Recensioni per
La Furia (Berserker)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/02/18, ore 12:13

Eh, mia cara...
Mi perdo sempre via e mi perdo, quindi, le tue storie....

Leggo che questa risale all'agosto 2016 e penso, tra me e me, ma non sarà passato troppo tempo dall'ultima? Ma non sarà il caso di aggiornarle?
I segni zodiacali sono 12, non 3.... se fossero solo 3, ci sarebbero 9/12 di popolazione che alla domanda "di che segno sei?" risponderebbero con un bel "uhm, ecco, dunque.... boh.... nessuno... cioè.... io credevo di averne diritto, ma Engel non ha terminato le storie e io sono tra gli sfigati che non hanno avuto nessun segno.......".
Ti pare corretto?

A me, no! Che poi, io sono capricorno e quindi parlo al di sopra di ogni interesse mio personale. Io, il mio, ce l'ho!

Forza, mia cara, forza.......
Riprendi in mano questa raccolta..... un segno ogni due mesi e in un anno e mezzo hai finito!

PS: ho adorato i primi due Berserker... meno questo... questione di gusti. I pazzi e gli esaltati mi attirano di più dei violenti...

Recensore Veterano

Arrivo a conoscere i simpatici gemellini, mentre scopro che la main story ha visto pubblicato il suo prologo. Bene!
Che dire? Proprio non vorrei trovarmi a "giocare" con questi due, mancava una telecamera, ed avremmo avuto uno snuff!
Nelle coppie di Cavalieri dei Gemelli siamo sempre abituati a vedere (chi più chi meno) affidato ad uno/a il ruolo della luce, all'altro/a quello dell'ombra. Ma in questo caso siamo con entrambi nelle tenebre più nere (salvo colpi di scena).
A differenza di Hikaru, che dispensava dolore per noia e alla ricerca di una sua personale forma d'arte, qui troviamo due individui che invece lo fanno (almeno per come ho interpretato) per il puro gusto di farlo. E probabilmente in dosi assai più massicce del loro parigrado.
Spaventosi.
Mi chiedo cosa sarebbero in grado di combinare su un campo di battaglia!

Recensore Master
01/09/16, ore 13:57

Ho letto questo capitolo appena uscito, caldo caldo come il pane sfornato che profuma di buono e ti apre una voragine nello stomaco. Mi è bastato leggere Michele e Linguaglossa perché mi si disegnasse un sorriso malvagissimo sulle labbra. E certo. Michele. Come no? Opposto ad Angelo così come Cancro e Capricorno nel girotondo dello Zodiaco.
E nonostante io abbia detestato Michele in Aetna - o meglio: lo abbia considerato per il seccatore noiosissimo che tutte le storie devono avere, ché l'antagonista vero e proprio è zio Vito, con tutto il rispetto - qui mi ha fatto pena. Non la genuina simpatia che ispirano gli eterni secondi, quelli che ce l'hanno scritto in faccia il destino di amare qualcuno, con tutta l'anima e oltre, ma di non poter coronare questo sentimento. Michele mi ha fatto compassione, quella distratta che si rivolge al prossimo, ma che non è forte a sufficienza da spingerci a farci avanti e a dare aiuto, supporto, ascolto.
E nella contrapposizione tra il suo orgoglio per aver riottenuto una cosa sua (così giudica lui Rosalia: robba, con buona pace di Verga) e la rabbia per le lacrime che lei ha versato per il pezzente, io ci vedo il dualismo del Capricorno, il suo essere metà capra e metà pesce. E la cocciutaggine - la caparbietà - propria di questo segno, capace di smuovere montagne intere, solo per superare un ostacolo. O per spaccare la faccia a suon di pugni a quel pezzente di Angelo; ma sono dettagli, suvvia, vogliamo davvero perdere il sonno appresso a queste sfumature?

P.S.: occhio al refuso: -->Così neri che peravano la bocca stessa dell'Inferno.

