Ciao!
Come promesso, rieccomi qua!
I misteri riguardo all'associazione nemica si infittiscono. Però strano che se la prendano solo con chi è collegato agli artigiani: ho paura che quello del rifornimento di armi non sia l'unico motivo, ma che ci siano segreti da coprire. Adoro i misteri!
Inoltre mi piace come hai descritto nei dettagli l'indagine della mente del testimone, e di come hai fatto in modo che i lettori venissero informati degli avvenimenti. E l'idea di lasciare testimoni in fin di vita con i ricordi alterati è davvero crudele, sono proprio curiosa di scoprire che faccia hanno questi nemici!
Yui di fronte all'abbigliamento di Ino ha avuto la mia stessa reazione! Sono felice di scoprire che non sono l'unica a pensarlo! Quella ragazza, quando la metterà la testa a posto...
Rispetto al prologo si nota subito che con questo capitolo siamo entrati nella storia vera e propria: stai curando molto bene i particolari (anche solo il fatto di aver riconosciuto Chouji come un Akimichi a partire dall'armatura!). Nel prologo aleggiava quell'alone di mistero, quasi ci fosse una spessa nebbia che non permettere di vedere nulla. Adesso invece la nebbia si dirada piano piano e i personaggi prendono forme e colori.
Un piccolo appunto da farti. Sottolineo in anticipo che non è un errore ma è colpa della mia pignolaggine e lo faccio sapere agli autori ogni volta che leggo una fanfic. Quando leggo le fanfiction in italiano, vedere parole straniere (che non siano nomi propri) mi da un pochino fastidio. Sabaku no Gaara letteralmente significa "Gaara del Deserto", perciò non credo vada considerato come un cognome. Comunque non è una cosa grave, sono io che sono fissata!
Ma che ci fa Yui in una caverna sotterranea? Credevo che qualcuno si sarebbe preso cura di lei, che lei andasse a chiedere aiuto e si integrasse in qualche villaggio! Invece ha deciso di no. Capisco che è passato solo un mese e spesso le esperienze traumatiche danno alla testa, ma lei sembra ben organizzata e sono curiosa di scoprire i suoi piani per il futuro!
Le considerazioni che fa riguardo al passato mi hanno convinta: Yui mi piace come personaggio. Non è la classica protagonista piagnucolona, che dopo gli eventi tragici passa il tempo a farsi consolare e sviluppare capacità improbabili dovute allo shock della perdita. Lei invece fa auto ironia e soprattutto il suo dolore è molto realistico.
Suo fratello non mi convince, temo che non abbia la coscienza proprio pulita. Però se sapeva dell'attacco poteva salvarsi assieme alla sorella! (Immagino abbia avuto i suoi motivi, perciò giudicherò quando sarà il momento. Ma per ora sono arrabbiata con lui!)
Quindi lei utilizza l'Arte del Metallo! Davvero interessante, e utile, le farà risparmiare molti soldi in kunai e shuriken! Visto poi che vive in una grotta nel deserto, già farà fatica a guadagnarsi il cibo.
Questo capitolo primo mi è piaciuto davvero tanto. E tranquilla, ho apprezzato il fatto che non sei partita con la descrizione della protagonista. Leggere capitoli uno che iniziano tutti con "Era una ragazza di nome xx, i lunghi capelli xxxx e gli occhi xx. Il fisico è così e così e il suo carattere così" è noioso dopo un po'. Sinceramente preferisco evincere la traccia psicologica dei personaggi dai loro gesti, pensieri, dal modo in cui guardano gli altri e organizzano le loro giornate. Se dovrò aspettare il capitolo due per sapere il colore delle scarpe non me ne farò un problema! Nella mi storia originale la protagonista l'ho descritta nel prologo (che era neonata) e poi ho solo accennato al colore dei capelli nel capitolo quattro perché è scritta in prima persona, e qualcuno che si auto descrive è un po' strano.
Volevo anche farti sapere che le domande che si fa Yui riguardo alla lettera stavo per farle io a te, un secondo prima di leggerle! Questo personaggio la pensa molto come me, e per questo mi sta coinvolgendo ancora di più!
Spero di non essermi dilungata troppo. Se in questo periodo recensisco o rispondo con un po' di ritardo è a causa degli esami imminenti, quindi scusami!
Un saluto! |