...Pure il forte, algido Camus cede alle richieste di un adorabile tirannello dagli occhioni limpidi come il cielo? Io ne so qualcosa. Mio nipote potrebbe fare il cosplayer di Hyoga, è identico a lui... ed il potere degli occhioni celesti lo conosco benissimo: praticamente CEDO.
CEDO SEMPRE.
Sono una zia mollacciona.
Ecco, leggendo questa tua adorabile storia mi sono praticamente rivista. Certo: come Camus io non sono credibile (a parte forse i capelli rossi...), ma i suoi sospiri di rassegnazione li conosco benissimo.
Hai scritto un racconto dolcissimo, di un bimbo bisognoso di affetto e di un guerriero che si ricorda di avercelo pure lui, un cuore caldo, accontentandolo con il regalo della neve e del ciondolo di cristallo.
Bella cosa leggere cose dolci per l'anima...questa storia è come una tazza di brodo caldo, conforta e fa sentire meno freddo.
Ti abbraccio,
Lou

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Eccomi qua e perdona, nuovamente, il ritardo :) Okay, questa scena è troppo tenera e penso che in alternanza sarò come Camus (esasperata dai mocciosi ma felice di stare con loro) quindi che posso dire? E' davvero una bella scena e Hyoga mi ha ricordato i bambini del corso di karate, mentre Camus il mio maestro. Mi sto perdendo in chiacchere solo per dirti che è una storia davvero bella e alla prossima :)

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mi sciolgooooooooooo!!!!!!!
Un paperottolo belliccimiccimo che si tiene il cristallo fatto dal su maestro come portafortuna! >< <3<3<3<3<3
Non credo di potercela fare, devo grabbarli, tutti due!!!!!!!!!!!!!!!
Awwwwwwwwwwwwwwwwwwww
*neurone sciolto*

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Adoro Camus che si scioglie e si rassegna davanti a un piccolo, dolce e testardo Hyoga. Storia davvero splendida che altro dire come a sempre brava riesci sempre a stupirmi.
Un bacio e alla prossima :)

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Camus..... fa tanto il duro.... poi se si tratta di Hyoga..... adieau....
E Hyoga è un adorabile peste..... troppo patato lui...

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