Recensore Veterano
01/09/16, ore 12:19

Eccomi qua, come promesso.
Berserkers. Kurumada accenna appena di loro, in quell'accozzaglia di mitologia e cazzate inventate di sana pianta che è (appunto) l'Ipermito Saintseiyano. Una roba così approssimativa che credo resti tuttora sconosciuta alla fetta più grossa dei fan.
Berserkers. Un termine di origine teutonica o scandinava (beru serk, una cosa tipo "guerriero orso") che non ha una fava a che fare con la Grecia Classica. Ma sono stati nominati, ESISTONO, quindi è giusto che qualcuno se ne occupi. I fan sono divisi sull'argomento, non essendo i Berserkers apparsi nella serie madre. Molti sposano la tua teoria, ovvero i doppi neri (o rossi) dei Cavalieri d'Oro. Altri, come me, li immaginano come guerrieri che nulla hanno a che spartire coi Dodici (i "Furiosi" di cui parlo ogni tanto nella mia fic sono loro, dacché "Furia" per me come per te, è il termine più consono a rappresentarli).
Shiori Teshirogi ha detto la sua facendoli apparire in un Gaiden di Lost Canvas, ma LC, ahinoi, non si avvale della canonicità, quindi la scelta di quale ipotesi preferire resta libera.
Dopo questo pippone iniziale, veniamo a noi.
A rischio di stridere con la mia stessa scelta, io adoVo i Cavalieri Neri, e quindi sono felicissimo di conoscere questo Vergine Nero, Hikaru. Un segno che è decisamente al polo opposto, viste le sue inclinazioni. Un uomo malvagio o forse semplicemente, terribilmente, annoiato. E la noia, come è noto, può essere un fortissimo moto propulsivo verso la follia.
Ci hai mostrato la sua psiche e i sentimenti che lo animano, ma ci lasci anche con un bel po' di domande. Come è divenuto un Berserker? E cosa ci fa a NY (location piuttosto inusitata nell'universo di Saint Seiya). Chissà, forse l'opera principale risponderà ad almeno uno di questi dubbi.
Per ora non mi resta che congratularmi per la scelta dell'argomento e per lo stile ineccepibile con cui è trattato.
Riapparirò al più presto nei seguenti due capitoli.
Un bacione! ^___^
(Recensione modificata il 01/09/2016 - 12:20 pm)

Recensore Master

Tesoro mio, due nomi più parlanti di questi non potevi sceglierli.
Lui, che dietro il nome anche abbastanza figo, nasconde la mascolinità sfrenata. E sei stata bravissima a ribaltare l'immagine un po' scanzonata e ridicoleggiante che il significato popolare di questo nome si porta dietro. Étienne è un po' come il nostrano Giacomino o Pasquale, sempre inteso nell'accezione vernacolare che si dà a questi due nomi.
Invece il tuo Étienne (filologicamente corretto, quell'accento), è un predatore, ma a differenza di Hikaru (la Chioccetta che disseziona i suoi pulcini) lui è attivo. A Hikaru non interessa il dolore altrui, non prova un piacere fisico, quanto mentale; Étienne, invece, vede la sua quasi come una missione da portare avanti. Non gli interessa dei risultati delle sue azioni, non li cataloga, non li archivia. Li vive. Veloce come il pensiero, come è Mercurio in Gemelli (più veloce, mentre in Vergine è più analitico).
Marte in Gemelli specie trattandosi di un uomo, esalta la mascolinità fin quasi a sfociare in una distorta volontà di potenza, ovviamente declinata a sfondo sessuale.
Compagna di giochi di Étienne, Emmanuelle. E poco importa che non sia il suo vero nome. Poco importa davvero. Cos'è un nome? Qualcosa da sussurrare, da gridare, da ripetere tra lenzuola sfatte o tra i denti? No. Il noome è un marchio, che i genitori danno ai propri figli. Un auspicio. Lo stesso che si è data lei, ribattezzandosi Emmanuelle. Non importa cosa sei agli occhi degli altri; importa cosa sei ai tuoi. Importa chi decidi di essere quando tendi la mano e ti presenti. E con un nome del genere - vezzoso ed etereo come tutti i nomi francesi - non si lascia spazio all'immaginazione.
Emmanuelle significa anche "Dio è con noi". Quale sia questo dio, tra i tanti, è solo una questione secondaria.

