Recensioni per
Il principe di carta
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/11/17, ore 19:00

Quarta recensione premio del contest Sfida alle 100 parole – IV edizione

Ciao, Freya!
Nonostante questa storia risalga quasi a due anni fa, non l'avevo mai notata, e dire che hai scelto per lei un titolo così intrigante. Per fortuna hai vinto il concorso e mi hai dato un motivo in più per visitare il tuo profilo!
L'ho trovata diversa dai racconti a cui mi hai abituata, con questo stile molto lineare e questa trama che racconta senza voler sorprendere, ma per solo il gusto di raccontare. Tuttavia, mi è piaciuta molto, perché hai trattato in maniera verosimile uno dei momenti più bui della vita di Ginny, a cui io per prima non ho mai prestato molta attenzione. È più facile, e forse scontato, immedesimarsi in Harry, Ron o nella pietrificata Hermione, ma all'undicenne Ginny, vittima ingenua della malia di Tom Riddle, nessuno dedica chissà che riguardo, malgrado la protagonista indiscussa del secondo volume sia lei, che trama nell'ombra e persino a propria insaputa.
Mi ha trasmesso una grande tenerezza questa storia, tutta incentrata su questa bambina che desidera sentirsi a casa e coccolata, che come è giusto che sia desidera attenzioni e rassicurazioni, ma che purtroppo trova tutto in un amico sbagliato e ingannevole. Credo che abbia saputo caratterizzarla alla perfezione: così timida, indifesa e già allora innamorata di Harry.
I momenti che mi sono piaciuti di più sono gli scambi tra Tom e Ginny, dove a mio avviso hai riprodotto piuttosto bene il linguaggio semplice di una ragazzina, in netto contrasto con le strutture già più elaborate di Tom, che pur adattando il suo registro all'interlocutrice (quantomeno per farsi capire) resta distante e soprattutto adulto rispetto a lei, che racconta al suo "principe" ogni cosa e, tenerissima, tenta anche di farlo ingelosire!
Proprio perché più di ogni altra cosa ho apprezzato i dialoghi tra loro, mi è piaciuta la tensione che man mano hai costruito attraverso i dialoghi stessi: se dapprima li vediamo spensierati e vitali, con il passare del tempo diventano più spenti, sospetti e spaventati. Il cambiamento di Ginny, il suo incupirsi e la sua lenta e spaventata presa di coscienza, è comunicato efficacemente, seppure resti sempre sullo sfondo. Questa tecnica così sottile, a mio avviso, ha messo in scena perfettamente la confusione della protagonista, che sa e non sa, capisce e non capisce, prende coscienza e fugge via, naturalmente spaventata da ciò che sta accadendo e incredula dinanzi a degli eventi che in fondo non riesce a comprendere.
L'unico elemento della trama che mi ha stranita (e non so se sia stata distrazione o sia stato un elemento voluto) è il fatto che Ginny deduca che il suo interlocutore sia un "principe". Non c'è nessun passaggio, né nel discorso indiretto né in quello diretto, che spieghi questa convinzione della protagonista; infatti a una prima lettura credevo di essermi persa un passaggio, dato che si passa da "diario" a "principe". Si tratta di un dettaglio minimo, ma dato che l'ho notato mi è parso giusto fartelo presente.
Passando proprio al principe, invece, mi ha divertita l'idea che Ginny pensasse inizialmente a uno scherzo di Fred e George! Ma direi che Voldemort sia troppo anche per loro! Scherzi a parte, la caratterizzazione di Tom è perfetta, così adulatore all'inizio e tanto cinico alla fine, quando ormai tutto si è compiuto e ingannare lei non gli serve più. Devo dire che Tom resta uno dei personaggi più oscuri mai creati, anche più Voldemort (il se stesso immortale, che perde malia e astuzie).
Hai scritto un missing moments in piena regola, uno di quelli che a pensarci non ho mai avuto curiosità di leggere, ma che una volta letto mi chiedo come abbia fatto a non avere interesse a riguardo! Arrivata alla fine, speravo che la storia continuasse, che arrivassi sino alla Camera, e invece no :(
Un'ultima nota sullo stile, così lineare e così non da te!, credo il tuo intento fosse quello di adattare anche la struttura della storia ai personaggi e agli eventi narrati, e se così è stato credo tu abbia fatto un ottimo lavoro. Perché l'impostazione stilistica in effetti si adatta perfettamente a narrare il quotidiano e i tumulti di un'indicenne.
In conclusione, quindi, mi è piaciuta molto questa storia e non fatico a immaginarla parte integrante dei libri, in fondo non credo che la tua narrazione si discosti tanto da ciò che è accaduto alla Ginny nei libri durante il suo primo anno.
Complimenti davvero!
Con questa ho terminato le mie recensioni, ma sono certa che non passerà troppo tempo prima di risentirci!
Un abbraccio,
Rosmary

