Ciao! ^^
Innanzitutto, piacere di conoscerti e ben ritrovata sul fandom, anche se non sono proprio la persona più adatta ad accoglierti visto che, da quanto ho potuto notare, se qui da mooolto più tempo di me! ;)
Non sono un’amante della SasuSaku, anzi, penso che non riuscirò mai a vedere quei due assieme, tuttavia Sarada ha da subito catturato la mia attenzione e anch’io sono stata invogliata a saperne di più riguardo al rapporto con il padre. I primi capitoli del Gaiden hanno mandato in fumo tutto il mio entusiasmo, allontanando Sasuke da Sarada (ed è questo uno dei tanti motivi che mi ha spinto a NON proseguire la lettura); perciò sono davvero molto sollevata che tu abbia deciso di tenerlo vicino a lei per accompagnarla durante la crescita.
Partendo dalla prima drabble, ho trovato Sasuke molto IC; il caro Uchiha non è affatto tipo da scenate strappalacrime, piuttosto dev’essere stata una notizia tanto sconvolgente quanto destablizzante per lui e trovo che quella “mancanza di entusiasmo” cui hai accennato sia molto azzeccata alla situazione. D’altronde un figlio significa molto per Sasuke, è come se, in un certo senso, quella nuova vita rappresentasse anche un nuovo inizio, una sorta di purificazione dell’animo che gli permette di andare avanti e gli dona un motivo per continuare a sperare: quel piedino che lo fa sorridere ne è la conferma.
Ho trovato molto tenero il momento successivo al parto. Hai descritto con estrema delicatezza dei piccoli gesti, attraverso i quali Sasuke sta imparando a conoscere ed amare sua figlia. Mi è piaciuto molto anche l’attimo in cui lei apre gli occhi e lui ci vede riflesso il suo Clan: una specie di riscatto, forse, visto che la bimba ha lo stesso profumo di Sakura ma non lo sguardo, quello è assolutamente il suo.
La penultima drabble l’ho adorata, permettimi di dirlo, anche per la mancata simpatia che nutro verso il personaggio di Sakura: quel “Sei nooosa” è stato adorabile e davvero spassosissimo. A quanto pare la piccola Sarada sta cominciando ad assomigliare sempre di più a suo padre – e questa è una cosa che purtroppo manca del tutto nel Gaiden perché ovviamente, essendo cresciuta solo con sua madre, Sarada ha ereditato poco o nulla dal padre, ad esclusione dell’aspetto fisico. Qui invece mi è piaciuto molto come già cerchi di imitarlo: ho sempre avuto la visione di questa bambina profondamente attaccata al padre e alla ricerca di una sua approvazione.
Arriviamo all’ultima, quella che delinea Sarada durante l’adolescenza; quasi tutti, a quanto pare, condividiamo l’idea di Sasuke come padre geloso, volendo anche in un’ottica iperprotettiva verso sua figlia. Da amante del BoruSara non ho potuto fare a meno di amare l’ultimo riferimento al terremoto biondo di casa Uzumaki!
Bene, concludo qui e mi scuso per essere stata così logorroica: inserisco la raccolta nelle ricordate e ti faccio i complimenti per aver scritto qualcosa di così piacevole alla lettura. ^^
Un saluto e alla prossima,
Vavi
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