Dear Writer (o Camerata? Studiamo entrambe arte),
comincerò con il farti i miei complimenti.
I miei complimenti sono tutti per la delicatezza con cui hai affrontato la vicenda.
Non c'è "arroganza espressiva" nella narrazione, né la volontà di dover far capire a tutti i costi che ne sai sull'argomento.
Con umiltà assoluta ti sei relegata in un angolino come semplice narratore, senza alcuna interferenza; la storia si srotola nella sua drammatica semplicità perfettamente specchiata dagli occhi curiosi e poi atterriti di una bambina.
Forse qualche passaggio poteva essere reso in modo ancor più incisivo e tendi a spezzettare i periodi intervallandoli con troppe virgole, ma nel complesso non ho molto di cui lagnarmi.
Ancora una volta brava.
Bettie Page |