Hello! Beh, ho scoperto che avevi pubblicato anche una storia originale e mi sono lanciata a leggere, mi è sempre piaciuto molto come scrivi, quindi sono andata a curiosare ed eccomi qui!
Questa storia ha qualche risvolto autobiografico? In fondo non ha importanza se uno scrive romanzi o fanfic, una persona che si sente scrittore lo farà per sempre e sempre "scrittore" va considerata. Scrivere, come hai detto tu, non è solo mettere parole su carta: è trasmettere emozioni e sensazioni come se si trattasse di ali di farfalla, nutrirsi di pensieri di creature su carta magari scambiandoli con i nostri. La tua interpretazione della vita di un autore è molto triste, sembra quasi uno spettatore incapace di vivere la propria vita e che preferisce narrare quella degli altri per non sentire il vuoto della sua stessa esistenza. Io però credo che non sia così, perché nessuno può narrare dell'amore, dell'odio e delle paure dei suoi personaggi se non le ha vissute di persona: voglio pensare a chi scrive come ad un animo sensibile, forse troppo in questo mondo caotico, ma comunque qualcuno che dedica gli attimi liberi della sua vita a creare qualcosa che susciterà sentimenti in chi lo legge. Uno scrittore, sotto questo punto di vista, è una figura anche molto generosa.
"Perché dopo interminabili fiumi di pagine riempite di parole riguardanti tutto ciò che non fossi io, mi ritrovo infine a guardare nel mio animo, come se stessi compiendo il primo passo nel buio, nell'ignoto? Perché sono così spaventato, terrorizzato da me stesso, dalle mie tremanti mani, dai miei vacui occhi?"
Queste parole sono tristi ma bellissime. Hai uno stile incredibile anche su piccole flashfic introspettive, sei riuscita a toccarmi il cuore in maniera indescrivibile. Un salutone ed i miei complimenti per questa piccola perla. |