Recensore Master
20/12/15, ore 15:47

Premetto che niente so dei Berserker e niente voglio sapere. Non dei tuoi, sia chiaro; ma mi pare di aver subodorato che Kurumada stia pensando a tirare per la giacchetta anche Ares e a ficcarlo in quel calderone ribollente che è diventato Saint Seiya. Sì, l'Ipermito sta bene dove sta. Lontano da me, perché ogni qual volta che Kurumada tenta di spiegare qualcosa (di metterci una pezza, come si dice da me), finisce per incasinare ancora di più la faccenda.
Quindi, la mia mente ha cancellato l'info (un po' come le magna doodle di quand'eravamo piccole) e mi faccio portare da te. Adesso che ho sbirciato qua e là, riesco a mettere assieme i pezzi (e se questa è una vendetta per come ho sparpagliato le tessere del mio puzzle, sappi che ti è riuscita benissimo!!), ma diciamo che è ancora presto per provare ad ipotizzare la figura da riprodurre. Diciamo che li catalogo, da brava archivista, e li metto da parte. Poi, un giorno, mi metterò all'opera. O forse anche no, ché il cervello è più veloce delle mani. Sempre. Comunque.

E a proposito di cervello, qui abbiamo la Vergina, di là i Gemelli. Io ho come l'impressione che in un certo senso tu ci voglia mostrare come Ares/Marte agisca all'interno dei vari segni zodiacali. Come se fosse un quadro natale; diversissimo per ciascuno di loro, il cui unico comun denominatore è la posizione di Marte in questo o in quel segno. E non mi stupirei che fosse proprio la posizione di Marte a determinare la chiamata dei suoi Berserker.
Ma voli pindarici a parte, l'amore per l'analisi e la logica della Vergine asusme qui il suo aspetto più distorto. In Shibari Hikaru tratta le sue ragazze come cavie da sezionare ed analizzare al microscopio. Non mi stupirei se tenesse anche dei resoconti in cui annotare i risultati dei suoi studi. Il bello, se vogliamo, di questo capitolo, è come per lui si tratta di un processo di conoscenza.
Non sono persone. Sono cose. Il paragone tra la sua mano ed un pezzo di legno è allucinante, ma anche senhal dell'amore e della curiosità che spingono i ricercatori e gli studiosi in generale.
"Che succede se aggiungo questo all'equazione?"
"Che succede se mi spingo di un passo più in là?"
"Che?"
È una corsa quella di Hikaru?
O piuttosto un percorso pernosalissimo d'indagine in cui andare avanti, indefesso, mentre tutto attorno a lui continua a vivere come se niente fosse?
Io propendo per la seconda.
Perché ho percepito le svariate possibilità che deve aver calcolato Hikaru a colpo d'occhio affacciandosi da una vetrata panoramica: sotto di sé, New York, infinite possibilità, infinite persone, infinite cavie.
Insomma, lo scienziato pazzo (ma non troppo, alla fine; solo un esteta prigioniero della sua concezione di bello) che è prontissimo a collaborare con chicchessia, a patto che gli si permetta di proseguire nei suoi studi.

Recensore Master
21/08/15, ore 15:06

Eccomi qui, stupendomi di come la gente riesca davvero a battere la fiacca in questo periodo. Non mi capacito di come io sia la prima a recensire questa storia, che seguirò con grande interesse. Pur non sapendo nemmeno cosa siano, i Berserker (ho appena guardato su internet). Chissenefrega se non ho letto più niente dopo LC e tutti i sequel di Ares, Omega e compagnia cantante manco li conosco. Ho un grande vantaggio. Mi posso avvicinare con mente scevra da pregiudizi a questa tua raccolta di flashfic, che parte alla grande con la presentazione di un personaggio sadico e oscuro, un ossimoro vivente rispetto al nome che porta. Hikaru. Colui che risplende. Anche Ares è fulgida violenza e basso istinto di predominio. Mi piace, come adoro il tuo stile così scarno e oggettivo. Sono le azioni di Hikaru a descrivere la sua storia. Non serve aggiungere altro.
A presto!
S