Recensioni per
Miele amaro...
di GabrielleWinchester

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/05/16, ore 14:21

Tema toccante, storia meravigliosa e profonda, un tema attuale in cui hai saputo tratteggiare come solo una grande scrittrice come te potrebbe fare, angosce, paure della povera Evelyn che mi é sembrato di sentire nel profondo di me stessa tanto hai scritto tutto in maniera eccezionale ed impeccabile. La fine mi ha lasciato senza fiato, dopo tante paure, abusi subiti, mortificazioni, Evelyn ha trovato il coraggio di salvare se stessa ed una futura donna che avrebbe preso il suo posto se lui l'avesse uccisa, il mondo, da un simile mostro, con il suo grande gesto, con il suo slancio di coraggio appunto, con un coraggio che nemmeno lei pensava di possedere probabilmente. É tutto talmente perfetto e scritto divinamente che mi sembrava di essere spettatrice di quel che la protagonista ha passato. Sei la numero uno!!

Recensore Master
08/04/16, ore 13:00

Cosa posso dirti? Cosa posso dirti se non che ho percepito tutta l’amarezza, la dolcezza, la fragilità di Evelyn? Cosa posso dirti se non che ho apprezzato veramente molto questa storia?
È veramente molto bella.
Ho visto tutto, Evelyn che sedeva turbata, incapace di capire cosa volesse suo marito, incapace di capire quale fosse la cosa giusta da fare per non lasciarlo arrabbiare.
Ma è tutto inutile… Gli uomini come lui sono il male.
Il finale è stupendo, per un attimo ho temuto che Evelyn si sarebbe lasciata uccidere, o che si limitasse a fuggire… Invece è stata lei a reagire, è stata lei a prendere il sopravvento su di lui.
Non me lo aspettavo, anzi, sì, per un attimo ho sperato che accadesse, ma poi l’ho creduto impossibile.
Se soltanto lui si fosse fermato lei sarebbe ancora lì, a subire ogni abuso da parte sua… Forse è stato meglio che in quella serata, dopo la cena al ristorante (e il cameriere che, sicuramente, verrà interrogato dalla polizia e potrà dire che Evelyn era già strana durante la cena), lui abbia perso il controllo, decidendo di ucciderla.
Altrimenti lei non lo avrebbe fermato e, presto, un’altra avrebbe il suo posto.
Veramente bellissima. Finisce tra le ricordate.

Recensore Master
15/02/16, ore 17:27

Oh mio Dio! Che storia forte, scritta in maniera divina ma che colpisce come un pugno nello stomaco.
Sei stata bravissima a tratteggiare questa coppia, la sottomissione di Evelyn e la rabbia, la cieca furia di Francois. Rabbrividisco al pensiero che molte donne nella realtà abbiano accanto uomini così.
Ti faccio i miei complimenti, una scrittura semplice, coinvolgente, perfetta.
A presto
Ladyhawke83

Recensore Veterano
14/02/16, ore 17:22

Eccomi.
Allora, una storia decisamente particolare e d'un tema altrettanto toccante. Purtroppo, casi di mariti o di psicopatici che picchiano le mogli o altre persone se ne trovano in giro...
In questo caso abbiamo una donna, moglie, definita “masochista”, in parte con ragione, che appunto viene malmenata da uno psicopatico, il quale si rifiuta di accettare la sua situazione e ripudia sua madre. La storia è scritta bene, e le descrizioni sono accurate, forse non mi aspettavo un finale del genere in quanto le caratteristiche della donna avrebbero fatto pensare a tutto tranne che a quello. Tuttavia, se devo essere sincera, mi sta bene così, mi fa piacere aver letto che la protagonista ha trovato coraggio, che dopo tutto quel tempo è riusciuta a vendicarsi, seppure in maniera errata, ovvero con l'omicidio. Non sopporto persone di quel tipo, per cui non potrei sostenere il contrario.

Complimenti e alla prossima, ciao ^^
- Snotty

Recensore Master
14/02/16, ore 11:42

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ben scritta, nessun errore grammaticale o sintattico e una narrazione incantevole, malgrado il tema.
Da inserire sicuramente nelle scelte.

Recensore Master
14/02/16, ore 11:41

Ciao!
Prima di tutto, mi sento di farti i miei complimenti per il modo in cui sei riuscita -e hai avuto il coraggio- di raccontare, di descrivere in questo modo semplice ma vivido, una violenza domestica.
Adoro che tu abbia introdotto delle canzoni, per far vedere come lei si senta. Brava.
La parte in cui lei chiama la polizia... Ecco, sarebbe giustizia se non l'arrestassero, se la lasciassero libera. Ma a quel punto saprebbe tornare a fidarsi di qualcun altro? Sarebbe in grado di affezionarsi?
Sono domande complesse, domande a cui nemmeno Evelyn saprebbe rispondere -credo-.
Perciò fa ciò che la sua coscienza gli consente di fare: consegnarsi, confessare.
Hai descritto la violenza in manier vivida ma reale.
Bravissima e grazie di averci dato questa storia.
Nessun errore grammaticale o sintattico.
Brava.
Un abbraccio e a presto ,
Juliet

Recensore Master
07/02/16, ore 23:04

Ciao.
Uh, mi ero aspettata che la tua storia fosse impaginata con il giustificato ma a quanto pare questa volta non sei riuscita. XD
A parte qualche ripetizione di "questo", e la parola "ogni qual volta" che si scrive attaccata, davvero, non c'è altro.
Nelle tue storie si leggono sempre pochi errori, mia cara amica. Ma come fai? Secondo me scappano da te.
*ritornando seria*
La storia è dolceamara, un attimo speri che la donna possa salvarsi ma un attimo dopo capisci che lei non riuscirà mai. Non riuscirà mai a difendersi, mai a lasciarsi andare colpendolo con forza perché è lui, la persona di cui ti sei innamorata. Lui, la persona che credi prima o poi possa maturare ma ovviamente non sarà così.
Non adesso.
Cosa può succedere ad una donna dal marito violento? Sicuramente molte di loro cercando di tenere dentro la voglia di ucciderlo e quindi continuano a compiacerlo, tuttavia per fortuna che vi sono quelle forti. Quelle capaci di allontanare il maligno e colpire.
Poi magari risulti tu la cattiva, com'è capitato a Evelyne - bel nome, tra l'altro -, però poche riescono a uccidere la persona violenta di cui si è innamorati.
Ha avuto forza e portento.
Ha avuto il coraggio di andare quell'oltre maledetto.
Ha avuto la determinazione di dirsi "Basta, io non posso più sopportare", ma si nota che è stato un momento di debolezza. Da quando il cameriere al ristorante glielo ha chiesto, è come se fosse rinata e da lì in avanti sia cambiata. O meglio, qualcosa dentro di lei è diverso e difatti prende il coltello e colpisce.
Molto singolare e originale il fatto di prendere il miele e mangiarlo dopo un'uccisione del genere.
La dolcezza del miele, mischiata all'amarezza di essere finalmente riuscita ad ucciderlo. Quindi la consapevolezza che tutto sia mutato, o comunque potrà esserlo.
Mi è piaciuta, anche se avevo voglia di entrare nella storia e uccidere con le mie mani quel cretino di François.
Ah ecco, un'altra cosa: il nome sarebbe meglio scritto con la lettera c così ç, essendo francese.

Non ho nient'altro da aggiungere.
Au revoir