Recensioni per
Can I have this moment forever?
di Jade Tisdale

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/09/15, ore 10:12

Terza classificata al contest "Affidatevi alla fortuna"
Grammatica e sintassi: 14,8/15 
Stile e lessico: 13,8/15 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10 
Utilizzo del pacchetto: 9,5/10 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 10/10 
Eventuale bonus : + 2 
Totale: 60,1/60 +2 
Grammatica e sintassi
Grammatica e sintassi sono davvero eccellente: non ci sono errori nella costruzione delle frasi e ci sono giusto un paio di cosucce che non mi convincono del tutto. 
La prima è nella frase “Eppure tu l'hai affrontata e l'hai lasciata nonostante la ami ancora”, dove più che “la ami” dovrebbe essere “nonostante la amassi ancora”, per concordare con gli altri verbi della frase. 
Invece, nella frase “aderiva perfettamente con la tua”, sarebbe più corretto mettere “aderiva perfettamente alla tua”. 
Sono pochissime “imperfezioni”, davvero poche considerando che la storia non era cortissima, e questo dimostra tutta la cura e l’impegno che hai messo nella storia. Ottimo lavoro! 
Stile e lessico
Lo stile è indubbiamente scorrevole e molto, molto incisivo: riesci a rievocare perfettamente le emozioni che vuoi trasmettere attraverso la scelta delle parole e la costruzione dei periodi. Hai fatto un lavoro davvero eccellente, per quanto riguarda la creazione di un’atmosfera assolutamente adatta al tema tramite lo stile. 
Le frasi sono significative, emotivamente molto forti, e allo stesso tempo molto piacevoli da leggere. 
L’unica cosa che non è proprio totale è la “coesione” del testo: a volte le riflessioni che si susseguono sono molto, e fallo perdere un pochino il filo. Mi spiego: hai un’impostazione azione+riflessione, che è davvero ottima. È, secondo me, il modo migliore di procedere. Tuttavia, spesso la storia è un pochino sbilanciata, nel senso che dalle azioni partono riflessioni da cui poi partono altre riflessioni e così via, fino a far perdere un pochino di vista il senso dell’azione. È una cosa che tendo a fare anch’io xD, e per questo comprendo totalmente la difficoltà di imboccare una strada e seguirla fino alla fine senza “perdersi” un po’ nelle riflessioni. 
Per quanto riguarda il lessico, lo trovo molto, molto appropriato: compi molto spesso scelte lessicali di grande impatto emotivo, che riescono a trasmetter sensazioni e creare scene molto vivide a un tempo. 
A volte il vocabolario risulta forse un pochino semplice, un pochino troppo “tranquillo”, ma i tratta proprio di qualche passaggio qua e là. 
Ci sono un paio di espressioni che non mi convincono del tutto, e te le segnalo una per una per potermi spiegare meglio. 
-piccoli baci appositi per farle il solletico Qui quell’”appositi” stona un po’ nella frase, suona un po’ “strano” perché è un po’ tecnico, un po’ troppo distaccato per dare l’idea di una scena così dolce. 
-Non dimenticherai mai quella notte magica che ha segnato le vostre vite per sempre Questa è un’opinione assolutamente personale e soggettiva, quindi non darle troppo peso. L’espressione “notte magica”, secondo me, è un pochino stereotipata, un pochino troppo usata per rendere bene l’idea. Perde un po’ di “carica”, essendo quasi un cliché. 
In generale, ci sono alcune espressioni un pochino “piatte”, molto usate, che tolgono leggermente allo stile quell’impronta personale che lo rende unico. Ma, allo stesso tempo, dimostri sempre di avere un’ottima padronanza del lessico e un ottimo vocabolario, molto ampio e ricco. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale
Penso di essermi innamorata del modo in cui hai strutturato questa storia. 
I due punti di vista si alternano in modo così fluido, così naturale. Si completano a vicenda, colmano i buchi laddove una non sa e l’altra sa, si intersecano e sovrappongono e susseguono in modo del tutto spontaneo. 
Adoro il modo in cui hai deciso di trattare i momenti: questo doppio punto di vista non è solo molto fluido, ma anche totalmente azzeccato e funzionale nella storia: mi piace davvero, davvero molto come le due “visioni” permettono alla narrazione di proseguire, completandosi e continuandosi a vicenda. 
In particolare, quest’idea è molto, molto efficace nell’approfondimento: vediamo quasi in contemporanea le motivazioni e le conseguenze di ogni azione. Un esempio eccellente è il rifiuto di Sara: Sara rifiuta Nyssa per essere lasciata andare, e non vuole farla soffrire. Mente, quando le dice di non amarla più. E Nyssa non lo sa. Nyssa che faceva totale affidamento su di lei, perché era la prima persona a cui avesse mai permesso di entrare davvero nella sua vita. Non si era mai aperta come si è aperta a Sara, e proprio come tutte le persone che sono abituate ad essere sole e non affidarsi a nessuno si è lasciata trasportare, ha dato tutta se stessa e tutta la sua fiducia a Sara. Si è resa debole, e per questo è assolutamente, totalmente plausibile che creda a ogni parola di Sara, anche quando lei la allontana. È una cosa completamente realistica: è così innamorata di lei da sospettare, in fondo, di non essere abbastanza per lei; è una cosa molto naturale, che le persone tendono a fare. Per questo, quando Sara la lascia Nyssa le crede. Ma al contempo, la ama così tanto da non saperla lasciare andare e arriva al punto di andare a cercarla anche se ciò significa che dovrebbe ucciderla: vederla diventa più importante delle conseguenze. Anche questa è una cosa molto umana e molto realistica. Ed è un esempio perfetto dell’efficacia del doppio punto di vista, perché mentre noi conosciamo le motivazioni di Sara, Nyssa non le conosce e la fuga di Sara assume un significato totalmente diverso. E questo coinvolge il lettore ancora di più, perché vedere Nyssa soffrire per qualcosa che noi sappiamo non essere vero è molto doloroso. È molto efficace, questa tecnica di svelare al lettore dettagli che i personaggi non sanno, perché rende la storia ancor più “potente” dal punto di vista emotivo. 
Un altro passaggio estremamente azzeccato è quello in cui Sara si convince a non pensare a ciò che ha fatto. Chiude tutti i pensieri, concentrandosi sull’unica sicurezza: di essere tornata a casa. È una sorta di “fase di negazione” ristretta, in cui Sara si obbliga a lasciar andare le proprie responsabilità perché non saprebbe gestirle. 
Ho adorato anche l’incipit: Nyssa che vede Sara così vicina, ma già così lontana. Anche a livello stilistico, è un passaggio perfettamente riuscito: si percepisce proprio la lotta interiore di Nyssa, la tortura di avere qualcuno così vicino da poterlo toccare ma non poterlo fare. Essere nascosta, costretta a soffocare i propri sentimenti, con quella speranza ancor più dolorosa che non vuole saperne di spegnersi: la speranza di poter fare qualcosa, qualunque cosa, per riaverla indietro. E avere la consapevolezza che non è così, che non è possibile, ma rifiutarsi comunque di precludersi la possibilità che questo accada. 
È molto, molto bella anche la convinzione di entrambe di non meritare l’altra: per ragioni diverse, per la propria natura da una parte e per le proprie azioni dall’altra, entrambe si convincono di non essere abbastanza. È un altro di quei “malintesi”, di quelle certezze di cui ci convinciamo ma che sono terribilmente false, che spinge il lettore ad immedesimarsi nella storia, a provare empatia per questo due donne che non si rendono conto di quanto siano importanti l’una per l’altra e continuano ad avvicinarsi e allontanarsi. 
Ho trovato molto, molto buona l’idea di “colmare” il buco lasciato dal telefilm sul momento di riavvicinamento: mentre nella serie vediamo Sara al fianco di Nyssa dopo che Sara è tornata da lei, vedere il momento che accade “davanti ai nostri occhi” rende la loro storia ancor più completa. In questo modo, il percorso dall’inizio alla fine è lineare ed esauriente. 
Utilizzo del pacchetto
I tre elementi sono senza ombra di dubbio sfruttati in modo eccellente, e si percepisce perfettamente la presenza di tutti. 
La “fuga” di Sara è il centro della storia, il suo fulcro narrativo. Ha un ruolo fondamentale nella storia, ed è presente con le sue conseguenze in tutta la narrazione. 
La coppia, certamente, è presente: il legame di Sara e Nyssa, in ogni azione e in ogni parola, è presentato in modo assolutamente esauriente e in tutte le sue sfaccettature. 
Anche l’UST è assolutamente individuabile, soprattutto nella primissima scena. Forse “perde” un po’ di importanza rispetto agli altri elementi, rendendo così un pochino sbilanciata la trattazione, ma di poco poco. 
In generale, il rispetto per il pacchetto è completo e molto ben riuscito: la storia risulta “plasmata” sugli elementi ed essi, a loro volta, sono perfettamente integrati nella narrazione 
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom
Hai fatto un lavoro magnifico con la trattazione di entrambe le donne: sei riuscita a dare un’impronta molto realistica ai due punti di vista, gestendoli in contemporanea, e riuscendo a differenziarli anche nel modo di esprimersi. Si percepisce proprio la differenza fra le due voci, come se la storia fosse vista davvero attraverso gli occhi di due persone diverse. Non solo: entrambi i punti di vista sono molto approfonditi e molto fedeli alle personalità delle due donne. Riesci a rendere i loro pensieri e le loro motivazioni in modo molto realistico e plausibile, sia dal punto di vista “umano” sia dal punto di vista dell’attinenza alla serie. Anche il loro legame, così particolare, è espresso in modo completo e perfettamente fedele a ciò che vediamo del loro rapporto nella serie. Con Nyssa, in particolare, fai un lavoro magnifico nella fusione del suo carattere, dovuto alle sue origini, e dei suoi sentimenti per Sara: è tutto molto bilanciato ed equilibrato. 

