Recensioni per
Senza voltarti indietro
di Mitsuki91
Recensione premio |
Passo qui a recensire in ritardissimo dopo aver letto la storia giorni e giorni fa, ma non aver avuto voglia di scrivere qualcosa :') |
Ciao! Eccomi qui, in un attimo di respiro concesso dalla scuola... Che dire? Magnifica, ogni frase sembra una scala che si dilata, un gradino verso la luce per Lily e il un gradino in giù verso l'oscurità per Severus. Ammetto che entrambi i personaggi non sono tra i miei preferiti, anzi tendo ad evitare le loro storie, però nel tuo racconto sembrano così fisici, vivi, come a guardare veramente un litigio tra due persone. Mi sono sentita parte di questa "battaglia" tra oscurità e luce, tra amore e amicizia, tra giusto e sbagliato. L'ultimo pezzo ci sta benissimo, chiude il tutto con una sensazione dolceamara piena di consapevolezza di quello che succederà di li a poco... |
Vincitrice del “Premio Introspezione” al contest Via dalla notte infinita
Parto col dirti che per stilare la valutazione ho riletto più e più volte la storia e da ciò ho dedotto che non si tratta di una storia immediata: per essere compresa realmente ha bisogno di essere letta più volte; a una prima lettura può lasciare disorientati, confusi da questo limbo in cui si è stati inghiottiti e dall’apparente contraddizione della protagonista – che da un lato vuole tutelare se stessa, da un altro Severus e da un altro ancora, nel finale, il mondo magico intero. Trovo che questa sensazione straniante sia dovuta alla scelta della seconda persona, che in un certo senso “falsa” il flusso di coscienza, travestendolo da narrazione fredda e distaccata; credo che la narrazione in prima persona, anziché in seconda, sarebbe stata più indicata per questa storia, perché avrebbe reso diretto il rapporto tra protagonista e lettore – senza filtro, è chiaro di essere dinanzi a qualcosa di complesso, contorto, in parte anche incoerente, ossia i pensieri di un’adolescente che tenta di resistere alla tentazione di voltarsi indietro. Questo discorso è motivato anche dal fatto che la tua seconda persona è in effetti “molto prima”: il narratore srotola le sensazioni di Lily, le vive assieme a lei proprio come se in realtà fosse lei – questa coincidenza tra narratore e personaggio rende quell’effetto straniante di cui ti ho parlato, perché a una prima lettura, sulla base della narrazione in seconda persona, il lettore non si aspetta i pensieri nudi e crudi del personaggio, ma si aspetta una loro versione “filtrata” o comunque “moderata” dal narratore. La scelta della seconda persona, essendo un ibrido tra la terza e la prima, è sempre di difficile gestione, quindi ciò che ti sto dicendo non vuole essere una critica, bensì un’analisi di un aspetto dell’impostazione stilistica che non mi ha convinta del tutto. Analizzando gli altri aspetti dello stile, direi che l’elemento caratterizzante è la scelta di fare molto uso dei capoversi e di avvalerti del corsivo per dare risalto a talune espressioni. Il corsivo è stato utilizzato benissimo, metti l’accento sulle espressioni più vive, quelle che hanno un sapore particolare per l’intera storia, quindi da questo punto di vista hai fatto davvero un ottimo lavoro! Riguardo all’utilizzo dei capoversi, cui si unisce una sintassi molto semplice, trovo che nel complesso diano il giusto ritmo alla narrazione: è martellante, così come martellanti sono i pensieri che affliggono la protagonista. In alcune occasioni, che ti riporto di seguito, trovo però che tu abbia fatto un piccolo abuso di questa tecnica, andando a spezzare periodi che sarebbero stati più incisivi rimanendo interi:
