Salve ^^
devo ammettere che, di solito, quando mi si presentano davanti delle Thorin/Bilbo storco un po' il naso ed evito di recensire.
Questa volta sono lieta di essermi ricreduta: ho trattenuto il fiato per metà della lettura (dalla seconda metà in poi) perché mi sono immedesimata davvero tanto in Bilbo e in ciò che deve aver provato a seguito della morte del Re.
Ciò che apprezzo di Bilbo più che di Frodo è l'evoluzione costante del personaggio: un Hobbit abitudinario, la cui vita è un continuo ripetersi, senza troppe pretese, senza nemmeno il tentativo di cambiare, che diventa storia vera e modifica le sorti della guerra.
Mi piace la parte in cui dici che egli abbia lasciato il suo cuore nella montagna, poiché - per una ragione o per un'altra - egli non è comunque stato il primo, e non sarà di certo l'ultimo.
E il cuore di Thorin non sta forse anche lì tra le montagne d'oro, gli amici di sempre e la sua dimora che ha amato così tanto in vita?
Il lieto fine di Bilbo c'è stato, anche in questa One-shot: ha conosciuto l'amore, è cresciuto ed è cambiato; e grazie a Thorin conserverà la sua impronta dentro di sé per sempre, poiché non c'è amore che possa svanire nemmeno con la morte, e il fatto che questo sia stato ricambiato è già un enorme regalo.
Grazie per le tue parole e per il sentimento che hai riversato dentro di queste,
Dynamis |