Buongiorno Caterina, e ben ritrovata!
Ho notato la tua Fic ieri sera sul tardi, ma solo adesso ho avuto modo di poterle dare uno sguardo ed arrivare a recensirla.
Come ti avevo già detto nella precedente storia, il tuo stile di scrittura mi affascina, così come le idee che proponi nelle tue storie.
Questa, nel dettaglio, è davvero molto bella, molto forte, dai contenuti crudi mascherati dal velo di dolcezza e malinconia che può essere l'amore di un figlio.
Devo dire che sono tutte e tre molto belle, è difficile capire quale sia la più bella, quale mi abbia rapito di più.
Forse quella di Gale, poche parole che racchiudono tantissimi sentimenti, dei buoni propositi, che ci spinge a guardare il nostro bel minatore del Distretto Dodici sotto una nuova luce, più docile rispetto a quella ribelle che abbiamo potuto conoscere tutti.
O forse quella di Prim, la nostra dolce Primrose, la cui vita è sempre stata un gioco d'azzardo, il cui pensiero profondamente provato dalla mancanza effettiva di un padre ma soprattutto di una madre.
Quella di Finnick J. è stata quella che forse mi ha convinto di meno, troppo focalizzata sulla descrizione fisica del padre, nonché sulla tristezza della madre.
Appunto, Annie è forte, e lo sarà ancora di più per Finnick J., non solo per lei o per lui, ma anche per il suo amato Finnick. Adoro immaginarmela con un sorriso sul volto, forte dell'amore che prova per il figlio e che, ovviamente, viene prontamente ricambiato. Non me la immagino a piangersi addosso, almeno non con il piccolo presente.
Il titolo è azzeccatissimo, mentre per l'impaginazione dovresti fare ancora abbastanza pratica. Nulla di personale, ovviamente, ma questa risulta abbastanza disturbante, almeno per i miei occhietti e la mia mente appena svegli.

Ti porgo i miei più sentiti complimenti, dunque, per la storia in generale e per l'impegno che impieghi nei tuoi scritti.
Spero di rivederti presto!
_Gia