Bellissima. Ho iniziato a leggere in maniera un po' scettica ma mi hai convinto perché come sempre é ben scritta, è avvincente e malinconica nei punti giusti. Complimenti, spero di leggere qualcosa di tuo su Alessandro al più presto! |
Ciao, devo subito dirti di quanto sono rimasta colpita, positivamente, dalla tua storia. Hai raccontato qualcosa di storico e lo hai fatto con una naturalezza e una originalità unica. Mi sono sentita davvero molto vicina ai personaggi che hai nominato. Inoltre, grazie alle note possiamo sapere a quali figure storiche ti sei rifatta. Amo la storia e questa narrazione mi è piaciuta un sacco! Anche sul tuo stile non ho niente da dire, anzi scorre benissimo come un fiume, come i pensieri di Aleksandro... |
Ciao, sono qui per lo scambio! |
Wow. |
Eccomi qui :-)) Innanzitutto ti faccio i miei complimenti per come tu sia riuscita a collegare il personaggio di Antonio Stradivari con Idarne alias Alain, Alain che passeggia per le vie di Parigi, il quale vede lungo una stazione ferroviaria il suo Alexandros, Alessandro Magno, un uomo, una leggenda, ho apprezzato i momenti in cui ha parlato di Alessandro, di quello che succedeva, del rapporto che c'era con Efestione, del loro rapporto, del fatto che Alessandro sia impazzito quando Efestione è morto, che Alessandro aveva una passione per Achille e che lo prendeva come esempio, Idarne che lo vorrebbe trovare per chiedergli scusa, un amico che amava lui ed Efestione, una testimonianza appassionata e sincera...è sempre bello leggere i racconti del proprio condottiero preferito e ho notato un grande lavoro di ricerca *.* molto brava, i miei complimenti :-))) |
Sei una creatura crudele! Ma chi ti ha dato il permesso di farmi questa fusion tra l'angst e il più angst? Ma tu lo sai quanto ho pianto su Highlander? |
Buongiorno, carissima! |
Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni!^^ |
Eccomi! |
Eccomi di nuovo, come promesso, a leggere altra roba sul tuo adorato Alessandro. |
Ho trovato questa storia davvero bellissima.
La cura ai particolari - presenti e passati- si sente in ogni parola, e che ne parli con cognizione di causa è evidente dalle parti in flashback del racconto di Idarne.
Ho trovato molto piacevole la frase di Idarne che carezza il violino, è di una eleganza aggraziata che mi è rimasta impressa. Lo stile segue questa via per il resto del testo, scorrevole da seguire, semplice ma elegante. Per quanto riguarda il concept, mi è piaciuta l'idea di questi immortali "casuali", che hanno ricevuto questo dono\maledizione non per un merito particolare né per un qualche tipo di magia (vedi il morso del vampiro, ad esempio, o una qualche maledizione divina). Ho apprezzato il fatto che, nella casualità, colpisse il potente e il meno potente, e anche che Efestione abbia diviso lo stesso destino di Alessandro (amo particolarmente quando quello che viene percepito come una fortuna si rivela una disgrazia travestita.). La storia è ben gestita in termini di flashback: pochi ma comunque ben bilanciati con le spiegazioni che vengono poi offerte a Stradivari e al lettore. Non è forse un escamotage originalissimo, ma lo hai usato bene, ed è sempre meglio che enormi monologhi interiori in cui i pensieri finiscono per diventare una catena di infodump scaricato su chi legge.
Per quanto riguarda le personalità, di certo quella di Alessando è la più complessa; Efestione è più "raccontato" che mostrato, ma comunque l'dea che ne viene fuori è abbastanza precisa (e credo in linea con la figura storica). Idarne è forse quello più scavato profondamente, nonostante sia di base il "narratore" della storia dentro la storia. I suoi tratti caratteriali sono evidenti quanto quelli di Alessandro, che pure è più svelato, più palesemente spiegato.
Infine, mi è piaciuta la trama in toto, sia del presente che nei flashback (i racconti dei vari rapporti, della maturazione di Alessandro fino alla lucida pazzia), e in particolare la speranza finale che da una nota positiva a un racconto perlopiù malinconico.
Che dire, ti faccio i miei complimenti e la metto tra le preferite! :3
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