Titolo Senza voltarti indietro riassume perfettamente il contenuto della tua storia: la tua Lily è determinata e decide di non rinnegare la propria scelta, di non voltarsi indietro per nessuna ragione e in nessun momento. Inoltre, trovo sposi bene anche con il tono complessivo del racconto, che sembra “calare” sulla tua protagonista quasi come una sentenza di condanna – e il titolo un po’ evoca questa sensazione, perché è secco, crudo, è una sentenza che non ammette repliche, potrebbe addirittura essere letto in maniera categoria e imperativa: una sorta di “non ti volterai indietro” che Lily dice a se stessa. In più, è un titolo incisivo, che probabilmente ha il pregio di attrarre lettori: anticipa dei contenuti e allo stesso tempo lascia nel limbo dell’incertezza, generando curiosità, i contorti di questi contenuti – un ipotetico lettore può intuire che la storia sia incentrata su un cambiamento, su una svolta, su una scelta operata, ma non può sapere a chi appartenga questa situazione, né di cosa concretamente tratti; un mix che trovo ottimo. In conclusione, quindi, trovo che il titolo sia davvero indovinato, bravissima! Trama (coerenza, credibilità, sviluppo) e trattazione del tema del contest Parto dalla trama. La tua storia è più che altro un flusso di coscienza, in cui tuttavia si mescolano azioni – mostrate indirettamente al lettore – che lasciano intuire quale sia la trama alla base del flusso, cosa dunque stia accadendo alla tua protagonista. Scelta forte per immergere il lettore nel contesto è proprio la battuta iniziale, che è un chiaro riferimento alla questione razziale e, presumibilmente, al momento dell’opera originale in cui Severus insulta Lily. Da questa scelta forte in poi, il lettore perde completamente contatto con la dimensione spazio-temporale del racconto, tutto svolto nel cuore di Lily (passami l’espressione!), l’ancoraggio all’opera originale può tuttavia lasciare intuire che tutto si svolga negli anni a Hogwarts o addirittura durante il solo quinto anno – sicuramente un pregio della storia è che per comprenderla e sentirla propria non è necessario avere chiarissima la contestualizzazione; non è una caratteristica scontata e credo dunque che tu sia stata molto brava nella gestione del flusso di coscienza in relazione al background. Il crescendo di emotività dall’inizio alla fine è palpabile, e ingloba il lettore nella dimensione della storia, esplodendo del tutto in quella conclusione al sapore di postilla finale – quasi come se tu avessi deciso di aggiungere un momento per mostrare lo stato d’animo rinato della protagonista. In relazione proprio alla conclusione, l’unica nota dolente trovo stia nella sua brevità, che la fa apparire “frettolosa”, e difatti sembra essere più una postilla, che una conclusione vera e propria; come detto, non manca in emotività, ma, in coerenza alla lunga introspezione che accompagna il lettore lungo tutta la storia, sarebbe forse stata una scelta più forte quella di dare al momento finale pari spessore e profondità. In relazione proprio alla conclusione, c’è qui una sorta di contraddizione che fa vacillare, almeno in quel punto, la coerenza della trama:
Concludendo con la trama, oltre i pochi appunti riportati, l’ho trovata nel complesso ben sviluppata – nella misura in cui è ben sviluppato il crescendo emotivo della protagonista in relazione al tempo che passa – e tutto sommato coerente a se stessa, oltre che bene ancorata all’opera originale (Lily va avanti senza Severus). Passando alla trattazione del tema, hai fatto un buon lavoro! L’introspezione è tutta basata sul momento in cui la protagonista prende atto di un problema e della necessità di risolverlo; il lettore è difatti chiamato ad affrontare assieme a lei questo voltare pagina, questa svolta necessaria nella propria vita. Ai fini del contest, avrebbe fruttato dedicare più spazio a quella conclusione un po’ frettolosa, e quindi mostrarla ancora più chiaramente, la protagonista rinata. Tu hai scelto di soffermarti di più sul tormento che sulle sensazioni positive insite in una rinascita, ma questo è dovuto anche al fatto che hai narrato assieme sia il tormento vissuto che la svolta in sé, quindi in un certo senso hai avuto meno “spazio” per concentrarti su un unico elemento. L’elemento forse più debole in relazione al tema del contest è il fatto che, a tratti, appaiano confuse le motivazioni che spingono Lily alla svolta: un po’ per se stessa, un po’ per Severus, un po’ per il mondo magico – ognuna di queste cause scatenanti rappresenta uno scenario diverso. Nel complesso, comunque, come ti ho già anticipato, il tema del contest