Recensore Master
04/09/15, ore 21:29

Eccomi qui :-) Allora parto dal pressuposto che io adoro gli Skillet e mi è piaciuto molto il fatto che hai citato What I Believe che io adoro letteralmente, ho amato e ho trovato suggestiva questa Nyssara, io sono da poco approdata nel fandom del sito e scrivere di questa ship mi ha fatto battere il cuore e mi fa battere il cuore ogni storia su di loro...mi è piaciuta molto in quanto hai saputo mettere a fondo il carattere di queste due donne, all'apparenza forti e tenaci ma che hanno bisogno l'una dall'altra per potersi definire ancora vive..mi ha colpito molto l'incipit in cui Nyssa guarda il corpo della sua amata e nel contempo si ritrae, perché pensa alle parole di Sara che non la vuole vedere e piange...quando Sara corre fra i tetti e si sente un canarino che ha bisogno della sua libertà... e la fine dolce e amara nel contempo :-) Era davvero una bella coppia, luce e ombra insieme e leggere di loro mi commuove sempre...bravissima, i miei complimenti :-)))

Recensore Junior
04/09/15, ore 00:00

Ciao... sono anche qui... probabilmente sembro una stolker... ':)
Comunque volevo farti i vomplimeto anche per quest tua ff, che dire, non ti smentisco mai.
Alla prossima
Giugiola