Recensioni per
Memorie della Casa di Finwë
di SkyEventide

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/04/20, ore 17:31
Cap. 9:

E rieccomi, questa volta senza recuperare dal dimenticatoio roba mezza iniziata XD

Mi piace un sacco vedere i personaggi "famosi" del legendarium da occhi esterni, non so spiegare il perché e il per come, ma non sempre sento il bisogno di stare nella loro testa, ma di vederli da fuori? Con occhi estranei, ma di estranei che li hanno conosciuti o hanno vissuto al loro tempo? Oh yes. Datemi tutto.

Per questo, il racconto mi ha attirata subito.

Non è nuova, almeno per me, questa visione di Feanaro. È quello che immagino, ma mi piace sentirlo dalle parole di qualcuno che ha combattuto per lui, e mi piace quel continuo confronto tra le tracce di "grandezza" che possono sembrare tanto ammirevoli negli Esiliati superstiti e quanto quella grandezza fosse molto più... grande in Feanaro.
E in questo confronto continuo emerge tutta l'ammirazione che prova il testimone, meglio di qualsiasi altra analisi più razionale magari. C'è un che di poetico nel linguaggio, certo, ma non è una barriera, ma uno strumento per avvicinare di più ai sentimenti di chi parla e sentire quasi in prima persona quelle sensazioni che lui prova.

Aiut, faccio davvero fatica a mettere in frasi di senso compiuto quanto mi piaccia questa testimonianza!

Poi, forse sembra un volo pindarico, ma sin da bambina sono una fan di Napoleone (colpa del quadro di Jacques-Louis David al passo del San Bernardo: tra cavallo impennato e mantello svolazzante non ci ho mai capito nulla, sin da bambina) quindi leggere questa frase mi ha ricordato "Il Cinque maggio":
Pensare che un tale spirito ha camminato su questa terra
I feels, cosa sono? Feanaro e Napoleone si tolgono qualche centimetro di altezza e anche un po' di altri dettagli insignificanti, ma il parallelismo nelle parole di chi li ha visti mi ha colpita. Forse è anche quello che mi rende difficile spiegare cosa mi trasmetta questa storia.
"Il Cinque maggio" mi fa piangere come una bambina, quindi, be', capisci l'effetto che mi ha fatto arrivare alla fine di questo racconto :°D

Mi è piaciuto, tanto tanto tanto, e sono contenta che tu lo abbia postato!

Alla prossima,

Kan

Recensore Veterano
23/05/16, ore 20:12
Cap. 9:

Eccomi,
arrivo a commentare anche quest’ultimo capitolo!
Mi è piaciuto davvero tantissimo: è un’idea interessantissima e molto particolare!

Ho amato come hai reso la voce di questo noldo, di questo guerriero tra i tanti che hanno combattuto tra i seguaci di Feanaro.
Mi piace come nonostante non si sappia il suo nome, o la sua storia precisa, è la sua esperienza, è ciò che ha da raccontare che riesce a renderlo reale.
E’ qualcosa di veramente difficile da rendere, e tu ci sei riuscita alla perfezione!

E’ perfetto il modo in cui hai reso la voce di questo personaggio, e il modo in cui si rivolge al suo interlocutore.
Prima quasi formale, pronto a ricordare ma ancora un po’ esitante…
E poi, quando arriva a parlare veramente di Feanaro, di cosa ha fatto, e come è stato combattere al suo fianco, allora il racconto si arrichisce, diventa sempre più dettagliato, più intenso.

Mi ha colpita tantissimo come hai reso il modo di esprimersi di questo noldo: il modo con cui ricerca e usa ogni parola, le immagini che evoca, i ricordi su cui si sofferma.
E’ proprio il modo in cui mi aspetterei di sentir raccontare un noldo!
Davvero, è stato quasi come sentire la sua voce alzarsi nella foga del racconto: complimenti davvero, Sky!

Mi è capitato di chiedermi quali fossero i pensieri dei seguaci di Feanaro, come lo vedevano, cosa li avesse spinti a seguirlo, e questa storia è stata una risposta veramente interessante.
Non c’è solo Feanaro come figura totalizzante, ma ci sono tante, tante sfaccettature di com’era Feanaro, e delle sensazioni che provava chi si trovava vicino a lui.

Questo noldo ammira immensamente Feanaro, ed è più che pronto a cantare le sue lodi, ma è anche pronto a riconoscere quanto fosse imprevedibile Feanaro, quanto in sua presenza si provasse sia profonda ammirazione sia timore.

“C’era una vibrazione in lui, la provavo ogni volta che gli stavo vicino. Alcune volte aveva solo bisogno di sollevare una mano per farti obbedire, solo uno sguardo per farti sollevare il mento. Non ho mai sentito di nuovo un tale sguardo.”

