Ehila Xeph,
che dire, per me è solo un onore essere citato nei ringraziamenti e poter recensire ogni volta questa splendida storia (magari non sono sempre puntuale, questo te lo concedo ;) ), che mi sta appassionando sempre di più e che ha un protagonista davvero ben costruito.
Di solito parto sempre dall'inizio, nelle mie recensioni, ma stavolta preferisco partire dal fondo (ma è veramente possibile parlare di un inizio e di una fine? Il tempo è ciclico, come pensavano i greci, o è lineare, secondo il pensiero di Sant'Agostino?) perché... beh, sono morto dal ridere nel leggere le ultime righe del capitolo, davvero; anzi, sto ancora effettivamente ridendo per il tiro mancino giocato da Rias a Zayden, che è, a mio avviso, un colpo di genio della ragazza, perché riuscire a fregare una persona come Zayden ha un coefficiente di difficoltà altissimo (Aizen sta per caso dispensando lezioni in tal proposito?) e lei ci è riuscita con un metodo alquanto brillante: lo sfruttamento di un legame affettivo, che in questo caso è rappresentato dal profondo affetto che prova il ragazzo nei confronti di Asia. E pensare che il povero Zayden era riuscito persino a resistere alla tecnica seduttiva di Rias, roba non da tutti, peccato che tutti abbiano il proprio tallone d'achille e che lui abbia a che fare con gli esseri che reincarnano la perfidia e che sono maligni per natura, true story bro... Ma in fondo sono profondamente convinto che non gli dispiacerà neanche tanto la loro compagnia, come penso non gli dispiacerà venire coinvolto nella piccola scaramuccia con Raiser, forse sarà lui stesso ad intervenire, ma non voglio sbilanciarmi, dipende da come hai deciso di impostare la vicenda. Inoltre potrebbe anche riuscire a migliorare il rapporto con il gruppo che Gremory, la lunga chiacchierata che si sono fatti lui e Rias rappresenta il primo piccolo passo in vista di ciò (un piccolo passo per Zayden, un grande passo per gli Inferi (?) ).
Ho introdotto la conversazione tra i due ed essa rappresenta uno dei due filoni narrativi di questo capitolo, sebbene ne racchiuda un altro, il nero cacciatore Zamiel. Ma procediamo con ordine, devo confessarti che ho apprezzato particolarmente questo loro dialogo, perché non solo simboleggia uno spcie di ramo di ulivo tra il Sekiryutei e la erede dei gremory, ma soprattutto perché è un dialogo molto maturo, molto professionale e ci sarebbero anche tanti altri aggettivi che ora sfuggono alla mia mente, ma hai tirato fuori dal cilindro un coniglio davvero pregiato, Xeph, complimenti. E non è solo il fatto in sé, è anche il modo in cui si sono espressi entrambi i personaggi, Zayden risulta un ragazzo normalissimo, gentile e premuroso verso quella che sembra quasi la sua sorella minore (cit. Rias), in netto contrasto con lo spirito indemoniato visto nel capitolo precedente dove ha massacrato otto preti ed un caduto; e ciò simboleggia perfettamente la sua mente, perennemente divisa tra la luce e l'oscurità, tra l'innocenza e la crudeltà, come le due facce della stessa medaglia. Con Rias ride, scherza, si stuzzicano a vicenda, raccontano episodi del proprio passato, Zayden sembra subire una profonda metamorfosi, come se la diavola fosse Iside e il ragazzo Lucio (è un riferimento alle metamorfosi di Apuleio). Tuttavia la cosa può anche essere ribaltata, perché la stessa studentessa del terzo anno sembra perdere l'arroganza e l'aria di superiorità che l'aveva contraddistinta precedentemente, dando spazio ad una Rias dolce, premurosa, quasi affettuosa; mi ha molto colpito quel gesto verso metà capitolo se non sbaglio, dove lei gli prende le mani e gli infonde calma, serenità, sensazioni che non prova realmente da tantissimo tempo, costretto com'era a sfuggire continuamente al lungo braccio di Thanatos. Inoltre, è anche da evidenziare, come tu stesso hai fatto, che Rias sta incominciando a prendere coscienza del fatto che anche lei è dotata di cervello e sta imparando ad usarlo.
Zamiel: un demone di classe suprema, dotato di un potere talmente smisurato da essere paragonato a quello dei quattro grandi Satana (super demoni inclusi o esclusi?) e, quindi, un avversario davvero difficile da battere e da uccidere; la vendetta non sembra un obbiettivo così facile da raggiungere, per Zayden, sebbene essa non sia il suo unico scopo. Tutti temono il cacciatore nero, sia negli Inferi, che nelle altre zone di influenza, nessuno sa dove esso sia e che cosa abbia fatto dopo il famigerato disastro in cui persero la vita i genitori di Zayden; io stesso me lo chiedo e mi chiedo quale sarà il suo ruolo in tutto ciò, perchè abbia deciso di uscire di scena, sebbene qualche idea già ce l'abbia (far calmare le acque? Far abbassare la guardia ai propri nemici? Organizzare una sorta di rivoluzione o preparare un esercito?), e quali siano i suoi poteri. Ho visto Hellsing, ma l'opera citata dal generale tedesca proprio non me la ricordavo, così come non conosco l'opera lirica tedesca, sono socraticamente ignorante di ciò, sebbene dalle note d'autore sembra promettere molto bene.
E ora passiamo al secondo filone narrativo, anch'esso espresso in modo superlativo; sto ovviamente parlando di Asia, che sembra essersi già integrata nel gruppo Gremory e che pare non aver minimamente risentito della reincarnazione in demone, in barba a tutte le mille preoccupazioni che il povero Zayden si era fatto. E non solo ciò, la ragazza è entusiasta della nuova vita che si appresta a condurre, tra libri di scuola, torte giganti e contratti demoniaci, con qualche raiting game nel mezzo, giusto per svagarsi un po'... e ciò sembra riflettersi anche sul comportamento di Zayden, che accetta passivamente di far parte del club di ricerca dell'occulto. Tuttavia mi è sorto un dubbio: che rapporto ci sarà tra Zayden e Asia? Perché fino ad ora lui mi è parso come un fratello maggiore per lei, quindi sono abbastanza curioso di sapere ciò.
Bene, è tempo di saluti, questo breve arco narrativo si è concluso, il prossimo sta per avere inizio e non vedo l'ora di poterlo leggere; alla prossim puntata, mon ami, che la forza sia sempre con te.
Un saluto,
Zephiel |