Avevo letto questa storia a suo tempo, ma non l'avevo commentata per scuse banali e ritrite. Sento di doverlo fare ora, perchè dopo averla riletta - di nuovo, dopo così tanti anni -, mi sorprende quanto sia scritta bene. Una voce narrante compatta, scanzonata, irriverente, abituata a tutto e che eppure si concede di ammirare un abito "da principessa". Uno stile di scrittura che trascina e distrae e, soprattutto, assorbe l'attenzione del lettore, la magnetizza. I particolari narrati sono pennellate, abbozzi, scarni eppure perfetti per far capire scena, atmosfera e periodo. Mi è piaciuto anche come hai svelato tutto lentamente, il nome alla fine, concentrandoti di più su Caravaggio, e sul suo animo... tormentato? Distratto? Appassionato? Hai raccontato una grande verità: nella mente degli artisti non c'è spazio per nulla, se non per i riflessi di ciò che amano. Tutto il resto sono ombre agli angoli degli occhi. Complimenti, davvero, anche se in ritardo. |
Da amante di Caravaggio (è il mio pittore preferito in assoluto) sono molto selettiva e puntigliosa sulle cose che lo riguardano. Questa fanfiction è favolosa! L'ho adorata dalla prima all'ultima parola. Mi sono emozionata moltissimo leggendola perchè è proprio verosimile, sembra di esere veramente lì con lui, a Roma nel 1600.... Complimentissimi davvero. Non è da tutti creare una fanfiction così! |
Veramente stupenda! Caravaggio è il mio artista preferito e questa fic lo inquadra alla grande! Caravaggio ha di certo un carattere molto particolare e anche il suo modo di dipingere lo è e penso che in questa storia sia reso alla grande! Ti faccio i complimenti! La adoro!! |
Bellissimo racconto. Io adoro il genio di Caravaggio, amo il suo realismo, la sintesi estrema, amo le sue luci e le sue ombre da cui emergono i personaggi veri che lui prendeva tra la gente del popolo. Mi è piaciuto leggere il punto di vista della modella/prostituta(probabilmente)che sembra non rendersi conto di chi ha di fronte, che vede in lui un fanciullo e forse coglie l'anima dell'artista inconsapevolmente. Non riesco a immaginarmi Caravaggio con gli occhi azzurri, forse perchè gli autoritratti ce lo presentano in un altro modo, ma questo è un dettaglio trascurabile. Complimenti sinceri. |
Ciao, sono un amico di Temperance... una recensione veloce perché è tardi... ma questa tua storia davvero merita. NOn amo particolarmente Caravaggio, lo trovo un po'troppo cupo, ma il modo in cui hai narrato tutto dal punto di vistad ella modella è meraviglioso. Soprattutto mi piace che lei tenti di vederlo solo come un lavoro, ma non ci riesca. Purtroppo non sempre è difficile ditinguere lavoro e sentimento nessuno lo sa meglio di me. Complimenti avvero! Un bacio, Kriss |
bellissima...non so proprio che altro dire! complimenti davvero! |
è bellissima!!!ma da dove ti è nata quest'idea sublime???io adoro la storia dell'arte e caravaggio mi piace moltissimo...è stato bellissimo rivedere le sue opere attraverso il racconto della modella!!!!non saprei che altro dire...storia davvero stupenda!!!bravissima! |
Complimenti! Il soggetto è interessantissimo e nello svilupparlo non ti sei abbandonata a fronzoli, sentimentalismo o che. Il tuo stile di scrittura in questa storia, chiaroscurale se si può dire, ricorda in effetti un quadro di Caravaggio. E sei molto brava anche a rendere la dedizione al suo lavoro di questo genio. |
E’ qualcosa di particolare, ma davvero fantastico. L’espressione "bambino dagli occhi azzurri" è favolosa. Non ne so bene il motivo, ma mi ha stregata, quasi quanto riesce a farlo un vero paio di occhioni azzurri. Leggere del suo vero e profondo amore per le tele, del suo modo di comportarsi nei suoi confronti, del modo in cui dipinge è stato come leggere una poesia. Una poesia con quel retrogusto di cinismo che, ormai, è proprio della donna che ci sta mostrando la sua esistenza. Rassegnata a quella che è diventata la sua vita, si fa scivolare tutto addosso. O forse tenta di riuscirci. Grande dilemma. Potrei stare ad analizzarla per ore temo, ma tanto non arriverei a nessuna conclusione. In sostanza questa one-shot mi è piaciuta molto, originale e con quel velo di tristezza che piace a me ^^ |
Allora, cominciamo, perché per me questa non è una recensione facile. Non lo è perchè, forse non te l'ho mai detto e forse qui tu vorrai farmi del male fisico, ma io, senza esagerare, odio i dipinti di caravaggio. So che probabilmente tu una cosa del genere nemmeno la puoi concepire... è come se qualcuno mi dicesse lo stesso di Shakespeare, ma io non trovo bellezza in quei dipinti e non mi interessa se critici di tutti i tempi hanno detto il contrario. Mi conosci, lo sai che come la penso per me è e basta. Io trovo i dipinti di Caravaggio inquietanti, mi mettono angoscia e io quei volti, non mi mangiare, ma li trovo brutti. Tutta questa parte che ti verrà voglia di bruciare l'ho messa per sottolineare come sia straordinario, dunque, che questa shot mi sia piaciuta e anche parecchio. Intanto è bellissimo il punto di vista, di questa donna di mondo che si presta al gioco di un "bambino dagli occhi azzurri" di cui alla fine non le importa granché. Lei la vita la conosce bene, fa un lavoro che l'ha costretta a diventare quello che è. Non ne è fiera, l'ha accettato, ma questo l'ha resa profondamente cinica. Per lei Michelangelo non sarà nessuno, mai, anche se ha talento, perché è questo il mondo in cui è abituata a vivere. Un mondo dove i segni non diventano realtà. |
Che bella! Molto, molto carina! Penso sia stata un'ottima idea il descrivere Caravaggio dagli occhi di una modella, di una cortigiana. E quel far finta di non sapere, di non essere coinvolta, di non essere interessata al destino di quegli "occhi di ghiaccio" mi fa morire. Complimenti. l_s |