Recensioni per
Strade
di Monique Namie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/05/16, ore 21:25

Recensione premio

Questa poesia mi ha trasmesso una forta malinconia, mescolata a una sensazione di libertà, gioia e leggerezza. La macchina che sfreccia rimanda alla vita stessa, breve ma intensa, fatta di gioie e dolori, è un mix contrastante che trasmette pienezza. La notte mi piace decisamente più del giorno, adoro viaggiare in macchina, osservando il paesaggio e ascoltando la musica: in questa drabble mi sono sentita lì, sulla strada, in un viaggio che trascende la realtà e si sposta verso l'immaginazione. Le frasi che hai usato sono evocative, rimandano ad associazioni mentali varie, velocemente, rispecchiando l'andamento della macchina che appunto sfreccia lungo un sentiero buio, buio perché il futuro non si può conoscere, senza fine perché può arrivare da un momento all'altro e inaspettatamente. L'ultima strofa è quella che preferisco, sembra condensare la vita stessa in un'immagine piacevole, per poi spezzarla nella frase finale, proprio come inizialmente si spezza la vista: è un cerchio che si chiude velocemente, in perfetta linea con la brevità della vita stessa. Mi è piaciuto il dettaglio dei fanali, mi ha fatto pensare a un'analisi profonda, dettagliata, come se a guardarli fossero occhi che vogliono smontare, analizzare, catturare un'essenza nascosta.
Molto intensa questa drabble, con un climax febbrile che culmina nel finale.

Recensore Veterano
06/02/16, ore 15:57

PRIMA CLASSIFICATA al contest "E lasciatemi divertire!"

Grammatica: Nelle tue poesie non ho trovato nessun errore ortografico, grammaticale e nemmeno di battitura, bravissima!
5/5

Stile: Il tuo stile è molto maturo, molto personale e molto musicale. Si vede che sei esperta nel genere poetico, e anche che sei molto appassionata, perché padroneggi il tuo stile in modo davvero invidiabile, ma il tutto rimane molto fresco, molto interessante: scrivere in versi, anche se magari per te è ormai quasi un’abitudine, data la tua esperienza, non è tuttavia diventata una routine, e si vede l’impegno che ci hai messo per creare questi componimenti.
Le poesie mi sono sembrate disposte, dal punto di vista dello stile, in un ordine di “difficoltà” crescente: la prima, come hai scritto anche tu stessa, è la meno ermetica, e poi si prosegue verso uno stile un po’ più chiuso, ma che rimane comunque a mio giudizio piacevole e perfettamente comprensibile. La divisione in versi liberi è armonica e ben fatta, e anche la scelta delle rime mi è parsa molto musicale. Se proprio devo trovare il pelo nell’uovo, mi è parso che per qualche motivo, nel primo componimento, il verso “grandi ciglia dipinte di verità surreale” rallentasse il ritmo generale della poesia, ma questo è davvero un minuscolo neo che non toglie nulla al fatto che abbia trovato il tuo stile davvero ottimo, quasi perfetto.
14/15

Originalità: Ho trovato le tue poesie moderne e originali nei temi e nel modo di affrontarli, soprattutto la prima e la terza. La seconda, invece, mi è parsa trattare di un argomento che avevo già incontrato molte volte, senza aggiungervi niente di nuovo. Tutte e tre sono legate all’esperienza personale, e mi è sembrata una buona idea creare una raccolta collegata dal filo rosso delle “strada”, come dice il titolo: strade principalmente interiori e riferite allo sviluppo di una persona, che deve scegliere il suo futuro, deve convivere con la malinconia che prova per la distanza dell’uomo che ama, ma anche strade “vere”, come l’ultima, che fanno riflettere sulle nostre scelte e su cosa ci aspetterà mentre continuiamo a viaggiare.
4/5

Gradimento personale: La poesia che mi è piaciuta di più di questa raccolta è stata la prima, “Decidere il futuro”: l’ho trovata scritta davvero bene, molto musicale (prediligo lo stile semplice) e con un’ironia di fondo che mi ha divertito e mi ha fatto riflettere: la signorina oltre il bancone è davvero insistente, nel voler limitare attraverso un curriculum i sogni della protagonista, che inizialmente si appiglia ad un desiderio che è, fra l’altro, quello infantile: “voglio fare l’astronauta!”, e poi però motiva la sua scelta con una romantica voglia di esplorare, di andare oltre a quelle scrivanie polverose e seguire il suo sogno e non una società che ormai le sembra ripetitiva e interessata solo al materiale. Ho ritrovato molto del mio pensiero nelle tue righe, che sono riuscite a catturarmi e a colpirmi, e la risposta finale della protagonista, che lascia a dir poco interdetta la signora, mi è sembrata una buonissima conclusione. Il tutto, ripeto, era organizzato veramente bene in poesia, quindi l’ho adorata!
La seconda poesia della raccolta è stata quella che mi ha coinvolto di meno e quella che, come ho già detto, aveva il tema più “ordinario”. Questo non vuol dire che non l’abbia apprezzata: anzi, ho sentito molto la distanza che separa i due amanti, e mi è piaciuta in particolare la metafora della ragazza che tende le braccia per cercare di stringere l’amato che non c’è, e svanisce come la neve sulla strada.
“In viaggio la notte” è caratterizzata da un’atmosfera molto particolare che è risultata ai miei occhi davvero affascinante. È davvero bello il parallelismo tra la strada concreta e la strada interiore, e anche la metafora finale è meravigliosa, mentre leggevo riuscivo a vedere l’auto che avanzava e i tergicristalli che scacciavano la pioggia dal vetro. Inoltre, ho apprezzato molto in questa poesia la presenza dell’amore, rappresentato come qualcosa che troveremo obbligatoriamente, che incontreremo lungo la via. Qui ci sono due versi che ho davvero letto a bocca aperta:
“Errare è lecito negli incroci più bui, 
ma incontreremo sguardi di stelle”,
li ho trovati estremamente musicali e molto profondi, hanno un grande significato per me e volevo chiudere proprio con loro, rinnovandoti i complimenti per questa splendida raccolta.
13/15

Eventuali punti bonus: Hai usato spesso rime regolari.
0,5/2

Per un totale di 36,5/42 punti