Recensore Junior
04/05/16, ore 09:44

Ciao, eccomi per la recensione promessa per aver vinto il GiveAway sulla mia pagina.
Allora, partiamo dalla grammatica… assolutamente perfetta. Nonostante la media lunghezza del testo (e di solito, più è lungo un testo e più è facile che qualche errore scappi), non hai commesso che un singolo errore (ma credo sia dovuto più che altro a distrazione.)
A metà, verso la fine, c’è questa frase “ Una voce in sottofondo dentro di lei la pregò di farlo smettere, mentre un altra, più calda e maschile, le sussurrò di lasciarlo libero. “, hai scritto “un altra” senza apostrofo.
Lo stile con cui hai scritto il tutto mi è piaciuto, mi ricordava molto i libri di Harry Potter (e ormai mi conosci, sai quanto apprezzi gli “stili concordi” xDD). Era semplice, scorrevole, ma comunque ben costruito con qualche bella parola a dimostrare che hai un buon lessico e un vocabolario ricco. Nonostante non specificassi di volta in volta quando scriveva Ginny e quando scriveva Tom, non era comunque difficile districarsi tra i “dialoghi” e capire chi parlasse, sei riuscita a renderli bene. Mi è piaciuto molto come hai approfondito la mente di Ginny, il fatto che si sentisse così sola e isolata, perché ancora non era riuscita a fare amicizia e la sua “cotta” per Harry. Mi è piaciuto il modo in cui l’hai resa, senza perderti in profondi pensieri sul vero amore e cose simili (per quanto sappiamo quanto Ginny sia persa per Harry), ma trattandolo come “cotta”. Mi è piaciuto perché, alla fine, è di una ragazzina di 11/12 anni che stiamo parlando quindi è più realistico che dica “è il ragazzo che mi piace” piuttosto che “è l’amore della mia vita” et similia xD
Secondo me sei riuscita perfettamente a rendere la sua mente fanciullesca, ma comunque colma di maturità nonostante l’età.
Anche lo stile delle descrizioni era ottimo, semplice ma attento ai particolari. Sottolinei il fatto che lei non si ricorda certe cose oppure si sveglia con il mal di testa, non ti perdi molto in questo, come giustamente non si perderebbe la stessa Ginny perché alla fine “è solo un mal di testa”, ma fai intuire che c’è qualcosa sotto, che è qualcosa da tenere alla mente.
Ho apprezzato molto la trama di questa tua OS. Mi piacciono molto i missing moments, perché in qualche modo completano la storia, rendendola ancora più ricca e più bella. Quindi ho apprezzato questa tua scelta. Mi è piaciuto vedere come Ginny ha vissuto quel momento della sua vita, come all’inizio si appoggiasse a lui e trovasse bello poter avere qualche confidente e per questo si è lasciata “ingannare”. In fondo, era una ragazzina sola, capisco benissimo quanto possa essere piacevole avere qualcuno con cui parlare, anche se ammetto che personalmente all’inizio, vedendo un diario che mi risponde, mi sarei spaventata un po’ XD
Ma alla fine, siamo nel mondo di HP, certe cose sono all’ordine del giorno.
o per lo meno non sarei riuscita ad essere così spigliata nel parlargli di me, nel momento in cui capisco che è “vivo” o che può essere uno scherzo dei fratelli.
Io forse sarei stata un po’ più reticente, ma sono solo opinioni personali.
Il fatto che lei cominci ad avere sospetti, verso la fine, dimostra la sua intelligenza e questo credo che sia positivo perché hai reso giustizia alla figura di Ginny, non mostrandola come sciocca ragazzina e basta ma caratterizzandola di una particolare forza.
Ah! Un’altra cosa! Molto bello il nominativo (e il titolo) che lei da a Tom: “il principe di carta”. Mi ha reso molto l’idea, ha un che di poetico secondo me, mi è piaciuto molto.
QUINDI! Considerazioni finali!
Molto bello, non ho che commenti positivi sia per quanto riguarda lo stile, che per il modo in cui hai caratterizzato Ginny, che per la scelta della trama. E’ stato un testo coinvolgente e in qualche modo appassionante, e mi piaceva tantissimo lo scambio tra lei e Tom. Secondo me sei stata anche molto brava del passaggio da “linguaggio fanciullesco” di Ginny a “linguaggio galante” di Tom. Il salto da uno all’altro si sentiva molto ed era bello, arricchiva il testo di una certa personalità. Mi hai quasi fatto venire voglia di avere anche io un principe di carta che mi lusinga e mi coccola così xD (mmmaaa forse non sarebbe una buona idea!!!! xD). Nonostante la galanteria di quest’ultimo, inoltre, secondo me sei riuscita a far trapelare quella vena inquietante, ogni tanto, che dava i segnali d’allarme.
Sono arrivata in fondo con facilità, senza incepparmi o trovare difficoltà (nonostante io sia appena sveglia e quindi abbia ancora gli occhi chiusi, questo non è che positivo xD). Nonostante la media lunghezza, sono arrivata in fondo velocemente e quasi col desiderio di leggerne ancora, magari qualche altro scambio tra Ginny e Tom che cominciavano ad appassionarmi.
Insomma, davvero molto bello e molto brava.
I miei complimenti ^_^
Io ti mando un saluto. Spero di “rileggerti” presto e che questa mia recensione ti abbia fatto piacere.
Ciao ciao.
Ray.