Questa penso sia la chiave di tutto ciò che sente questo noldo, e di ciò che lo ha spinto a seguire Feanaro.
Feanaro per lui era un condottiero senza pari, era colui che poteva comandare le volontà con un gesto, con uno sguardo.
Mi ha colpita veramente come ti sei soffermata proprio sulle sensazioni date dallo sguardo di Feanor, dalla consapevolezza che avevano gli altri Noldor del fuoco che gli ardeva dentro.
Sei davvero riuscita a catturare quella che doveva essere la visione di lui dal punto di vista elfico, ed è qualcosa di veramente particolare!


Ed è stato anche questo suo essere irraggiungibile, irripetibile, che ha affascinato tanto questo elfo, e con lui tanti altri.
Non poteva non seguire Feanaro , non poteva non affiancarlo se lui lo domandava, e ora non può non rimpiangere qualcosa di così incredibile, soprattutto non dopo averlo conosciuto.

Ed è bellissimo come questo racconto riesce a mostrare anche qual’era lo stato d’animo di tutti gli altri noldor che come lui hanno seguito Feanor: alcuni timorosi, altri che preferivano non parlare e ricordare soltanto, alcuni anche assaliti dai dubbi, forse.
Ma tutti toccati in maniera simile dalla figura di Feanaro.

Ed è significativo il modo in cui il finale ritorna più pacato e esitante, come l’inizio: di sicuro questo noldo aveva anche tante altre cose da dire, ma le parole non gli bastano, e, mi è parso di sentire, torna anche il peso di questi eventi, e del fatto che ormai siano passati.

Complimenti davvero: mi è rimasta veramente impressa la figura di questo noldo, e ho amato come sei riuscita a dargli una voce e a raccontare attraverso i suoi occhi non tanto gli eventi della Prima Era, ma semplicemente le sensazioni di chi ha deciso di ascoltare la voce di Feanaro ed è partito con lui per la Terra di Mezzo.
Un racconto meraviglioso, sul serio, complimenti!

Mi sono piaciuti davvero molto questi tuoi due esperimenti in prima persona, e ne leggerò volentieri altri, se ne scriverai!

In ogni caso, spero davvero di leggere presto il prossimo capitolo di questa raccolta!

A presto!
Tyelemmaiwe

Recensore Master
20/05/16, ore 22:31
Cap. 9:

Oddio, sei già di ritornoooo! Ho dovuto rileggere due volte il titolo in homepage, tanto non ci potevo credere... Che meraviglia! *squittisce*.
Questo sì che è un espediente particolare, e mi piace veramente tanto.
A parte il fatto che riesco perfettamente a immaginare il personaggio, e lo immagino mentre racconta di Feanaro a Pengolod (magari non era questo il tuo intento, ma io ho visualizzato in questo modo la scena e l'ho vista benissimo, in maniera incredibilmente dettagliata) ma comunque, stupendo, stupendo Feanaro visto con gli occhi di un Noldo qualunque, uno dei suoi seguaci più leali.
La descrizione che ne fa è potente, spassionata, verissima. Almeno secondo me.
La sua ferocia in battaglia, il suo sguardo che si "sente"... Oh, come lo immagino! La potenza della sua voce, del carisma dei suoi gesti... E quella potenza che attrae e spaventa a un tempo... Da parte mia posso dire che è stolto chi ha paura di Feanaro, ma sono odiosamente di parte, tu lo sai.
Bellissimo il rispetto, la reverenza con cui il Noldo (posso chiederti se è un personaggio che hai approfondito, nei tuoi Headcanon, magari a cui hai dato un nome?) parla di Feanaro... Davvero, è qualcosa di toccante.
Le sue parole a proposito del fatto che nessuno mai in Endore sarebbe riuscito a scolpire una pietra tombale degna di lui (nemmeno in Aman, aggiungo io, a meno che non se la fosse scolpita da sé in anticipo e beh, anche no!) insomma, quasi quasi ora posso esser fiera e smettere di scoppiare in lacrime a quel "e non ebbe né tomba né sepolcro" che mi fa star male ogni volta che lo leggo!
Perdonami, questa recensione sta assumendo toni enfatici ed è piuttosto uno sclero, ma davvero, al di là dell'esperimento riuscitissimo, credo di cogliere in pieno Feanaro in ogni parola del personaggio.
E il finale, poi... Ma quanto è esplicativo? Oddio, ce lo vedo proprio, quest'Elda che a sentirlo parlare sembra duro e temprato da anni innumerevoli, guerre sanguinose (ho idea si sia fatto tutti e tre i fratricidi, o sbaglio?) che piange in silenzio alla morte di Feanaro e oddio, la sola idea mi spezza il cuore.
Credo di star dicendo cose terribilmente senza senso, quindi è meglio se chiudo. Ma davvero, davvero, mille complimenti!
A risentirci presto, spero, un grande abbraccio!

Mel