quanto siamo terrificanti, e potrebbero vederlo anche gli altri, ma non lo permettiamo. Vogliamo apparire a tutti i costi ciò che gli altri si aspettano, senza tuttavia essere mai contenti. Sei riuscita a rendere alla perfezione questo dolore frustrato, appiccicoso e insaziabile. Complimenti davvero, grazie di aver permesso a tutti noi di leggere questa meraviglia. |
Salute. Lo Specchio, nella letteratura, mi ha sempre grandemente affascinato - per chi l'amico Dorian lo sente parecchio all'interno di sè - e questo breve momento è stato, per me, assai piacevole. Nel senso che il rapporto che c'è tra la persona ed il proprio riflesso - cos'è più vero?! - mi ha sempre affascinato; qui, questo legame, è portato con la compagnia di uno strazio abbastanza forte e, insomma, mi pare non un testo così spiacevole! Va bon, ciao. |