Non ci credo! Ha tentato di intrufolarsi anche nella Fabbrica di Babbo Natale? I recenti accadimenti devono averlo deviato un attimino. O magari (come pensano gli yeti) aveva intenzione di entrare e non aveva voglia di bussare come un normale visitatore. Un po’ come faceva il caro vecchio Frost, insomma. Certo, nonostante tutto, vedo che non ha perso il suo sarcasmo. È confortante.
Giuro, quando North ha detto a Pitch che sarebbe rimasto a dare una mano agli elfi, sono quasi cascata dalla sedia. Immagino benissimo i pensieri di quel povero disgraziato. Perfino Jack tremerebbe al solo pensiero di trascorrere del tempo chiuso in una stanza con un’orda di elfi di Babbo Natale.
Così, sembra proprio che Joey sia diventata un chiodo fisso per l’Uomo Nero. Pare non riesca proprio a pensare ad altro. Ha fatto quasi venire un infarto a North con la sua proposta di farle un regalo di Natale. È strano che né Nicholas né Jack abbiano seriamente preso in considerazione l’idea che Pitch sia definitivamente ammattito. Secondo me, senza avere abbastanza informazioni, qualche domanda avrebbero dovuto porsela. Non è mica normale che l’Uomo Nero pensi ai regali di Natale per una bambina.
Certo che l’idea di lasciare la sorveglianza del Re degli Incubi nelle mani di uno spirito dell’inverno dedito a battaglie a palle di neve e divertimenti vari non è stata propriamente una genialata. Quanto pensava sarebbe durato, prima di trovare qualcosa di più interessante di cui occuparsi? Probabilmente sarebbe stato più fruttuoso lasciare Pitch alle occhiatacce di Phil e Gustav: loro sì che sanno come sorvegliare.
Quindi è vero: Pitch e Joey hanno un passato in comune. Sono, in qualche modo, molto più legati di quanto non sospettasse Pitch stesso. Allora, effettivamente, la famiglia di Jonah deve essere sopravvissuta, o comunque lo deve essere la piccola Jill. Dopotutto, per quanto lo abbia rammaricato, aveva fatto un buon lavoro nel mettere in salvo la figlia.
E lui questo non lo può neppure sapere? Che cosa triste. In questo modo non avrà mai nemmeno idea di aver contribuito a salvare la sua famiglia. Insomma, lui è morto, pensando di essere stato assolutamente inutile fino alla fine, e invece non è così. È piuttosto ingiusto che debba rimanere all’oscuro dei fatti.
Ciò che dice Toothiana in parte è giusto, comunque. E Jack, come spesso accade, è un po’ troppo ingenuo: pensa seriamente che liberandosi di Pitch Black si libererebbero e affrancherebbero il mondo da incubi e paura? Peccato che la paura fa parte della vita, ed esisterebbe in ogni caso, con o senza un Uomo Nero a cui affibbiare ogni responsabilità.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto l’atmosfera un po’ sospesa e incantata della vigilia di Natale, mi è quasi parso di averla davanti, con i suoi odori e suoni particolari, con le sue luci (quelle che Pitch detesta così tanto perché gli rovinano “l’atmosfera” di sano terrore da fine d’anno).
Pitch può ancora controllare gli incubi, perfino quando non sono mandati da lui. Non ho idea se sia una notizia positiva o meno, ma almeno ha deciso di risparmiare una brutta nottata alla piccola Joey. Si è affezionato a lei? Nonostante non sia al corrente della loro parentela e quindi, per lui, rappresenti solo una bambina umana un po’ troppo diversa dagli altri e stranamente simile a sua figlia.
Oh, guarda, insieme sono davvero “teneri”, e anche un po’ “imbranati” nel relazionarsi con il prossimo. Sarà un’impronta “di famiglia” oppure semplicemente le esperienze passate che li hanno resi entrambi un po’ schivi? Ho idea che Joey sia la prima e probabilmente ultima bambina che mai riceverà un regalo di Natale direttamente dall’Uomo Nero. E credo anche che, in fondo, anche Joey si sia affezionata un po’ a Pitch.
Continuo a pensare che a Pitch farebbe piacere (se davvero possa provare piacere in qualcosa, come diceva Jack) sapere che una parte della sua famiglia è ancora viva. Ma capisco comunque le remore di Toothiana, che probabilmente si sentirebbe in colpa per aver provocato la probabile scomparsa di uno spirito. Uhm… un bel dilemma.
Ehi, il prossimo è l’ultimo. Immagino risolverà qualcuna delle mie “annose” domande ^_^
Amo la tua storia, sia nelle sue parti cupe e pesanti che in questi momenti quasi dolci. Sprazzi di umanità di uno spirito oscuro.
Ci sentiamo per l’ultimo capitolo, a presto!
Roiben |