Quinta classificata e vincitrice del premio "Mixer" al contest "Cento strade, mille finali"
Stile: 8/10
Lo stile di questa storia è semplice, ma non banale o acerbo. Nel complesso l'ho trovato scorrevole, sopratutto nella seconda parte.
In alcuni punti la fluidità del testo è stata compromessa da un'eccessiva presenza di pause, troppe per costituire un dettaglio trascurabile, che hanno conferito alla lettura un andamento monotono. Se rileggi questi frasi ti renderai conto da sola che alcune virgole si potevano tranquillamente omettere:
"nello stesso istante, gli tornò alla mente il sogno di pace di quella sciocca ragazzina."
"Credeva in lei, ma, al tempo stesso," ---> "credeva in lei, ma al tempo stesso"
"Quel pomeriggio, nel parco, c'erano parecchi bambini." ---> "Quel pomeriggio nel parco c'erano parecchi bambini", oppure "Quel pomeriggio c'erano parecchi bambini nel parco."
"Però, non parliamo molto, e difficilmente riusciamo" ---> "Però non parliamo molto e...", soprattutto perché si tratta di un dialogo, dove l'inserimento di numerose pause ravvicinate risulta ancora più innaturale.
A parte questa piccola pecca il tuo stile mi è davvero piaciuto, è quel tipo di stile che in genere mette d'accordo un po' tutti e per questo merita di essere premiato.
Titolo: 2/5
Non mi piace, lo trovo banale e poco accattivante. Se non avessi mai letto niente di te e la storia non fosse stata scritta per il contest, non avrei nemmeno aperto la pagina. Purtroppo un titolo simile suggerisce l'idea di una trama scontata e ripetitiva. Un consiglio che ti posso dare, se non ti sono venute in mente altre idee, è di servirti di un dettaglio che rispecchi Purin e Ryou, basterebbe anche un oggetto, se nella trama ha un ruolo significativo per loro.
IC: 12.5/15
Il rapporto d'intima confidenza tra Purin e Ryou, secondo me, è nato con un po' troppa fretta, tuttavia lo ritengo accettabile in relazione al limite di lunghezza che ho imposto. In sintesi i due mi sono sembrati piuttosto IC, sia nel loro modo di interagire, sia presi singolarmente di fronte a Yuebin. Non ho nulla da ridire su quest'ultimo e sulle altre ragazze, posso solo farti tanti complimenti!
Di seguito troverai delle considerazioni più approfondite.
Parto con Purin:
"[...]Non posso disobbedire a mio padre, perché, nella sua mente contorta, lui sta cercando un ragazzo che si prenda cura di me perché mi vuole bene. Non posso stare con te, perché mi piaci un sacco, Ryou, mi piaci un sacco, e dopo le esperienze passate ho capito che forse è meglio vivere vicino a qualcuno che non amiamo, perché se invece decidessimo di stare accanto a qualcuno che amiamo e gli accadesse qualcosa, ne soffriremmo [...]"
Ho riflettuto molto su questa frase. A una prima lettura superficiale Purin potrebbe sembrare OOC, perché lei è una persona combattiva, ma date le circostanze, in primis la morte dei tre alieni, la sua arrendevolezza ha perfettamente senso. In questa storia lei ha sofferto troppo e in troppo poco tempo, ha visto morire Taruto, Pai e Kisshu, e ha perso il legame di un tempo con le altre Mew Mew: stare Ryou, come lei stessa dice, le farebbe provare solo dolore. A prescindere dal fatto che lei stia sbagliando o abbia ragione a vedere le cose in questo modo, ha avuto una reazione coerente rispetto ai fatti avvenuti, perciò non ho nulla da criticarti. Il problema è che il modo in cui la vede Ryou alla fine risulta contraddittorio:
"Purin aveva le sembianze di un'adolescente, ma la sua anima era la stessa di quella bambina che, cinque anni prima, aveva salvato il mondo insieme alle sue amiche.
Era un'anima pura, innocente e genuina."
Se lei fosse ancora così, non rinuncerebbe a vivere una storia con Ryou. La Purin che hai descritto tu per tutta la storia è cambiata, la sofferenza l'ha resa più realistica e meno spensierata, perciò la visione che ne ha Ryou mi ha lasciato un po' perplessa.
Altre annotazioni d'importanza minore:
"Patetico. Come fa ad avere paura dell'aereo? pensò la ex Mew Scimmia, inarcando un sopracciglio."
Quando ho letto questo pezzo sono rimasta sorpresa dalla reazione di Purin. Nella mia testa è apparsa una vignetta raffigurante Minto, perché mi è sembrata una reazione più adatta a lei, non a una persona come Purin, che non spenderebbe mai una parola o un pensiero di scherno verso qualcuno, nemmeno in modo velato.
