Recensioni per
Ali di cera
di Ladyriddle
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Eccomi anche qui! Che sorpresa, eh? Non sto mica leggendo tutte le tue storie perchè per me sei geniale... Nono! |
è una bella storia, dalla trama complessa e con molto potenziale ( non solo yaoi ). |
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]. |
Come promesso, rieccomi qua! |
4^ classificata al contest "Di tre in tre, più tre"
+3 Genere: introspettivo/Slice of life → mantenuto, adeguato e sfruttato, anche se non trovo l'introspezione così incisiva: un po' come il titolo, mi sembra che manchi qualcosa. Ho apprezzato molto le riflessioni di Albus, la conclusione cui arriva, riguardo la diversità tra sé e Loki, è molto interessante, ma cosa comporterà da quel momento in poi? +3 Avvertimento: Spoiler → mantenuto, adeguato, sfruttato. Ho potuto apprezzare la OS perché leggo VdD, non di meno, chi non conosce la vicenda, potrebbe avere difficoltà a cogliere ogni sfumatura. È il limite di questo genere di storie, purtroppo… ne so qualcosa anche io. Totale: 44 +5 = 49 “Albus era stato un bambino insicuro, perché diverso, poi, crescendo, aveva fatto di quella diversità il suo punto di forza e il distacco tra lui e gli altri era stata [...]” → la prima virgola non ci va; al posto di “suo” avresti dovuto usare “proprio” e, al posto di “lui”, “sé”. “Ogni volta che si cimentava in qualcosa, lui ne usciva sempre come migliore, non solo perché fosse più intelligente, ma perché era un perfezionista [...]” → lo stai dando come un dato di fatto, quindi non “fosse”, ma “era”. “[...] lui aveva altre priorità, mantenere un distacco lo faceva sentire più a suo agio.” → non “suo”, ma “proprio”. “[...] ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa, […]” → “proprio” posto. “inflazioni” → infRazioni “Una voce roca con un forte accento marcato lo costrinse a sollevare il capo dal suo compito di Pozioni.” → qui l'aggettivo possessivo non serve: Albus era solo e stava facendo i propri compiti, non quelli di qualcun altro, quindi è inutile sottolineare che quei compiti erano proprio i suoi. “Rosier si sistemò nel banco [...]” → “al” banco, poiché non vi “entra”. “orecchie ai libri” → alle “pagine” dei libri, altrimenti sembra un'unica grande piega per libro che comprende anche le copertine. “[...] ma quando aveva saputo che da lì era stato espulso all'inizio dell'anno precedente, l' aveva etichettato come uno scansafatiche, quindi non degno della sua attenzione.” → “da lì” starebbe bene tra due virgole; non “sua”, ma “propria” attenzione. “Quando ne aveva fatto cenno tra i denti, Rosier gli aveva detto [...]” → dopo “cenno” serve una virgola. “[...] gli occhi color miele si erano illuminati da un bagliore divertito e Albus era stato certo che a Rosier quel dettaglio non era sfuggito, [...]” → dopo “divertito” serve una virgola. Per quanto Albus sia certo e giustifichi quell'“era”, in questo caso userei “fosse”. “[…] sul viso un po' meno morbido rispetto qualche mese prima, [...]” → rispetto “a” qualche… “[...] l'aveva odiato quando l'aveva visto a lezione per la prima volta e via via sempre di più.” → “via via” starebbe bene tra due virgole. “[...] la bacchetta di due colori – palissandro, l'impugnatura sabbiata; ebano lucido, la bacchetta-, di Rosier fendeva [...]” → a parte la ripetizione bacchetta-bacchetta, c'è quel trattino corto al posto del trattino medio. “Il problema era che non capiva il motivo di quella differenza, qualcosa gli sfuggiva, ma non capiva cosa.” → al posto della prima virgola metterei i due punti. “Lo sguardo di Rosier si era spostato su di lui a Pozioni. Albus aveva visto Rosier sorridergli curioso, interessato, e lui aveva abbassato lo sguardo sul suo paiolo, [...]” → Unirei