RECENSIONE PREMIO LET'S PLAY TABOO CONTEST

L'ho voluta rileggere più volte per trovare davvero le parole giuste da scrivere. Il fatto è che, davvero, a volte di parole giuste non ce ne sono. Ci sono le lacrime commosse al bordo dell'occhio, ci sono i respiri trattenuti nei momenti salienti e c'è il sorriso -timido, piccolo- che si affaccia alla fine.
Credo di volerti ringraziare per questa storia, Roxar. Per il modo in cui hai permesso a Sirius di avere il suo lieto fine. Dolceamaro, come spetta ad un personaggio complesso e non levigato quale è Sirius, ma pur sempre un lieto fine. E non l'hai fatto con l'incoscienza delle favole, no, tu hai reso questo lieto fine plausibile e realistico, ambientato in un mondo che è tanto incerto quanto inesplorato. Non avresti potuto trovare elementi migliori per descrivere la pace di Sirius. Perché, si, ci sono Hogwarts, James e Lily e c'è anche Regulus, ma le cose non sono perfette, le cose non si incastrano perfettamente -come quando Sirius e Regulus si abbracciano e mi fanno partire i brividi lungo tutta la schiena- perché Sirius resta comunque Sirius e il suo casino resta comunque il suo casino.

C'è anche quell'accenno li, poi, a Remus, alla solitudine che forse ha unito questi due personaggi più che mai e che mi ha commossa forse più di ogni altra cosa.

Grazie, Roxar, per aver donato nuova vita a tutti i personaggi di questo mondo meraviglioso.
Grazie per averli resi, ancora una volta, più reali che mai.

Allora, inizio dicendo che per me questa è LA fanfiction. La fanfiction che ho sempre voluto leggere e che nessuno aveva mai scritto (almeno che io sappia) e che finalmente TU hai scritto dedicandola a ME. E non sai quanto ne sono stata felice. Mi dispiace di arrivare così in ritardo, ma sono super impegnata con gli ultimi essays dell'erasmus.
Allora. Prima di tutto ti ringrazio ancora, perché queste sono le parole che ho sempre voluto leggere. Questo è il lieto fine che io ho sempre sperato per Regulus e Sirius, i miei piccoli, tormentati Black. Sai benissimo che mi sono spesso chiesta come sarebbe stato un loro incontro dopo il velo, che anche io mi aspettavo che sarebbe stato Regulus l'anima ad attendere Sirius al varco per l'Oltre. Ogni volta che ho scritto di loro (specialmente in Cronache, nell'ultima lettera di Regulus) ho pensato che la più grande ingiustizia, la più grande sofferenza nella loro storia fraterna è il fatto che Sirius, almeno in vita, non abbia mai potuto avere la gioia dolceamara di sapere che suo fratello, alla fine, era passato dalla parte giusta. Per Regulus non aver mai avuto il tempo di dirgli la verità. E per entrambi che non si siano potuti riabbracciare e perdonare, o anche solo incontrare di nuovo.
Ed ecco: tu hai scritto la fanfiction dei miei sogni. C'è Sirius appena caduto oltre il Velo, confuso eppure consapevole, con questa strana quiete e serenità data dall'essere andati oltre la vita (trasmette bene l'idea della pace, no? Un po' come quando Harry si ritrova a "King's Cross". Non c'è panico, non c'è ansia. Solo serenità e pace, anche se una pace malinconica). E Regulus è lì ad aspettarlo, finalmente pronto a dirgli la verità. Ho amato come hai descritto questa loro reunion nell'aldilà: il tuo linguaggio così poetico, le tue parole così ben scelte e calzanti... E il dialogo tra i due fratelli è qualcosa di spettacolare. E' pace, finalmente.
Mi è piaciuta molto anche la scelta di far restare Regulus tra gli Inferi fino alla morte di Voldemort, con l'eccezione del tempo concessagli per questo incontro con Sirius. Mi sembra molto azzeccato: come se dovesse aspettare finché la sua missione non venga portata a termine, anche se a concluderla è qualcun altro. E la citazione finale di Marquez mi ha commossa.
Grazie, mia Rana, per aver scritto questa storia. Mi hai resa felice e mi hai fatta commuovere.
Ti voglio bene.