Non c'è dubbio che questa sia una storia particolare, originale. Innanzitutto mi ha colpito lo stile che usi: le frasi piuttosto lunghe inducono ad un'attenta lettura che viene premiata con la scoperta di un lessico vario, preciso, prezioso in quanto i termini usati non sono, ahimè, di uso comune. Per questo il ritratto o, meglio, il quadro, si fa netto e ottimamente delineato, fino a giungere alla completa identificazione di Londra con Sh e viceversa. "..Tra i piccoli specchi d’acqua sparsi sul vetro il detective poteva scorgere dipinto anche il riflesso del suo volto assorto...": una frase che mi ha colpito particolarmente, che riporta con eleganza l'essenza di Sh con il suo assoluto, unico fascino. "..occhi dello stesso azzurro timido...": la tua storia mi è piaciuta tanto che, se mi permetti, vorrei lasciarti un personale appunto. Infatti, nello splendido quadro d'insieme che hai costruito e considerando la personalità del consulting, l'azzurro dei suoi occhi fenomenali non lo definirei "timido" ma qualcosa di diverso, forse più incisivo e sfacciatamente meraviglioso. Ripeto che mi sono sbilanciata in questo "brontolio" perché ciò che ci hai regalato è veramente valido e quel "timido" è come una mosca noiosa su un cristallo terso e lucente. Complimenti.

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