Recensioni per
Somewhere I Belong
di Rota

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/02/16, ore 11:08

Prima classificata “Somewhere I belong” di Rota 

Grammatica e stile – 9,9/10  
- Lo stile è bello, perfetto. Non ha tentennamenti e scorre diligentemente. Non ha pecche, e tranne una virgola mancante (segnalata più sotto), non ho molto altro da segnalare ^^ 
[-0,1] “Lo raggiunge con passo calmo, trovandolo comunque di schiena[,] e[superfluo] lo sguardo rivolto oltre la propria spalla, nella sua direzione.” 
Originalità – 2/2  
- La storia è originale, mai banale, ed esplora dettagliatamente il rapporto fra Gu-Sung e Makishima. Ho apprezzato inoltre il modo in cui è stata scritta, sembra quasi che siano stati gli autori della serie a narrare questa scena, nel pieno rispetto del personaggio di Shogo Makishima, tra l'altro. Bravissima. 
IC – 10/10  
- Come detto sopra, suppongo si sia capito che il tuo Makishima, il suo modo di porsi – e il modo di porsi di Gu-Sung – sono molto fedeli all'opera originale. Il rapporto fra i due personaggi è inoltre approfondito, riuscendo a scorgere cosa lega questi due e quali sono i loro motivi – i loro sogni. Hai caratterizzato benissimo Gu-Sung, inoltre, che nell'anime sembra quasi scomparire accanto al carisma di Shogo (mia opinione, ma forse non tanto distante dalla realtà, visto il fascino di questo cattivo e la sue logica dai tratti inquietanti). Hai rispettato la loro psicologia, e ho apprezzato molto il tutto. Soprattutto la precisione e assieme la delicatezza con cui hai descritto ogni loro gesto. 
Trama – 5/5  
- Una scena normale, con personaggi che tutto sono meno che normali. Hai usato bene i prompt e hai saputo “non uscire del binario”, restando coerente con la storia generale e le idee e inclinazioni dei personaggi. Ho trovato affascinanti alcune descrizioni, il pericolo/non pericolo dato da quel coltello, l'uso che ne viene fatto, rendendo la scena molto intrigante… insomma, un bel lavoro. Sai rendere “speciale” ciò che potrebbe essere banale, dando un tocco in più a ogni azione narrata. Bravissima! 
Uso dei prompt – 5/5  
- Mi sembra che tutti i promt scelti siano stati rispettati, anche in maniera perfetta. Si adattano ai personaggi, a ciò che vogliono, a ciò che pensano. Hai saputo mixare il tutto con cura, nulla da eccepire. 
Gradimento personale – 2/2  
- Mi è piaciuta tantissimo. Ben scritta, con personaggi ben caratterizzati, fedeli alle loro controparti dell'anime, non vi si distaccano, e sanno rendere loro omaggio. Inoltre mi ha colpita il modo in cui hai gestito Makishima, più ancora d Gu-Sung, perché è uno di quei personaggi difficili da trattare, non puoi essere banale, devi per forza mantenere quel carisma che lo rende unico, e il pericolo di rovinarlo – nelle fanfiction – è parecchio alto. Non pensavo di leggere invece qualcosa di simile, e ne sono davvero colpita. Punteggio pieno, complimenti. 

Tot – 33,9/34 punti 
 

Nuovo recensore
08/01/16, ore 15:46

Eccomi qui di nuovo a recensire una tua fanfic su Psycho Pass!
Inizio subito a dire che la prima parte della storia, in cui descrivi con perfezione magistrale gli effetti nefasti che il Sybil Sistem esercita sulle persone, mi ha dato veramente i brividi, ma in senso positivo.
Hai trovato le parole giuste per spiegare la sua natura intrinseca, ovvero una dittatura che uccide - letteralmente - la personalità degli individui per renderli un ammasso informe di vite prescelte e predefinite, senza una volontà abbastanza forte da opporsi a un'imposizione fredda e impersonale.
Da questo punto di vista individui come Shogo e Gu-Sung costituiscono una grave minaccia per ciò che il Sybil Sistem ha costruito nel corso degli anni, poiché capaci di far venire a galla tutte le contraddizioni di una società che sembra aiutare le persone a esprimere appieno le loro potenzialità, ma che in realtà le ingabbia in una prigione di fatalismo irreversibile.
La seconda parte invece è molto più introspettiva e, per certi versi, delicata, sia Shogo che Gu-Sung sono caratterizzati in modo sublime al punto che per un attimo mi è sembrato di vedere una scena aggiuntiva della versione estesa dell'anime.
Ciò che ho apprezzato di più della storia è il fatto che ti sei soffermata con sguardo attento sulla loro intimità, fatta di piccoli gesti carichi di significato, pochi ma intensi scambi di battute in cui i due mettono a nudo i loro desideri più reconditi, ovvero la possibilità di vivere una vita normale, cosa che è stata loro preclusa per sempre come un sogno stroncato sul nascere, per questo in qualche modo, nell'appartamento in cui entrambi convivono, riproducono una parvenza di quella normalità tanto agognata almeno in privato, dove nessuno li giudica, nessuno ha il privilegio di vedere i loro lati più umani (almeno così l'ho interpretato io, ma potrei sbagliarmi).
Il lessico utilizzato è più che azzeccato per un contesto sognante, se così si può dire, come quello in cui è collocata la storia (non ho usato quel termine a caso, dato che a mio parere, come ti ho detto prima, già il fatto che Shogo e Gu-Sung si concedono una piccola imitazione di normalità a casa loro è un sogno che nel suo piccolo si realizza), così come la citazione che hai scelto è molto coerente con il tema che hai voluto approfondire.
In poche parole? La tua fanfic merita di andare dritta nelle mie preferite! ***\^o^/***
Non ho altro da dirti, ciccia. Alla prossima. <3