queste due frasi, così da non ripetere “Rosier” due volte, anche quel “a Pozioni” lo farei precedere da una virgola, ma allo stesso tempo lo espanderei in “durante l'ora di Pozioni”. La frase successiva diventerebbe “Albus l'aveva visto sorridergli… e aveva abbassato lo sguardo sul proprio paiolo”, e non “suo”, a meno che non stesse guardando quello di Loki. “[…] Albus l'aveva osservato a sua volta perché Rosier aveva messo da parte [...]” → a “propria” volta. “Mi piacciono i fiori di begonie” → “begonia”, al singolare. “[…] spiegò, probabilmente per colpa della sua mania al nozionismo e all'enciclopedismo.” → “propria” al posto di “sua”. Il termine “mania” vuole un “per” al posto di “al”; in ogni caso la trovo una scelta un po' forzata: “per amore di completezza” o “per mostrare la propria erudizione” le avrei trovate espressioni meno pesanti. “[...] chiese con voce disinteressata, annoiata.” → l'apposizione di aggettivi, se non è significativa diventa controproducente: dà un po' l'idea che l'autore non sia sicuro di quale usare. In questo caso sarebbe bastato il primo a rendere chiaro il concetto. “[...] si dipinse su viso di Rosier.” → “sul” viso “[...] un taglio subdolo che strideva con l'aria allegra, angelica.” → qui i due aggettivi ci stanno, dato che indicano concetti diversi, ma anziché apporli, avresti dovuto usare una congiunzione per dare ad entrambi il giusto peso. “[...] , pensò che per la prima volta dopo molto tempo non aveva una risposta [...]” → prima di “per” e dopo “tempo” servono due virgole. “Passione, qualcosa di cui Albus, a detta dei più, era sempre stato privo che, invece, in Evan, traboccava.” → tra “privo” e “che” serve una congiunzione. “[...], stupendolo per la risposta che non si era aspettato.” → non è sbagliato, ma più che “per la” risposta, suggerirei “con una” risposta... “[...] erano ancora in molti che evitavano di pronunciare il nome [...]” → “ad evitare”. Se non ti piace la successione di infiniti “ad evitare di pronunciare”, potresti sostituire con “a non voler/a rifiutarsi di pronunciare”. “É” → accento sbagliato. “[...] per viltà?”gli chiese [...]” → manca lo spazio dopo il punto interrogativo. “filo- Babbana” → c'è uno spazio di troppo dopo il trattino breve. “Quindi, cosa – vorresti che lo Statuto di Segretezza fosse abolito?” → Al posto del trattino medio, vedrei meglio i tre punti o, meglio ancora, due frasi distinte: “Quindi, cosa? Vorresti che…?” “Il sorriso di Loki si era assottigliato, l'aria idealista aveva abbandonato i tratti marcati e adesso lo scrutava quasi famelico.” → manca una virgola dopo “marcati”. “Osservando quell'immagine, Albus pensò che il suo mondo fosse ordinato e razionale, grande il giusto.” → “proprio”. “sabatico” → “sabbatico”. |
Buonsalve! :D |
SECONDA CLASSIFICATA (PARIMERITO) |
Salveee^^ |
ECCOMI CARISSIMA.. COME BEN SAI IO SHIPPO ALBUS E SAM INSIEME ANCHE SE AMMETTO CHE DURANTE L'INTERA OS HO INZIATO A FARMI QUALCHE BEL CASTELLO IN ARIA.. I LORO BATTIBECCHI SE COSì LI POSSIMAO CHIAMARE SULLA RIVA DEL LAGO... |
Non mi faccio sentire da un bel po', ne sono consapevole... Perdonatemi!!! |
Appena ho letto il nome di Loki, te lo confesso, mi è caduta la mascella. 'Loki Rosier? Evan Loki Rosier? Quello che si scopa Ian? Nono non è possibile' ecco, questo ho pensato subito ^^" Mi ricordo di aver scritto nella recensione al capitolo di VdD dove c'è la lemon tra Ian e Loki che quest'ultimo proprio non mi piaceva per il comportamento che aveva nei confronti dell'altro... Per cui, comprendi il mio stupore iniziale? :O |
- Loki mi sembra un personaggio molto più "umano", rispetto ad Albus, ma troppo perfido (consapevolmente "cattivo") per piacermi. Quasi preferisco Ian ed è tutto dire :-|. |
Che bellina questa Os! |
Ciao :) |