Buon pomeriggio!
Perdona il mio clamoroso ritardo, avevo letto il tuo messaggio, ma da una parte mi sono detta "aspetta un attimo a recensire, lasciale pubblicare un paio di capitoli così hai più roba da dire" e dall'altra i due mesi sono trascorsi pieni di verifiche, interrogazioni e anche un lutto che non mi hanno permesso di passare in questo capitolo.
Mi sono ripromessa di passare nelle vacanze di Natale e infatti eccomi qui, nonostante ciò non ho scusanti, quindi perdonami per il ritardo.
Siamo solo al primo capitolo e purtroppo non ho nulla da dirti, se non che la storia mi piace e mi ispira.
Il '600 è un periodo storico che ho studiato proprio quest'anno, ma stai tranquilla perché prima di tutto la storia non mi piace e secondo non mi ricordo nulla eccetto che fu un periodo sia di crisi economica, sociale etc ma anche di varie nascite. Stai tranquilla, sono quasi certa che per questa storia tu presterai molta attenzione ai fatti storici, come hai sempre fatto e spero che la porterai a termine.
Leggendo vari libri dell'800 dalla Austen a Tolstoj posso dire che l'adolescenza è l'adolescenza, quindi quel senso di smarrimento lo troviamo a prescindere da qualsiasi epoca storica e per questo la sensazioni di Camelia non sono per nulla strane.
Mi piace la ragazza, ha carattere considerando la visione della donna dell'epoca.
Per quanto riguarda Farewell, eccetto per il fatto che non me lo vedo come Ian, non so cosa dire, voglio dire ha fatto solamente un paio di gesti e due battute. Si vedrà nei prossimi capitoli.
Ti chiedo scusa per la scarsezza di questa recensione, ma non ho davvero nulla da dire.
Hai dato un'ambientazione perfetta e si capisce che non siamo nel ventunesimo secoli, bensì qualche centennio più indietro.
Beh, davvero, sono senza parole.
Avvisami quando aggiorni, ma ti preannuncio che non so quando passerò, probabilmente sarà pasqua e ti chiedo davvero scusa.
Non è perché la tua storia non mi piace, ma proprio ho troppe cose per la testa e EFP è una delle ultime.
Mi spiace.
Complimenti ancora.
A presto,
Giada. |