Recensore Veterano
23/01/16, ore 19:32

Recensione premio per essersi classificata seconda al contest “Make it simple, make it memorable, make it inviting to look at, make it fun to read” indetto da Stratovella sul forum di EFP

Hai scelto di trattare un missing moment davvero particolare; è stato interessante poter vedere questa vicenda con gli occhi della sua protagonista. La figura di Ginny viene introdotta nella parte iniziale, dove abbiamo modo di conoscere tutte le sue incertezze, che poi sono quelle tipiche delle ragazze della sua età, per poi essere approfondita con i fatti che la vedono complice involontaria del "principe di carta", Tom. Ho trovato la caratterizzazione di entrambi molto calzante con quella del libro, soprattutto nei dialoghi. Ginny è proprio lei nella sua ingenuità dovuta all'età delicata che sta attraversando, ma non è un'immatura: alla fine, la vediamo ribellarsi a quel confidente tanto prezioso di cui non si fida più, e questo ci fa capire la grande differenza fra debolezza e vulnerabilità. Ginny è stata vulnerabile, non debole, e a buon ragione dato che a quindici anni tutte si sarebbero fatte ammaliare dalle parole dell'affascinante, giovane Riddle. Venendo a lui, ho riconosciuto in ogni sua battuta il tono velenoso delle sue parole, senza mai risultare forzato o, ancora peggio, esagerato.
La punteggiatura è perfetta e lo stile quello che preferisco: semplice e scorrevole, adatto a storie sopra le 500 parole. Non ho ricscontrato nessun errore, se non una svista in questa frase qui: "Fred e George cercarono di farla di ridere con qualche battuta" c'è un "di" di troppo, ma per il resto hai fatto un lavoro impeccabile!
Una nota particolare voglio fartela per l'introduzione e il titolo: per la prima hai scelto il pezzo migliore, quello che riassume nel miglior modo quanto andremo a scoprire leggendo; per il secondo, "Il principe di carta", l'ho trovato estremamente affascinante, proprio come affascinante è il personaggio in sé.
Mi scuso per il ritardo nel farti ricevere questa recensione: prometto che sarò più puntuale in futuro!
A presto!

Strato.

Recensore Veterano
03/12/15, ore 23:54

Missing Moment Contest - QUINTA CLASSIFICATA 

Il principe di carta - _Freya Crescent_ 

Grammatica: 9,4/10 
"Strilettera". Si scrive con due L: "Strillettera". -0,50 
" Sono diventata rosso". Errore di distrazione. 0,10 

Stile: 9,5/10 
Mi è piaciuto molto il tuo stile, è ricco e estremamente scorrevole. Hai utilizzato registri diversi per Ginny e per Tom e sei riuscita molto bene nell'intento di evidenziare le loro innumerevoli diversità solo attraverso le loro scritture. Se ti posso dare un consiglio, non metterei tutto in grassetto, ma utilizzerei due caratteri diversi, uno per Ginny e uno per Tom, in modo da non appesantire gli occhi di chi legge (non è una questione di comprensione, solo di estetica). 

Originalità: 5/5 
Penso sia stato tosto per te cimentarti in questo Missing Moment, lo sarebbe stato per chiunque. Penso anche tu sia riuscita a scrivere in modo efficace e coinvolgente, e per questo ti attribuisco punteggio pieno. 

IC dei personaggi: 10/10 
Nulla da dire. Ginny è molto ben caratterizzata, sia nella scrittura, sia nelle azioni e nei dialoghi, e così anche Tom. Mi è piaciuto il modo in cui hai saputo rappresentare lo stato di trance di Ginny, la sensazione di sonnolenza che Tom riusciva a trasmetterle attraverso le pagine, e infine i ricordi che riaffiorano quando getta via il diario. Certo, è stata ingenua, ma bisogna considerare che ha solo undici anni e che è in un periodo di fragilità: tuttavia, la sua scelta di liberarsi del diario ci fanno intuire la persona che diventerà. Tom è galante, manipolatore, quasi eccessivamente lecchino, se mi passi il termine, esattamente come poi ci viene descritto nel sesto libro. Malgrado questo, si intravede un fondo di malvagità, un qualcosa che ti fa capire che non sa trattare coi bambini né tantomeno con Ginny. Bravissima. 

Gradimento personale: 9,5/10 
La storia mi è piaciuta tanto, trovo che tu abbia usato lo stile giusto e ho apprezzato moltissimo la caratterizzazione. Ti faccio tanti complimenti e spero di leggere altre tue storie in futuro! 

Per un totale complessivo di 43,6/45

Recensore Master
01/12/15, ore 11:52

Ciao :)
Questa one è stupendissima *-* scritta veramente bene! Sembrava di leggere il libro originale *-* e poi io adoro Tom XD
Baci,
Drachen