sicuramente c’è. Aggiungo qui una piccola considerazione sulla canzone utilizzata: davvero bene inserita, sembra essere stata scritta per la tua storia! Caratterizzazione e IC dei personaggi Unici personaggi della tua storia sono Lily e Severus, quest’ultimo caratterizzato attraverso le sensazioni di Lily, tuttavia molto presente e molto ben delineato. Partendo proprio da Severus, direi che con lui hai fatto davvero un ottimo lavoro! Pur attraverso gli occhi di Lily, è possibile rintracciare quell’adolescente incline alle arti oscure, corrotto troppo presto dal fascino del potere e del male. Allo stesso tempo, è palpabile l’amore-ossessione che nutre per Lily, quel baratro in cui casca quando resta senza di lei, l’egoismo insito nel personaggio che lo porta a esigere da Lily, seppur solo attraverso l’atteggiamento, un affetto diverso da quello amichevole. Ho trovato Severus perfettamente IC, molto coerente alla controparte cartacea; ne hai messo in evidenza i tratti fondamentali: amore per Lily, amore per le arti oscure, egoismo, contraddizione – “Perché io dovrei essere diversa?” – e perdizione. Bravissima! Passando alla protagonista, trovo tu abbia narrato una Lily molto, molto umana, a tratti forse un po’ troppo “adulta” per i suoi quindici/diciassette anni, ma a tale proposito si può tranquillamente obiettare che tutti gli adolescenti della Rowling sono, in tanti frangenti, “poco” adolescenti. Hai sviluppato molto bene il suo tormento e il suo affetto per Severus, così come hai mostrato bene i suoi sensi di colpa – quel martellante “non sei quella giusta” che ripete a se stessa: non essere quella giusta sembra quasi essere la giustificazione usata per allontanarsi da lui. Molto coerente alla Lily originale la forza d’animo che guida la tua protagonista, che le concede il lusso di riuscire a non voltarsi indietro, IC anche il riferimento alla questione razziale e alla scelta di combattere per il bene. L’unica nota dolente della caratterizzazione è che talvolta Lily appaia, come ti ho già anticipato, in contraddizione con se stessa: sente di agire per il proprio bene, poi per quello di Severus, infine per quello del mondo magico. La mia sensazione, che credo sia poi la reale interpretazione della storia, è che Lily agisca soprattutto per se stessa, perché non è disposta a sacrificare il proprio cuore all’amico – in un certo senso, è come se Lily conoscesse l’egoismo di Severus e percepisse su di sé un ricatto morale a cui non vuole sottostare. A tutto ciò però si mescolano i continui rimandi alla salvezza di Severus – reale motivazione o solo senso di colpa per averlo lasciato cadere nel baratro? – e il riferimento finale al bene del mondo magico, un riferimento molto forte perché è quello conclusivo. Se questo insieme fosse stato narrato ponendo l’accento sulla contraddizione/confusione/incertezza, dunque esplicitando anche l’eventuale senso di colpa o la paura o qualsiasi altra sensazione, la caratterizzazione non ne avrebbe risentito, così come non ne avrebbe risentito se la narrazione fosse stata in prima persona – la confusione/incertezza sarebbe stata frutto del tumulto interiore della protagonista. In mancanza di ambedue le situazioni, il lettore può in taluni punti essere stranito da questa Lily un po’ in bilico. Al di là di questo appunto, la caratterizzazione è buonissima e sicuramente molto approfondita: la tua Lily potrà in alcuni punti apparire un po’ confusa, ma è certamente reale. Bravissima! |
Molto ansiogena questa flash, lo stile rispecchia un flusso di pensieri continuo, febbrile, concitato; si sposa con lo stato emotivo di Lily, donna forte che prende una scelta consapevolmente, certa di cosa non vuole e di quello che sarà costretta a fare se Severus passerà al lato oscuro. A proposito di oscurità: si vede che hai posto l'accento fra le diversità dei personaggi; Lily esce dal baratro, Severus, invece, ci affonda sempre di più, nel buio. Penso che tu l'abbia centrato in pieno, appare attraverso la mente di Lily, ma lascia le sue impronte nitide, a cominciare dall'esitazione sulle sue labbra, quando non sa cosa rispondere a colei che ama. |