Dalle primissime righe, mi ha colpito la nitidezza delle descrizioni: ogni elemento della scena è introdotto in modo molto preciso e "naturale", con grande scioltezza. Riesci, in pochissime frasi, a delineare bene le caratteristiche principali della scena e a rendere interessante la voce narrante.
Fra l'altro, ribalti immediatamente un cliché delle storie fantasy, rendendolo intrigante: di solito il protagonista vede un'oscura figura vestita di nero entrare in una taverna o qualcosa di molto simile; l'idea che qui il protagonista sia quell'oscura figura mi piace moltissimo.
Mi piace da morire anche il modo in cui presenti il personaggio principale: durante tutta la storia, prendi una serie di luoghi comuni e li capovolgi, rendendoli originali e intriganti.
Il finale del capitolo, in particolare, è inaspettato. Mi è piaciuto un sacco, perché mi aspettavo tutt'altro. E sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Lo stile, diretto e crudo ma al contempo musicale, è perfetto per questo personaggio principale così misterioso.
Mi incuriosisce moltissimo, questo primo capitolo. Sono curiosa di sapere come continua, e conto di tenere d'occhio questa storia :D

La descrizione, il racconto in sé. Questa FF l'ho letta fino in fondo in un lampo. O almeno mi è sembrato così.
Ben scritta e il finale inaspettato noto con piacere che non ha spiazzato solo me.
Nel finale poi l'espressione "[...] ma le tronco il respiro." mi ha fatta bloccare un secondo. Forse anche grazie alla mia testa che, nel leggere, stava immaginando lo scenario, mi ha fatta quasi vivere quel momento e il respiro è mancato pure a me.
Complimenti. Scrivi davvero bene.

Hey cia!
Innanzitutto ti chiedo scusa per il ritardo, speravo di riuscire a passare prima.
E ora inizio la recensione. Non mi definirei proprio un'esperta del genere, il fantasy generalmente non mi entusiasma troppo, eppure, sarà che qui di caratteristiche al di fuori della norma non ce ne sono proprio tante, il capitolo non mi è dispiaciuto. 
È scritto bene e non mi sembra di aver notato errori. Inoltre il personaggio principale sembra abbastanza curato e non buttato lì a casaccio, la sua storia è spiegata bene.
Ho notato solo una piccola minuscola incongruenza, ma è davvero piccola e probabilmente questa nota che ti faccio è anche superflua. Prima che il protagonista entri nel locale la ragazza che corre riesce a vederlo in faccia e se ne disgusta, segno che ha il volto scoperto, mentre quando entra nel locale nessuno poù guardarlo. 

Per il resto non c'è altro da aggiungere, un bacio.

Bene, vedo che pure tu non ci vai leggero, molto triste il finale, non avrei mai pensato che potesse finire cosi, giuro, e stato uno schok, mi chiedo perche prendere le sue difese se poi la voleva semplicemente uccidere?
Assurdo mi hai lasiato con delle domande, che e visivamente spicotico il tuo personaggio, quindi, mi sono chiesta peche ucciderla?
Mi piace questo capitolo, secondo me dovresti mettere un contunuo, magari approfondendo perche lui faccia cosi, a sua storia eccetera... complimenti, adoro come scrivi, mi prende e immagino cosa succede nella mia testa.

