Il bello della scarsità di informazioni che Kurumada dà di alcuni personaggi e che permette di scegliere lo sviluppo che più ci aggrada. Di Natassia e dell'infanzia di Hyoga sappiamo pochissimo: sappiamo che erano profondamente legati e che hanno compiuto un viaggio in nave che è costato la vita a Natasha.
Da qui è tutta assoluta libertà e chi scrive ha solo l'incombenza di essere credibile.
Per quello che ho avuto modo di leggere, tu ci sei riuscita. Di fronte a una ragazza madre, la famiglia essenzialmente si trova di fronte a due scelte accettare o rifiutare entrambe con le dovute premesse credibili. Una famiglia composta di sole donne, con tutta la passionalità che si riscontra nei romanzi russi ottocenteschi. O almeno è così che dicono - che i russi siano gente di pancia.
Mi piace molto anche il tuo stile pulito, senza eccessi di fronzoli che personalmente mi urtano non poco in quanto appesantiscono appesantiscono troppo lettura.
E.

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Gioia, gioia, gioia.. Tantissima gioia nel ritrovarti qui! *O*
E anche tantissimo dolore, vista la drammaticità di questo primo capitolo.
Ricordo che qualche tempo fa mi raccontasti di questo tuo progetto e sono felicissima che tu abbia deciso di portarlo a termine: Sono d'accordo con te, un personaggio bello come Natassia merita un degno background, una vera storia che renda giustizia alla sua forza e al suo coraggio; sono curiosa di sapere che cosa le accadrà, quali avventure dovrà affrontare e come saranno i primi anni assieme al suo adorato figlioletto.
Naturalmente ho grandi aspettative e so che tu non mi deluderai. <3
Ovviamente il tuo stile è sempre scorrevole, delicato e sofisticato (grande invidia, ma come fai a scrivere così bene) senza mai essere pomposo o pesante. la drammaticità di questo primo capitolo era necessaria, immagino. del resto, a quell'epoca non erano certo benviste le fanciulle che rimangono incinte del primo forestiero incontrato (e ti prego, dimmi che non è nonno Kido.. Non ce la faccio ad immaginare un vecchiazzo lurido come lui con quell'angelo di Natassia ç__ç) e anche se fa male, purtroppo non mi sarei aspettata una reazione diversa da parte della madre di Natassia.
Certo, confidavo un po' di più in sua sorella: speravo che Olga le sarebbe stata vicina e, invece, anche se lei desidererebbe che Natassia si liberasse del bambino; probabilmente non per cattiveria, ma per paura e perchè legata ai pregiudizi della madre.
Povera, adesso Natassia è davvero rimasta sola, con un bambino in grembo ed un crocefisso fra le mani... Quel famoso crocefisso che noi conosciamo molto bene.
Bravissima, è stato un grande ritorno... E sono davvero curiosa di leggere il resto.

A prestissimo, my dear, e intanto ti do un super abbraccio <3

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Ciao soffio di nebbia,
ho letto con attenzione il primo capitolo di questa tua longfic e debbo dire che mi è piaciuto moltissimo.  Parli un personaggio che apprezzo molto, e che seguo già nella raccolta di racconti di una bravissima autrice, Little_Lotte. Sono felice quindi di seguire un'altra opera che parla di Nastassja, la mamma di Hyoga.
Perfetto lo stile, curato e fluido, senza errori.
Perfette le scene da te rappresentate, molto verosimili: le ragazze-madri nei paesini a tutt'oggi non se la passano molto bene, figuriamoci negli anni '80 in piena URSS.
I personaggi li hai già delineati molto bene: la rigida ed impietosa madre, la sorella debole e un po' vigliacca... la paura di Nastassja, nonostante il suo immenso coraggio di far nascere la sua creatura, rimanendo da sola, abbandonata e reietta da tutti.
La promessa di una nuova vita, una pura luce di bellezza.
Mi hai profondamente commosso.
Continua così.
Complimenti ed alla prossima!
Lou
 

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