"[...]ha esatto[3] che lo raggiungessi in Cina per abituarmi alla presenza del mio futuro sposo.»"
Quando si parla di IC è molto importante rispecchiare i personaggi non solo tramite i loro gesti, ma anche tramite il linguaggio. Una persona nobile come Minto, una inserita nel mondo dello spettacolo come Zakuro, oppure una studiosa come Retasu potrebbe utilizzare un linguaggio di questo tipo, ma Purin, che è così spontanea e non è nulla di tutto questo, non direbbe mai "ha esatto", semmai "ha voluto/deciso".
Passiamo al co-protagonista: in linea generale mi è parso più spontaneo del solito, ma non a livelli estremi, tali da farlo sembrare un'altra persona. Le maggiori incertezze le ho avute quando ha proposto di sfogliare il suo album di famiglia a Purin. Ho pensato: "Stiamo davvero parlando di quel Ryou?" Un tipo chiuso come lui non prende l'iniziativa, visto e considerato quello che è successo ai suoi genitori, specie se con la persona che ha di fronte non ha ancora costruito una relazione seria; ho avuto la sensazione che per lui fosse troppo presto per condividere una fetta del suo passato con Purin. Non lo ritengo impossibile, dato che anche Purin è orfana di madre, prova un dolore gemello al suo e potrebbe indurlo ad aprirsi, ma penso che in questo caso sia avvenuto troppo prematuramente.
Spero si capisca che il punteggio è stato abbassato prevalentemente a causa di Ryou, per la considerazione finale che ha di Purin. In linea di massima sono rimasta soddisfatta delle tue caratterizzazioni.
Sviluppo what if: 12/15
Personalmente mi sarei soffermata di meno sulla battaglia finale e avrei dato maggiore spazio ai protagonisti, sopratutto perché c'era un limite di lunghezza da rispettare. Avrei preferito leggere subito il ricongiungimento tra Purin e Ryou, poi l'accaduto nella battaglia finale, ma hai comunque fatto un buon lavoro. A proposito della morte di Taruto, devo dire che si tratta di un'arma a doppio taglio: da un lato costituisce un espediente scontato per volgere l'attenzione di Purin altrove, dall'altro un punto di partenza per lo sviluppo della nuova coppia. Purin ha iniziato a sfogarsi con Ryou parlandogli proprio di Taruto, da quel momento il loro rapporto si è fatto sempre più confidenziale, perciò devo riconoscere una certa utilità nell'accaduto.
Yuebin è stato inserito in maniera intelligente nella trama, sei riuscita a fare in modo che la sua fastidiosa presenza si percepisse in ogni momento, anche quando non c'era fisicamente. Visto che dovevi sviluppare un legame completamente nuovo tra Purin e Ryou, e dovevi farlo con un limite di lunghezza, sei stata molto brava.
Mi è piaciuto il finale in sospeso e amaro; è stato al contempo inaspettato e inevitabile. Non hai escluso a priori una relazione tra Purin e Ryou, ma al tempo stesso ci hai fatto capire che per due persone come loro, con il passato che gli hai scolpito addosso, non sarebbe stato facile stare insieme. Ho apprezzata molto questa scelta.
Originalità: 7/10
Uccidere Taruto è la prima cosa a cui si pensa per facilitarsi il compito, se si deve scrivere una one-shot dove Purin sta con un altro. Dare ampio spazio alla battaglia finale è stato un altro fattore che ha contribuito a penalizzarti, tuttavia riconosco l'originalità di avergli conferito un esito differente. Ryou mi è parso piuttosto statico, nel senso che anche se sono passati degli anni la sua occupazione è rimasta la stessa, vive sempre al Caffè e non si sa che faccia. Ci voleva una ventata di novità in più, secondo me, per rendere questa storia veramente distinta. Il finale, invece, non è stato affatto scontato e prevedibile. Nel complesso il risultato è buono.
Gradimento personale: 4/5
Ho adorato la tua storia. L'ho letta molto volentieri perché suscita sia tenerezza che amarezza, esalta i legami affettivi che superano il tempo e le distanze, ed è intrisa di nostalgia mischiata a una leggera comicità. Nel finale sei riuscita a rattristarmi e a farmi sorridere allo stesso tempo, perciò il mio apprezzamento te lo confermo senza il minimo ripensamento. Secondo me hai gestito molto bene l'interazione fra Ryou e Yuebin, mi hai strappato diversi sorrisi nel modo in cui l'hai introdotto sulla scena, stesso discorso vale per il siparietto sull'aereo. Ho provato diverse emozioni, perciò ti ringrazio per aver scritto questa storia.
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