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Buongiorno!
Sinceramente?
Personalmente prediligo poco il fantasy, è un genere che rischio sempre di non capire a pieno e mi scuso in anticipo se con la recensione sembrerà così, ma comunque...
Ho trovato questa storia molto intrigante e molto attinente ai generi proposti, con un'atmosfera triste, molto dimessa e fortemente grottesca, come in quei film dove i protagonisti non sono perfetti e hanno sempre qualcosa di interessante (ma sopratutto realista) da nascondere e che covano all'interno, come se intorno alla loro anima piovesse in continuazione.
Mi è piaciuto molto il suo background, quello che ha dovuto passare e quello che tiene dentro di sé per svolgere al meglio il suo lavoro, ormai quasi la sua unica via di fuga dalle brutte cose che una notte può realmente donare, specie se in solitudine.
Ho apprezzato anche il presente, come a testimoniare la realtà di quanto affermato poc'anzi, anche perché per tutta la storia, tra il suo viso cosparso di segni, lo sviluppo, la rissa e l'incontro con la donna, si percepisce una sorta di identità un po' spezzata in due e la confusione pervadergli la testa e il cuore, come poi a separare il ricordo con Thalia.
Mi ha ricordato anche un po' le scene dei film western un po' datati, non solo per la scazzottata risolta subito e con una rapidità disarmante, ma per i modi in cui questa signorina, apparentemente molto simile all'amata del protagonista, si rivolge a lui con molta dolcezza e gentilezza, quasi come per consolarlo e prendere le sue difese in modo più serafico; anche per il nome del locale, molto suggestivo e particolare, di facile immaginazione per luci, spazi e gente al suo interno.
Lo stile è nitido, lineare e preciso e questo è palpabile ad ogni riga, la grammatica funziona ed è precisa così come l'utilizzo delle parole e di sinonimi relativi, solo la E apostrofata (anziché che accentata, in una riga) è il piccolo neo a riguardo.
La parte migliore della storia è sicuramente il ricordo dei due amanti, così come la morte della donna, descritta con crudezza, realismo e quella dose di macabro mai esagerata ma che non fa altro che arricchire e dare uno spettacolo suggestivo.
I colori, le lame che corrono, le lacrime di un uomo distrutto, una miscela molto esplosiva per descrivere qualcosa di unico nella quotidianità particolare di quest'anima ormai affranta e incerta sui sentimenti futuri, se non quelli legati al suo impiego.
Complimenti vivi, da lettore un po' "restio" al genere devo dire che è stata una sorpresa e una bellissima lettura, dico sul serio!

Un abbraccio,

Watashiwa

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O mamma..questo finale proprio non me lo aspettavo..davvero, per un attimo ho pensato che tutto andasse per il bene e invece è finito così. Complimenti, ho divorato la tua storia in pochi minuti, hai descritto tutti i particolari e mi hai lasciato più volte in attesa di sapere tutto e subito. Non hai rivelato tutto in poche battute ma hai lasciato la curiosità per lasciare che il testo venisse letto fino in fondo. Davvero complimenti
Tua, Jovadepp

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Eccomi qui :-) Allora ho trovato questo racconto molto interessante e suggestivo ben scritto e scorrevole, con un cacciatore di taglie provato dalla vita e da un ricordo che lo ha fatto diventare per come è, un uomo che amava perdutamente la sua donna e che l'ha vista morire e che accetta l'offerta malevola di un demone che gli offre l'immortalità in cambio di non finire nel Tartaro, un uomo che danna la sua anima per poter vendicare la sua amata...ma quando incontri una persona che assomiglia alla persona che amavi, che fare? Crolli tra le braccia dell'amore oppure resisti e continui a fare quello che ti hanno detto di fare? La scena finale in cui lui deve uccidere l'altra ragazza mi ha rattristato parecchio, con l'ultima frase molto a effetto...Bravo, i miei complimenti :-)

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Ho letto con molto piacere la tua storia e devo dirlo è molto molto bella mi ricorda un po gerarlt di rivia per via del personaggio che ha i capelli bianchi ed è un cacciatore di taglie. A livello grammaticale niente da dire non ho visto errori o simili. Secondo me dovresti cercare di allontare più le righe magari determinati spezzoni perché lo trovo troppo unito il testo e a volte magari sbaglio paragrafo e vado a quello sotto, ma forse è solo una cosa mia. Il finale è bello sinceramente ti lascia un'po l'amaro in bocca ma ti fa capire l'ormai presa di decisione del protagonista che cerca solo la vendetta. Spero che farai un continuo anche se è solo una storia breve.

