La tua one-sho investe come un treno, Serial_Writer!
È dolce proprio come qualunque pensiero tenero e affettuoso si può provare per questi due fratelli.
Che si lascino tutto alle spalle, a guerra conclusa, è il desiderio di molti, me compresa. Eppure, come te, so che non ci sarà mai pace se non quella che hai descritto. Sì, perché, retorica a parte, quando mai potrà finire il male? Con o senza Castiel, questi due uomini sono obbligati a sacrificare la loro giovinezza e la loro vita nel “piccolo, umano” tentativo di arginare il male.
Anche se mi fa tanto male, è più giusto che sia Dean, il primo a potersi riposare. Sarà perché è sempre stato quello più determinato, quello che ha preso in mano le redini della famiglia, quello che si è preso la responsabilità di obbligare l’altro. L’altro, sì, che frignante e lamentoso, ha volutamente preteso di essere il “piccolo” di casa, anche dopo esser diventato un gigante.
Non avrei scelto altro posto, per la pace di Dean e mi sorprendo alleggerita: lo so felice e questo mi consola.
La spiaggia è il luogo ideale, ne so qualcosa. Il mare possiede la magnifica magia di saper giustificare qualunque cosa.
Una bella prova, davvero. Complimenti.
Ciao.
Monty |
