Ma ciao, carissima!
Sai che non conosco il fandom, ma come è successo con Merlin, sto imparando a frequentarlo a causa tua (beh, frequentarlo è una parola grossa… Comunque ci sono!).
Se non sbaglio, questa serie è ideata, nata e cresciuta nelle mente di una donna, Shonda… Sbaglio??? Ti spiego perché sto divagando: fra le mie rarissime perle (serie tv), che seguo, ce n’è una creata da lei: Le Regole del Delitto Perfetto. E io amo, amo, e amo quella serie!
Quindi spero che la guarderai anche tu, almeno potremo parlarne. E magari scriverci una fanfiction!
Finalmente passo alla recensione.
Non so chi sia Derek (quel porco!), ma già lo detesto. Odio l’idea di un uomo che ti sposa, sembra amarti e poi cade succube di un’altra. Perché non parlarne, prima? Perché non chiedere la separazione, il divorzio, insomma qualunque cosa! Qualunque cosa pur di non far vivere a una moglie certe umiliazioni.
Perché sono umiliazioni, davvero, e Addison ce lo mostra molto bene.
Ci mostra di essere andata a fare una scenata a Derek, mentre era in compagnia di Lei, l’altra, (a proposito, lei che ha detto?) ha fatto scenate un po’ ovunque, da quanto ho capito.
In ospedale, nel “nido d’amore” dei due piccioncini (traditori), immagino anche a casa…
Ma alla fine Addison se n’è andata. Era inevitabile.
Hai fatto un collegamento tra l’inizio e la fine, il “battello a vapore” che Addison odia, ora, perché è una delle cose che Derek ama. Lei non vede l’ora di scendere, non vede l’ora di non risalirci mai più, e non credo sia un caso se la fede nuziale, ciò che la teneva ancora legata a suo marito, arriva a farsi una bella nuotata proprio durante la traversata.
Oltretutto, la fuga di Derek è stata… da infame, passami il termine. Uno che si comporta così non è un uomo, a detta mia.
A presto! |