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ciao :) eccomi qui :3
comincio con gli appunti (del tipo prima le cose brutte che poi quello che sto per dirti non lo è ahah):
il font è un po' piccolino e magari aumentarlo migliorerebbe la qualità della lettura. L'unica cosa della trama che mi ha lasciato interdetta è il comportamento della ragazza, il fatto che dica ad un mostro che sia bello e lo baci così all'improvviso.. puoi andare oltre l'apparenza quanto vuoi ma mi è parso comunque un po' forzato.
Per il resto davvero non ho nulla da ridire, mi è piaciuta davvero e il finale non me lo sarei mai aspettato :O colpi di scena con la pala! Mi fa piacere che tu non ti sia fermata ai soliti stereotipi! Una bella os :) Complimenti!
Alla prossima ;)

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Non so se e quanto ciò che sto per dirti possa farti piacere, ma esprimerò ugualmente la mia idea. Quando il tuo personaggio è entrato nell'osteria "Boccale Infernale" nella mia mente si è subito formata l'immagine di Aragorn (Il Signore Degli Anelli, Tolkien) al momento dell'incontro con Frodo e compagni. Una sensazione graditissima. Non intendere quindi il mio commento come una critica o un'insinuazione: è anzi un complimento. Riuscire a dipingere una scena con le parole non è semplice, ma a te è riuscito perfettamente.
Le successive righe altro non sono che un crescendo di colori, suoni, emozioni. Emozioni che lui tenta di seppellire, ma che sono determinate nella loro risalita.
E poi c'è il flashback. Uno dei più belli che io abbia mai letto in corrispondenza di una OS. Di certo il pezzo che mi ha colpito maggiormente è questo:
"Così quello appoggiò la lama al collo della mia promessa sposa e le incise un grande sorriso rosso con disinvoltura; poi la scaraventò addosso al suo inseguitore per rallentarlo.
Ricordo di essere caduto in ginocchio e di aver pianto tutte le lacrime che avevo, finché i singhiozzi e i sussulti non cessarono e del mio dolore non rimase che una grande sonnolenza.".
C'è poesia ed è meraviglioso nella sua tragicità.
Ma non siamo ancora all'apice della storia, che coincide invece con la fine. Per un attimo mi avevi fatto credere che qualcosa di diverso potesse accadere, che forse ne valeva infine la pena. Mi sbagliavo, così come si sbagliava la giovane donna della tua storia.
Lasci un po' di amaro in bocca al tuo lettore, ma la soddisfazione è tale e tanta da ovviare a questo finale drammatico.
I miei complimenti davvero. Per l'idea, per come l'hai gestita, per il lessico. Non trovo un'imperfezione in questa storia e ne sono immensamente felice.
Sicuramente una bandierina verde per te e un posto tra le mie preferite.
È stato un vero piacere.
Alla prossima!

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Di solito non gradisco le fic che usano il presente come tempo di narrazione, perchéè difficile da gestire. Invece qui è gestito molto bene, anche se personalmente (ma questa è questione di gusti, quindi non entra in merito alla recensione) tendo a preferire comunque il passato, perché mi da l'idea di un esperienza futura che si può trarre da una storia passata. Ma questi sono miei ragionamenti contorti, ne sono consapevole. 

Entrando in merito alla storia, invece, devo dire che mi è piaciuta. Abbastanza dettagliata ma non troppo, per non cadere sul pesante, stile curato e lettura che rimane fluida per tutta la storia.
Un piccolo appunto: per fare la "è" maiuscola basta teere premuto il tasto ALT del computer e, senza lasciarlo, i tasti 2 1 2 del tastierino numerico. oppure sfruttare le maiuscole automatiche di word (apri la storia su word, premi F7 per la correzione automatica, clicca su opzioni in basso a sinistra, poi opzioni correzione automatica in alto a destra) così quando scriverai "è" a inizio frase, te la sostituirà direttamente con È. 

Cioò che ho trovato veramente sorprendente, è la descrizione finale dell'uccisione della ragazza. Molto ben scritta, e veramente entra dentro fin troppo da spaventare. Veramente fantastica. 

PS, come ti è venuto in mente "il tartaro"?

 

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