Ed eccomi qui, non per obbligo morale, o perché ci lega un'amicizia, bensì, più semplicemente, perché ciò che ho letto la sera scorsa mi ha fatto riflettere ancora di più sul rapporto che lega River al Dottore. Prima di tutto non importa assolutamente la lunghezza di ciò che scrivi, e questo lo sottolineo perché so cosa vuol dire pubblicare qualcosa di esiguo (ma non scabro, almeno spero) ma soprattutto perché forse sei caratterizzata dal parlare (e scrivere) tanto, e perché un po' sotto sotto apprezzi quella tua dote (innata) di essere prolissa. Ma quel tuo tocco col quale affronti le innumerevoli digressioni è sempre perfetto, in ogni circostanza. Tuttavia, non è questo il caso. Ma sei stata bravissima anche in questa circostanza, appunto.
Cosa dire, hai saputo descrivere River in maniera perfetta, come se tu avessi già scritto la sceneggiatura al Moff, sai... quasi l'ascolto metre sta bisbigliando le parole che tu hai meravigliosamente scritto. Ci sarebbero innumerevoli modi di scrivere, di riadattare l'episodio, ma tu l'hai fatto egregiamente: sei riuscita a miscelare quotidianità e aspetti trascendenti. Come quelle stelle che a stento rispondono allo sguardo stupefatto e meravigliato del semplice essere umano. Come Lei che non si sente all'altezza di quella meravigliosa stella che è il Dottore. Il tutto si gioca sempre su quell'ironia,su quella sregolatezza, che per l'appunto, è l'unica legge fondamentale. Non c'è Einstein o Newton che tenga. La loro è una legge fisica perché tocca i loro corpi, ma ancora più in profondità è una legge universale, una legge morale, una legge che lega marito e moglie. Una legge che è salda tramite l'unico vincolo che quei due, con il rossore e l'insicurezza che (non) li caratterizzano, conoscono: l'amore.
Grazie, grazie per aver scritto qualcosa di così bello, dolce, profondo, perfetto.
Il mio Dottore e la mia Astronauta Impossibile.
Per ventiquattro anni insieme. Per sempre o, per il tempo che vissero felici e contenti.
E infine, grazie per quella dedica che conta tantissimo per me.
E sì, lo so. Sempre. (Recensione modificata il 28/12/2015 - 04:44 pm) |