Buon pomeriggio, carissima!
Mi rodevo dalla voglia di leggere questo tuo capitolo, giuro!
Ehm, solo che non so da dove, e neppure come, iniziare a parlarne.
Hai detto tanto, ma forse hai detto pochino. Scusa il mio giro di parole, ma ora mi spiego meglio.
Ci hai presentato la famiglia Montalto. Eh, non possiamo non dire che non sia simpatica nel complesso(piccola mia nota ironica!).
A parte gli scherzi, questi personaggi non scherzano affatto. Zie corpulente tutte buffetti e zii tirati a lucido e pronti a ferire con le loro battute orrende, senza contare nonne acide e una famiglia nel complesso più agguerrita per i soldi che per i sentimenti. Insomma, ci hai presentato questi personaggi ed io me ne sono fatto una precisa idea di ciascuno di essi, ma giustamente devo frenarmi; questo è stato solo un primo assaggio. Per dare altri giudizi devo attendere un po', altrimenti rischierei di scrivere cose errate. Ma comunque mi sembra già di capire di che pasta sono fatti tutti...
Ti dirò che sei stata in grado di emozionarmi soprattutto nel momento dell'incontro tra le due ragazze e le madri. Nadia, purtroppo, riguardo a sua madre deve anche sopportare un grande dolore...
Ecco, in questo quadro colmo di sfaccettature varie, io tifo per le due ragazze. Nadia e Micaela per me possono legarsi maggiormente in questo ambiente malsano e ricco d'astio; come avevo già scritto nella scorsa recensione, sono loro due(assieme alle rispettive madri) ad essere le più vulnerabili in questa casa che dovrebbe essere colma di veri valori e che invece rigurgita solo attenzione per l'esteriorità. Comunque, è anche vero che sono le figlie e a loro dovrebbe spettare la parte molto più consistente di patrimonio... ma chissà.
Il capitolo mi ha passato un non so che, simile all'inquietudine. Ecco, forse dispiacere. Dispiacere per il padre di Nadia, venuto a mancare evidentemente molto presto e che comunque non mi è mai parso un uomo che sia stato compreso fino in fondo da chi lo circondava. Dispiacere anche per la madre di Nadia; credo che chiunque avesse rischiato di soffrire restando tra le grinfie di una famigliola così, però anche lei è stata una vittima del sistema familiare, diciamo così. Ho provato dispiacere anche per Micaela e per sua madre. Per Micaela in primis; nessuno dei parenti sa quello che ha dovuto promettere per dare uno strappo fin lì a Nadia, e penso che sotto la sua velata ed irriverente maschera da bad girl si nasconda una personcina non proprio negativa...
Poi, mi dispiace anche per la protagonista, ovviamente; la scena finale della nonna in abiti da matriarca che quasi la bacchetta e non le permette di avere contatti ulteriori con la madre è mortificante. Non oso immaginare come avrei reagito se fossi stato nei suoi panni.
Poi, aleggia il mistero dei nemici oscuri; insomma, diciamocelo, anche questi ci sono. Chi sarà che non voleva che le due ragazze fossero presenti alla lettura del testamento!? E' una mossa molto grave e scorretta.
Insomma, si prospetta una vera e propria lotta per l'eredità e il patrimonio. Che triste cosa!
Dunque, tirando le somme, potrei dirti; mah, il racconto mi ha rattristato in più punti... potrei essere critico, certo. Critico esprimendo naturalmente un parere soggettivo e non oggettivo. Ma io voglio fondere entrambi, anche se comunque resterà un mio parere soggettivo alla fine eh eh :)
In poche parole; ti faccio un applauso. Non mi soffermo su ciò che mi piace/non piace dei personaggi e dei loro valori(questo in fondo non ha importanza, o almeno, ne ha ma te ne parlo poi), ma vorrei soffermarmi sul fatto che hai ricreato una famiglia con immensa(sottolineo immensa) verosimiglianza. Ottimo lavoro! I personaggi, per quanto possano essere criticabili da un lettore(ma quale lettore è nel giusto a criticare un personaggio? Qui riprendo e concludo il discorso lasciato in sospeso in una delle precedenti parentesi), sono verosimili, appaiono vivi davanti agli occhi di chi legge.
La loro ambiguità, la loro smania di far pettegolezzi e di ridere degli altri li rende umani e brutalmente reali, e li catapulta direttamente in una realtà letteraria che mi piace. Mi piace da impazzire, ed è ben costruita.
Bene, nel complesso mi piace tutto tantissimo. Scrivi bene, ti muovi bene tra le varie scene e situazioni... te la sai cavare, insomma.
Non mi resta altro che lasciarti i miei soliti, sentiti e sinceri complimenti. Spero che vorrai perdonare il tuo lettore più logorroico(oddio, spero di no eh eh), perchè anche questa volta ti ho lasciato un papiro immenso. Spero di aver scritto tutto in modo logico e decente, perchè mi sono lasciato trasportare dalla mia foga post lettura(da fan sfegatato quasi ahah), così come mi capita quando seguo racconti che sono in grado di farmi riflettere e di donarmi alcuni istanti in cui posso immedesimarmi davvero nelle varie situazioni. Mi piace riflettere sulla psicologia dei vari personaggi(qualcuno potrebbe dire; 'ma è una cosa sciocca!' Spero di non accada mai. Se qualcuno me lo dicesse, gli risponderei con chiarezza; dall'aspetto psicologico che l'autore dà ad un suo personaggio, si capiscono tante cose... e poi esso permette di effettuare vari gradi di riflessione sulle vicende).
Ok, la smetto e mi metto a tacere. Spengo l'interruttore dei miei pensieri e sparisco, spero di non aver annoiato, anche perchè ti ho quasi lasciato un romanzo scritto. Alla faccia della recensione...
Ancora tanti, tantissimi complimenti per tutto. Da come scrivi si nota che sei una persona molto attenta a tutto e molto sensibile, e questo ti fa solo onore.
Buon pomeriggio e buon inizio di settimana. A presto :) |